Serie: Dirty Rich #1 Autrice: Crystal Kaswell Genere: Contemporary romance Editore: Selfpublishing Data di pubblicazione: 2 ottobre 2023
La serie Dirty Rich è composta da:
- Accordo indecente #1
- Relazione indecente #2
- Marito indecente #3
- Desideri indecenti #4
- Dirty Wedding #5 (inedito in Italia)
- Dirty Secret #6 (inedito in Italia)
La tirerà fuori dai debiti… se accetterà le sue condizioni.
Kat Wilder è in difficoltà. Fa la cameriera per mantenere sua sorella agli studi, ma i soldi non sono mai abbastanza. Ha bisogno di aiuto, in fretta, o perderà la loro casa.
Entra in scena Blake Sterling. Il miliardario dell’informatica offre a Kat un’ancora di salvezza. Un milione di dollari in cambio della sua mano. Un milione di dollari per indossare abiti firmati, sorridere ai paparazzi e fissarlo negli occhi come se fosse follemente innamorata. Finché sta al gioco, si assicura il futuro della sua famiglia.
È un buon affare. Anche se Blake è arrogante, indecifrabile e bello da morire. Come fa uno così freddo a eccitarla così? Quando è con lui, si sente ardere.
Kat può recitare la parte di sua moglie. Ma può andarci a letto senza innamorarsene?
“Accordo indecente” è una storia stile Cenerentola, con un eroe esigente e un’eroina inesperta ma forte.
Blake, un miliardario eccentrico e maniaco del controllo, incontra per caso Kat, una ragazza vergine e priva di mezzi; ne rimane affascinato e le offre un accordo indecente che prevede un matrimonio fittizio con scadenza predefinita. L’ossatura della storia simil-Cenerentola è piuttosto canonica, eppure durante la lettura alcuni elementi continuavano a strizzarmi l’occhio, identificando il romanzo in modo caratteristico e unico.
Primo fra tutti, la voce narrante. È Kat infatti a raccontare la storia in prima persona, trasmettendo così il suo carattere pragmatico e lasciando i pensieri e le emozioni di Blake nell’ombra più totale. Lo stile è diretto e spontaneo, con frasi efficaci e non ridondanti, come la personalità di questa ragazza che, nonostante la giovane età, ha già vissuto molte esperienze drammatiche e ora non ha peli sulla lingua. Aveva tanti sogni, ma li ha chiusi nel cassetto nel tentativo di regalare un futuro migliore alla sorella.
Non particolarmente intuitiva, mantiene quel pizzico di ottimismo e sfrontatezza che la spingono a intraprendere l’avventura con Blake, sottovalutando gli aspetti negativi e cogliendo solo l’opportunità di fare tanto buon sesso insieme a un uomo affascinante con una ricompensa economica notevole.
Lo stile sincopato, il ritmo serrato e l’assenza praticamente totale di eccessi introspettivi rendono la lettura ermetica e sfidante. La narrazione non ci fa accoccolare nell’intimità dei personaggi: entriamo nei risvolti emotivi e li attraversiamo con la stessa rapidità con cui ne veniamo spinti fuori, scivolando in fretta verso la scena successiva. Se vogliamo assaporare l’intensità delle emozioni, i momenti romantici o il pathos dei colpi scena dobbiamo prendere delle pause. Non ci rendiamo subito conto di quanto questo stile asciutto, scorrevole e minimalista sia costoso; a nessuno mancano davvero le ridondanze introspettive, eppure ci accorgiamo che gli elementi giusti inseriti al punto giusto sembrano avere qualcosa di sbagliato. Riflettendoci, credo che semplicemente i conflitti interiori, i dubbi morali e le remore affettive non provochino talvolta abbastanza echi emotivi e diano quindi l’idea di essere stati affrettati rispetto agli eventi.
È romantico. È un impegno per sempre. Promettiamo di proclamare il nostro amore davanti a tutti. È bellissimo. Solo che è una farsa. Atteggio le labbra a un sorriso. Mi sforzo di guardare l’anello. Cattura tutte le luci della stanza. Si prende gioco della mia decisione di preferire il denaro all’integrità morale. All’onestà, all’amore e all’affetto.
Il romanzo è indubbiamente un erotico, ed è evidente da subito perché, anche se Kat è illibata e nuova alle relazioni, il solo fatto di trovarsi in presenza di Blake le scatena dei calori strani, dei brividi passionali, delle fantasie su loro due insieme, un desiderio che non ha mai provato; si capisce che bruceranno di passione molto presto, e che questo avverrà a prescindere dalla trama romantica che potrebbe svilupparsi tra loro.
Per apprezzare maggiormente la coerenza del personaggio, ho scientemente deciso di ignorare il fatto che Kat sia vergine. L’aspetto è irrilevante sia per lo sviluppo della trama sia nei pensieri di entrambi i protagonisti. Neppure il dubbio morale dello scambio della verginità per denaro viene menzionato, privandola di fatto perfino di un certo valore “affettivo”, per non citare quello economico.
Ma soprattutto il tono di voce di Kat e l’atteggiamento che mette in atto nei confronti di Blake non mi hanno mai confermato timidezza, ingenuità e illibatezza: è anzi una ragazza lussuriosa, passionale e molto sexy, e non riusciamo a capire come possa non aver avuto altre esperienze prima di oggi. Con Blake scopre di avere preferenze per l’uomo autoritario e per il sottomettersi al suo controllo. Le piace sperimentare (nuovi) modi di fare sesso, che si tratti di esibizionismo o di pratiche particolari che lui le fa provare (contenzioni etc). Non si fa mai cenno al fatto che per lei sia la prima volta di ogni cosa.
