Recensione: “All Play and No Work – Serie: Cattle Valley #1” di Carol Lynne
Titolo: All Play and No Work
Autore: Carol Lynne
Genere: Contemporaneo m/m/m
Serie: Cattle Valley #1
Disponibile solo in lingua inglese
Wow Fenici, questo libro è fuoco e fiamme, se amate i romanzi con relazioni di tre uomini non ve lo dovete perdere assolutamente.
Per fortuna sono in convalescenza e ho potuto stare sveglia tutto il tempo necessario per finirlo, altrimenti sarebbe stata dura doverlo posare per dormire.
È una traduzione amatoriale e ringrazio vivamente tutto il team de “Il Sentiero delle Emozioni” per avermi dato la possibilità di leggerlo, in lingua originale non avrei mai potuto.
I personaggi sono sexy da morire, l’autrice ce li descrive molto bene. Ryan è un nativo americano, dalla pelle color cappuccino che brilla al sole e lunghi capelli neri, è alto e ha muscoli ben sviluppati, i suoi tatuaggi sono incredibili, soprattutto per i suoi compagni, e scoprire dove si è tatuato i loro nomi è stato da brividi ma eccitante.
Rio viene dal Texas, ama i cavalli e il caldo, è alto con un fisico scolpito, per amore si trasferirà con i compagni in questo paesino del Wisconsin, dove dovrà imparare a convivere con la neve.
Poi abbiamo Nate, l’ultimo a entrare nel triangolo, è di Chicago, faceva l’investigatore privato, proviene da una famiglia ricca e ciò si vede dai gusti modaioli e dalla sua macchina. I suoi compagni lo adorano e lo prendono in giro per il suo look, è il più basso dei tre ma il suo fisico non ha niente da invidiare agli altri, il suo carattere aperto ed estroverso gli permette di fare amicizia facilmente.
I tre uomini si trasferiscono a Castel Valley poiché Ryan ha ottenuto il posto di sceriffo, così ha potuto lasciare l’esercito dove ha conosciuto Rio.
L’autrice è riuscita a farmi entrare in sintonia con questi ragazzi, che con i loro caratteri così diversi si incastrano alla perfezione e ha affrontato un tema scottante: il pregiudizio e l’odio che i gay devono affrontare nella loro vita, con leggerezza e pungente ironia. Ha creato, in questo volume, una cittadina appartata nei monti, fondata da un ricco imprenditore dopo la morte del figlio gay perseguitato per far vivere in armonia gli omosessuali di ogni genere, costruendo case e negozi. Grazie alla tranquillità del posto anche molte famiglie si sono trasferite lì con i propri figli.
Mi affascina il senso di comunità che permane, ma con l’arrivo di Nate molte persone che vivevano isolate sono state integrate perché lui è come un turbine di positività.
Ci sono moltissime scene di sesso a tre, per me affatto volgari, la passione e l’amore si sentono in ogni azione.
Lo so che per tradurre i libri il team ha bisogno di tempo, però non vedo l’ora di poter leggere il prossimo volume della serie.
Prendetevi tempo, assaporate ogni pagina e buona lettura a tutte.