Recensione: Ace of Hearts di Aurora Ashe

Come giornalista sportiva seria, ero orgogliosa della mia integrità e professionalità. Questo fino a quando Asher Kensington, il giocatore più famigerato della NHL, mi fece un’offerta che avrei dovuto rifiutare. Una finta relazione per salvare la sua immagine e darmi un accesso senza precedenti alla squadra? Era oro giornalistico avvolto in un incubo etico. Ma mentre trascorrevo del tempo con Asher, mi resi conto che c’era molto di più dietro la sua facciata da playboy. Con ogni segreto condiviso e sguardo rubato, il confine tra finzione e realtà diventava sempre più sfocato. All’improvviso, mi ritrovai a rischiare tutto ciò per cui avevo lavorato: la mia carriera, la mia reputazione e persino il mio cuore. Nel mondo ad alto rischio dell’hockey professionistico, stavo per imparare che a volte le giocate più pericolose avvengono fuori dal ghiaccio.

Bentornate Fenici o benvenuti nuovi avventori, oggi vi presento la mia personalissima recensione del libro Ace of hearts,  della ormai più che gradita Aurora Ashe. Cosa potrebbe mai unire una giovane giornalista in attesa dell’occasione d’oro per brillare davanti agli occhi dei capi, con un giocatore di hockey nonché incallito playboy avvezzo agli scandali? Nulla. Se non fosse per una conferenza stampa imbarazzante, un fratello amorevole e una PR con una strana visione di come “bisognerebbe ripulire l’immagine pubblica di una persona in vista”. I protagonisti costretti dalle circostanze si gettano a capofitto in questa avventura, che ha tutti i presupposti per un disastro di dimensioni epiche o per una grande storia d’amore?

Come per il primo romanzo della serie Power Play, così per il secondo posso solo confermare la capacità dell’autrice di emozionare. La storia si presenta più irriverente della precedente, con una narrazione fluida e accattivante capace di spingere il lettore a continuare fino ad arrivare al suo epilogo. Trovo apprezzabile lo sforzo di Aurora Ashe di condensare una buona opera in non più di 300 pagine così da permettere una lettura più rapida e agevole anche per chi è più indaffarato.

Una conferenza stampa partita male e finita ancora peggio darà avvio all’intero focus della storia, spingendo un fratello preoccupato, nonché capitano della squadra, a chiedere un grosso favore alla sua curiosa quanta caparbia sorellina… Fare da babysitter e contemporaneamente ripulirsi la reputazione di uno scapestrato quanto sconsiderato  giocatore di hockey con la tendenza ad attirare i guai su di sé, come il miele con le api.

Un nodo mi si formò nello stomaco mentre cominciavo a capire dove volesse arrivare. «Vuoi che mi trovi una fidanzata», dissi seccamente. 

Per mostrare stabilità serve una solida relazione e chi meglio di una vecchia conoscenza come Lauren, può rappresentare la fune in grado di tirar fuori da ogni guaio un playboy incallito come Asher Kensington?

Il trope del fake dating caratterizza il romanzo creando numerose sfaccettature e situazioni in cui la Ashe riesce abilmente a destreggiarsi senza cadere nell’ovvio, dando vita a uno sport romance con Fake-Dating, calzante e solido, ricco di emozioni e sensualità. 

Convincere Lauren ad accettare questo tuo folle piano? Quella sarà la vera sfida». 

In definitiva Aurora Ashe è riuscita nuovamente a conquistarmi con uno sport romance con solide basi e una trama irriverente.