«Dimmi che mi sbaglio.» Con le dita mi sfiora la pelle nuda sulla schiena. Le posa sulla mia cerniera. «Che t’importa?» Abbassa gli occhi. Sembra davvero ferito. Credo. Le sue espressioni sono tutte così simili. «Voglio fare in modo che tu sia il più possibile a tuo agio.» «Perché non vorresti una moglie difficile?» «No.» Mi slaccia la cerniera. «Mi piaci, Kat. Voglio che tu sia felice.» «Davvero?» «Non mento quando siamo soli.» Essere felice è un’impresa ardua, date le circostanze. «Non succederà. Non con tutto questo imbroglio.» Lui annuisce comprensivo. «Non pensarci.» È più un’affermazione che una domanda. Annuisco comunque. Fisso gli occhi azzurri di Blake. Sono ancora belli, profondi e impenetrabili. «Distraimi.»
Per quanto l’intesa sessuale tra i protagonisti sia esplosiva, il desiderio di Kat di conoscere meglio Blake, abbattere i muri e accedere alla sua vulnerabilità apre via via piccole crepe nella corazza dell’uomo, e fa entrare il tepore dell’intimità nel suo scudo glaciale. Kat scardina un punto alla volta l’accordo stipulato con lui, fino a rendersi conto che nessun contratto potrà proteggerla dal mortificare i propri sentimenti crescenti per un uomo che non è capace di provarne. Viene travolta dal peso della farsa e si accorge di dover fare una scelta: rispettare i patti e mantenere le distanze emotive oppure essere fedele a se stessa e accettare di soffrire. L’atteggiamento imprudente iniziale viene quindi ricondotto a maggiore razionalità, dando più credibilità alla trama.
Una volta compresi i propri sentimenti, Kat decide di essere fedele a se stessa e di esigere non meno di tutto ciò che merita, conoscendo il proprio valore: fissa l’asticella e non si muove di un passo, aspettando che Blake accetti le sue condizioni. Questo atteggiamento ha fatto nascere in me alcuni dubbi: essere una donna determinata significa venir meno agli accordi presi, se ci si accorge che questi comportano sofferenza per noi? Che ruolo ha la fiducia che qualcun altro ripone in noi rispetto alla integrità che dobbiamo a noi stesse? E quanto l’empatia e la responsabilità di stare accanto all’uomo che amiamo in un momento traumatico possono essere sacrificate in nome del dovere di riconoscere a noi stesse analoga fedeltà e amorevolezza/senso di protezione? L’atteggiamento di Kat è ai miei occhi controintuitivo, ma non necessariamente sbagliato. Ho trovato una certa rigidità nelle sue posizioni, perché se da un lato mostra consapevolezza del proprio valore e rispetto per se stessa, dall’altro finisce per venir meno ad accordi già presi in precedenza, alla fiducia di coloro che contavano su di lei, al sostegno di cui ha bisogno la persona amata. Essere una donna forte significa davvero questo? Significa pensare al proprio benessere e al proprio cuore prima che a tutto il resto?
Voglio essere alla sua mercé. È inquietante quanto io voglia essere alla sua mercé. Lo conosco appena. Ma voglio che abbia il controllo del mio corpo. È inquietante quanto io voglia che lui abbia il controllo del mio corpo. Mi abbandono al suo tocco. Le sue labbra mi sfiorano il collo.
Se la narrazione in prima persona permette di esplorare tutte le sfumature della personalità di Kat, Blake mantiene il fascino dell’uomo che non si concede. È raffigurato metaforicamente come un personaggio dei fumetti con i mille lucchetti davanti al cuore che lei tenta disperatamente di aprire: per quanto sia intrigata dalla sua maschera imperturbabile ed enigmatica, lei vorrebbe superare questa barriera, conoscerlo meglio e coccolare i suoi sentimenti, dargli calore. Ma è limitata dalla sua incapacità di leggerlo in modo chiaro, non essendo particolarmente perspicace nell’interpretare la comunicazione non verbale. La sua necessità di verbalizzare tutto la rende, anzi, piuttosto cieca rispetto ai gesti che rendono palesi le emozioni di lui.
Proprio Blake rappresenta uno degli altri elementi di successo di questo romanzo. Anche se spiega il motivo per cui ha bisogno di una moglie fittizia, non è chiaro perché abbia scelto proprio Kat, per quanto la sua personalità così “ruspante” sia indubbiamente merce rara nell’ambiente del miliardario.
Apparentemente è il classico principe azzurro rispettoso, tenero, sexy, pieno di attenzioni, disponibile all’ascolto e alle negoziazioni… e ovviamente generoso col suo denaro, ma c’è sempre un’ombra di mistero dovuta alla sua incapacità di comunicare. Questo, unito alla difficoltà di Kat nel leggere il valore dei suoi gesti, alimenta il senso di insoddisfazione che spinge avanti il conflitto portante della trama.
È coraggioso il tentativo di mostrare il crescente attaccamento di Blake senza sfruttare il suo punto di vista: questo lascia qualcosa di non detto, di sospeso, di solo intuibile, come se l’esito romantico, quando viene raggiunto, non fosse ancora sufficiente, senza la sua totale resa e l’apertura di ogni lucchetto. È un percorso a cui si arriva con fatica, al termine di un arco di crescita, esplorando il suo mondo, le difficoltà e le paure, mostrando i tentativi di Kat per allentare e scassinare le singole serrature e le protezioni che lui ha innalzato contro il mondo.
Una delle cose che mi ha stupita è che non è finita finché non è finita. Il libro presenta una sorta di epilogo quando manca ancora un quinto della trama… non abbiate fretta di dare un giudizio, il meglio deve ancora venire.