Recensione: Amami fino alla fine (‘Til death #1) di Bella Jewel
Dicono che ci sia un confine molto sottile tra odio e amore. Come quello che mi separa da mio marito. Ho sposato un bastardo. Quando mi sono innamorata perdutamente di lui, non avevo idea di che razza di uomo fosse. E come un’ingenua gli ho regalato il mio cuore. Ma per Marcus Tandem, il famoso multimilionario, ero solo l’ennesima pedina di uno dei suoi piani. Aveva bisogno di sposarsi al più presto per compiacere la sua famiglia e ottenere finalmente il controllo dell’impero finanziario. Così, una volta raggiunto il suo scopo, sono diventata inutile ai suoi occhi. Tutte le mie illusioni si sono infrante e adesso desidero solo fargliela pagare. Marcus Tandem avrà quello che si merita.
Bello da impazzire, ricco e potente, un duro con un unico difetto … un perfetto bastardo. Come non cedere al corteggiamento di un uomo così?
Katia non gli resiste e tutto il suo mondo viene stravolto completamente, perché lei è una ragazza semplice e sincera, che scopre di amare Marcus fin da subito.
Ben diverso è il fine subdolo di Marcus, che alla morte del nonno scopre una clausola che gli impedisce di essere a capo dell’azienda di famiglia. Così, quando conosce Katia non ci pensa due volte e la sposa, ebbene sì, la clausola prevede un matrimonio con una decorrenza di almeno due anni, pena … la perdita della compagnia.
Il piano di Marcus è perfetto, considerando che Katia gli è congeniale fisicamente e quindi ha un tornaconto sessuale non indifferente. Le cinque stelline alla sensualità non le ho messe a caso infatti, le scene di sesso sono molte ed esplicite. Non si comprende il motivo per cui Marcus non vuole accettare che questa attrazione si stia trasformando in un sentimento.
La sua chiusura fa soffrire moltissimo la ragazza che inizialmente lo giustifica per ogni sua mancanza ma, pian piano deve accettare la dura realtà.
Questo tira e molla di Katia è tipico delle donne innamorate ma io l’ho trovato abbastanza degradante e avrei preferito un po’ più di carattere, che sono certa uscirà fuori.
La sfortunata protagonista si porta dietro un bagaglio familiare non indifferente che non vi svelerò e che sono certa verrà fuori prepotentemente nella seconda parte del libro … deve farlo!
In questa prima parte, il racconto alterna episodi del presente e del passato attraverso i quali Katia ci racconta la sua storia.
La seconda parte è presente in commercio in inglese mentre questa, pecca un po’ a mio avviso nella traduzione.
Non mi è piaciuta la poca chiarezza nel non far capire al lettore che non è un romanzo autoconclusivo e quindi, sono rimasta spiazzata quando il libro sul più bello è finito.
Adesso spero di non aspettare tanto il secondo volume perché non sto nella pelle, mi è piaciuto moltissimo.