Recensione: “Amare un libertino – Bridgerton #6” di Julia Quinn
Titolo: Amare un libertino
Autrice: Julia Quinn
Serie: Bridgerton #6
Genere: Romance
Editore: Oscar Mondadori
Pagine: 360
Data di pubblicazione: 18 maggio 2021
Bridgerton
1 – Il duca e io
2 – Il visconte che mi amava
3 – La proposta di un gentiluomo
4 – Un uomo da conquistare
5 – A Sir Phillip, con amore
6 – Amare un libertino
Dopo anni di dissolutezze, il noto libertino Michael Stirling ha deciso di cambiare vita: è bastata un’occhiata a Francesca Bridgerton per farlo innamorare come non avrebbe mai creduto possibile. Peccato che Francesca stesse per sposarsi… Tutto ciò è avvenuto tempo fa. Ora Michael ha ottenuto il suo titolo e Francesca è libera, ma continua a vederlo solo come un caro amico. Fino a quando non si ritrova, quasi casualmente, tra le sue braccia appassionate.
Care Fenici, ancora una volta sono riuscita a infilarmi in un romanzo della Quinn, anche se questo l’ho affrontato con un macigno sul cuore che non riesco a togliermi: la perdita della sagace penna di Lady Whisteldown come voce narrante e incipit di ogni capitolo.
Superando con non poco sforzo questa mancanza, mi addentro di nuovo nella Londra Regency per vedere un po’ che accade nelle vite della chiacchieratissima famiglia Bridgerton ancora alle prese con l’arduo compito di accasare la numerosa nidiata di Lady Violet, matriarca dell’allegra brigata.
In questo romanzo, in vero, un matrimonio c’è già stato e la bella Francesca la troviamo felicemente ammogliata con il bel John Conte di Killmar, antica dinastia di origine scozzese, il cui cugino e cadetto della famiglia, squattrinato e dalla terribile fama di libertino, si chiama Micheal Stirling.
Purtroppo il destino matrimoniale della nostra Bridgerton è tutt’altro che segnato, infatti, varie congiure del fato irrompono nella sua quiete matrimoniale e la conducono a dover cercare un nuovo marito, lasciandosi consigliare proprio dal cugino libertino.
Questo romanzo è diverso dai precedenti da me letti sia per la mancanza, già segnalata, della Whisteldown, sia per la narrazione che si allontana dai canonici balli per immergerci e condurci a vedere più nella quotidianità la vita dei protagonisti.
Immancabile l’unico ballo che sembra animare ogni Stagione Londinese, quello per il compleanno di Lady Violet Bridgerton, in cui fa la sua comparsa la famigerata, e grazie al cielo, sempre presente Lady Danbury, un personaggio che adoro oltre ogni misura.
Altra caratteristica di questo romanzo è l’alto tasso erotico raggiunto e fa sì che la temperatura salga elegantemente verso interessanti vette.
Non ci resta che continuare a immergerci nella vita londinese e non solo… mentre le vite dei nostri eroi evolvono, con un inedito Colin sensale di matrimoni ma, soprattutto, seguendo l’incredibile crescita sensuale ed emotiva della dolce Francesca, la quale, in una burrasca di emozioni, dolori, gioie e piaceri sconosciuti scoprirà il suo vero io oltre ogni convenzione sociale, seguendo solo le ragioni del suo cuore che mai come in questo romanzo appaiono le più giuste.
La saga dei Bridgerton è anche questo, un romanzo di crescita e formazione, come i classici inglesi, dove i giovani debuttano in una società non solo fisica ma anche metaforica, ed entrando e scontrandosi con quella diventano uomini e donne che trovano un posto nel mondo anche per il loro cuore.
In questa trama, care lettrici, mi sono smarrita alla ricerca di ogni amore passato e di ogni passione vissuta in quell’età ingenua in cui i fremiti dell’anima e della carne avevano ancora il sapore del nuovo e dell’inesplorato… sogni d’amore.
Non mi resta che augurarvi di godervi questa lettura come me la sono goduta io!