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Recensione: Abitiamo tutti qui di Jojo Moyes

Titolo: Abitiamo tutti qui

Autrice: Jojo Moyes

Genere: commedia romantica

Editore: Mondadori

Data di pubblicazione: 25 febbraio 2025

Età di lettura consigliata: +14

Benvenuti a casa Kennedy! Lila Kennedy ha scritto un bestseller su come mantenere vivo nel tempo il proprio matrimonio prima di rendersi conto che suo marito la tradiva con un’altra donna, che tra l’altro le tocca incontrare tutti i giorni all’uscita da scuola dei rispettivi figli… Ora è divorziata e single. Bill è il suo patrigno. Si è trasferito da lei dopo che la madre di Lila è morta. È un uomo adorabile e vecchio stile, fissato con l’alimentazione sana. A volte Lila fa un po’ fatica a sopportarlo. Celie, la figlia maggiore di Lila, è in piena crisi adolescenziale e detesta la scuola al punto che spesso non ci va neanche. Peccato che sua madre non lo sappia. Violet, la figlia numero due, ha nove anni e sa un po’ troppe parolacce per la sua età. Canta a squarciagola canzoni rap volgari di cui non capisce neanche il senso. Lila spera tanto che non cambi mai. Truant è il cane di casa. Non si può certo dire che stia al suo posto. Abbaia di continuo e quando è il caso morde pure. Così il giorno in cui compare uno sconosciuto alla porta non si fa pregare. Lo sconosciuto in questione è Gene, il vero padre di Lila, che lei non ha quasi mai più visto da quando trentacinque anni prima se n’è andato negli Stati Uniti a fare l’attore. Ed ecco che, senza farsi troppi problemi, si installa anche lui nella bella casa con giardino della figlia a North London. A questo punto in famiglia tira aria di burrasca. Lila si sente sopraffatta, i due padri si detestano, ma in breve tempo la presenza di Gene cambia le cose in modo inaspettato. Le ragazze sono conquistate dalla sua gioia di vivere, Bill si ammorbidisce e la vita sentimentale di Lila sembra incredibilmente rimettersi in moto. Abitiamo tutti qui racconta con empatia e humour una storia in cui è difficile non ritrovarsi. È la storia di una famiglia sgangherata, ma è soprattutto una storia d’amore e di nuovi inizi.

Oggi vorrei parlarvi dell’ultima pubblicazione di Jojo Moyes, autrice che amo moltissimo e che seguivo e apprezzavo ancora prima del famosissimo best seller Io prima di te. 

La sua peculiarità è il non ripetersi mai, riuscendo ogni volta a donarci storie diverse, sia per ambientazioni che per contenuti mai banali.

Questa volta ci fa entrare in casa di Lila, scrittrice diventata famosa con un libro sul come far funzionare un matrimonio, che è stata mollata dal marito poco dopo la pubblicazione.  Viviamo la quotidianità della sua famiglia un po’ fuori dagli schemi, in questa grande casa molto affollata: due figlie, di cui una sedicenne in piena crisi adolescenziale, un patrigno, un cane e, dulcis in fundo, il ritorno di un padre che è stato assente per quasi tutta la vita. All’inizio potrebbe sembrare in effetti una “commedia”, alcune situazioni sono quasi tragicomiche, ma proseguendo nella lettura la trama prende un’altra strada. Non è facile barcamenarsi tra i bisogni di tutti i suoi cari e i personali, che puntualmente devono essere messi da parte. 

Ritrovarsi poi improvvisamente con patrigno e padre nella stessa casa potrebbe essere la classica goccia che fa traboccare il vaso. 

Eppure, in qualche modo, non senza difficoltà, ognuno di loro trova il suo spazio e la sua dimensione. 

Lila si offre al lettore con tutte le sue fragilità e paure, non si fa sconti. Si sente forte il suo bisogno di ritrovarsi come donna, e non solo come figlia e madre. Si permette di sognare una nuova felicità, prende un abbaglio, cade ma si rialza. 

Molto bella è anche l’evoluzione di Celie, la figlia maggiore. Chi abbia avuto una figlia o si ricordi di come era a sedici anni la adorerà. 

Per non parlare di Gene, lo scapestrato padre attore, che sembra superficiale ma che si dimostra poi tutt’altro.  

Questa è davvero una storia famigliare, in cui ogni componente apporta il suo contributo al quadro generale, di evoluzione personale e anche di perdono. Tutti possono sbagliare e tutti hanno diritto a una seconda possibilità.

Sì, forse questa è una famiglia. Con tutta la sua folle storia e il suo caos, i cuori spezzati, le battute stupide, i trionfi ridicoli e l’evidente mancanza di tavolini di design, forse questa è la mia famiglia

Forse non è il romanzo che ho amato di più di questa fantastica autrice, ma ogni tanto è bello anche leggere di vite “normali”.

Hot 🔥 | quasi assente
Sentimento❤️| molto, in tutte le sue forme

valutazione

voto

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