Recensione: A Touch of Darkness: Amare il dio degli inferi è proibito – Serie: Ade & Persefone #1 di Scarlett St. Claire
Data di Publicazione: 16 Febbraio 2022
Dopo essersi trasferita a Nuova Atene, la ragazza finge di essere una semplice giornalista mortale, in modo da poter vivere una vita senza troppe pretese.
Ade, il dio dei morti, ha costruito un impero del gioco d’azzardo nel mondo dei mortali, e si dice che le sue scommesse preferite siano quelle irrealizzabili.
Dopo un incontro con Ade, Persefone si ritrova a stringere un patto con lui, ma le sue condizioni sono impossibili: Persefone dovrà creare la vita negli Inferi o perderà per sempre la sua libertà.
Questa scommessa, tuttavia, non si limiterà soltanto a smascherare il fallimento di Persefone come dea. Infatti, mentre lei cerca di coltivare i semi che le ridaranno la libertà, sarà l’amore per il dio dei morti a crescere… Ed è proibito.
Erano mesi che aspettavo di poter mettere le mani su questo libro, sin dalla prima volta che ne ho letto la trama ne sono rimasta intrigata. E non mi sbagliavo.
Il romanzo, primo di una serie che sembra includere tre volumi più uno che ripercorre questo ma dal punto di vista di Ade, è riuscito a non deludere le mie aspettative, che dopo un anno di attesa, credetemi, non erano poche.
Il mondo che ci descrive la Scarlett St. Claire è vivo e appassionato: i leggendari dei dell’antica Grecia convivono con i mortali diventando dei veri e propri idoli. Sono rimasta entusiasta nel leggere di come Afrodite avesse spopolato con la sua linea di moda o di come Dionisio fosse impeccabile con la sua cantina di vini famigerati.
E poi ovviamente non posso impedirmi di sorridere come una scolaretta nel nominare il dio dell’oltretomba Ade, con i suoi locali notturni peccaminosi e intriganti, luoghi in cui tratta con i mortali ai tavoli da poker.
La narrazione è in terza persona e segue le vicende della sua protagonista Persefone, dea della Primavera, ma neanche tanto, visto che non riesce a far sbocciare nulla, nemmeno per sbaglio anzi, al contrario, vede ogni fiore e pianta marcire e morire sotto al suo tocco.
Ho trovato interessante il suo personaggio: Persefone ha una personalità complessa di cui ho apprezzato la forza, l’intraprendenza, la curiosità e la dolcezza nonostante il suo sentirsi inadeguata per la sua natura “difettosa”. La dea si presenta principalmente come una ragazza di ventiquattro anni che desidera ardentemente la libertà, l’avventura e l’amore.
Durante la narrazione percorriamo il suo cammino verso la scoperta di se stessa, intravedendo le sue parti più oscure e spaventose, per poi sbocciare in qualcosa di completamente nuovo.
A spingerla verso questo viaggio pericoloso e appassionante sarà proprio il dio di cui lei ha una pessima considerazione: Ade.
Ho amato anche questo personaggio (che sono sicura potrebbe rendere l’idea di passare all’oltretomba molto meno spaventosa per tutti). La divinità, infatti, è l’incarnazione della lussuria, della passione, dell’oscurità e sarà proprio tutto questo a calamitare Persefone fino al suo tavolo da poker e a convincerla a giocare con lui.
La dea si ritroverà a fare i conti con un’attrazione irresistibile e la nascita di sentimenti silenziosi e profondi verso quel re oscuro che la spingeranno a dubitare di molti dei suoi preconcetti.
L’intera narrazione si muove veloce senza risultare mai noiosa, i dialoghi sono divertenti e appassionati mentre le descrizioni sono ricche di dettagli mai pesanti. Anche i personaggi secondari riescono a essere interessanti e a spingerti a voler sapere di più sul loro conto.
Ho apprezzato la guerra interiore di Persefone che vede sgretolarsi le sue certezze alle prese con un’avventura che la spaventerà ma a cui non potrà sottrarsi; e quella speculare del dio oscuro da sempre bravo a nascondere al mondo il suo animo nobile e romantico. Non posso inoltre sorvolare sul lato sensuale del romanzo in cui la passione dei due protagonisti viene descritta con scene bollenti e frequenti.
Insomma questo primo volume mi è piaciuto davvero molto e mi mangio le mani all’idea che dovrò aspettare mesi per poter leggere il secondo e scoprire cosa l’autrice ha in serbo per noi.