Recensione: “Amori e Segreti” di Amanda Quick (serie Lake & March #2)
Buongiorno Fenici, oggi la nostra Lucia ci parla di “Amori e Segreti” di Amanda Quick
Come se un notevole fiuto per gli affari e il suo fascino non bastassero per distinguerla dalle altre donne, Lavinia Lake è una studiosa di mesmerismo e ipnosi. Quando Celeste Hudson, anche lei seguace del magnetismo animale, viene trovata strangolata, è Lavinia a dare la caccia all’assassino, aiutata da Tobias March, suo socio e innamorato, col quale intrattiene un rapporto che oscilla tra conflittualità e passione. L’unica pista che hanno per questo nuovo caso è quella di un antico bracciale romano, un oggetto che si dice abbia poteri straordinari e che è stato rubato in circostanze misteriose…
Lavinia intercettò lo sguardo di Tobias. Si scambiarono un’occhiata eloquente che non aveva bisogno di parole. Il pensiero di Joan come collega era inquietante.
Era stata un’idea di Joan che loro la consultassero quando erano alle prese con casi difficili dove le sue conoscenze potevano rivelarsi utili. A dire il vero, pareva entusiasta di quello che considerava il suo nuovo passatempo. Joan era stata la loro prima cliente importante, e Lavinia le era grata anche per il fatto che l’aveva presentata a madame Francesca, ma nutriva qualche riserva sul fatto di considerarla una consulente. C’era peraltro un aspetto positivo, e cioè l’offerta gratuita della sua assistenza. La signora Dove era una donna misteriosa dal passato nebuloso. Una delle poche cose che Lavinia sapeva per certo era che prima della morte prematura di suo marito, Fielding Dove, controllava una potente organizzazione criminale nota come la Camera Azzurra. Nel momento del massimo fulgore, aveva interessi commerciali leciti e illeciti anche al di fuori dell’Inghilterra, perfino sul Continente. Pareva che tale struttura si fosse poi disciolta nell’ultimo anno, dopo la morte di Dove, ma Tobias aveva saputo in certi ambienti che molte delle imprese della Camera non erano cessate, ma erano passate sotto altra gestione.
E il nuovo capo, secondo Lavinia e Tobias, era proprio Joan. Meglio che certi interrogativi rimanessero senza risposta, rifletté Lavinia.”
Ritroviamo questo mese, nella collana Oro, “Amori e Segreti”, il seguito di “Dolci segreti”, con la coppia Tobias e Lavinia. I nostri due protagonisti sono ormai diventati soci nella loro agenzia investigativa ma, come sempre, hanno idee completamente diverse su come gestirla. Sono anche amanti occasionali e, poiché entrambi vivono con un pupillo affidato alle loro cure, i loro sono appassionati e fugaci incontri di passione, in luoghi non proprio adatti, a volte anche all’aperto, con il rischio di essere scoperti. Ma questo non è certo un deterrente, anzi, rende il tutto ancora più intrigante. Se Tobias pensa spesso al momento in cui le sue finanze saranno in tali condizioni da poter pensare a un legame più stretto con la sfuggente Lavinia, la nostra originale dama non ci pensa affatto, ben felice di godersi la sua libertà ed entusiasta del suo nuovo lavoro.
Il ritorno in Inghilterra di un amico dei genitori di Lavinia, con la moglie Celeste, dà l’avvio alla loro nuova indagine. Celeste, infatti, la giovane moglie del dottor Howard, un esperto di ipnotismo, viene assassinata con una cravatta e il marito, affranto, ingaggia Tobias e Lavinia per scoprire la verità. Il mondo del mesmerismo non è estraneo a Lavinia, sia lei che i genitori erano dei buoni ipnotisti ma, dopo un increscioso episodio con una delle sue pazienti, Lavinia non ha più usato tale dote, anche se in questo libro dovrà rispolverare le sue conoscenze. La loro indagine, infatti, li conduce alla ricerca di uno strano bracciale che era in possesso di Celeste al momento della sua morte, che consentirebbe di ampliare i poteri della mente. Molti lo cercano, alcuni perché convinti delle sue qualità leggendarie, altri perché lo reputano un reperto di eccezionale interesse storico. Tobias rimane assolutamente scettico su qualsiasi potere non possa essere dimostrato scientificamente, inoltre si ritroverà geloso del dottor Howard, che sembra avere un interesse particolare per Lavinia. Quest’ultima, intanto, troverà il modo di mettersi in pericolo più volte e fare incanutire precocemente Tobias, che come lui stesso ammette:
“La difficoltà, nelle indagini condotte in collaborazione, consisteva nel fatto che lui era costretto a dedicare tanto tempo a tenerla d’occhio quanto ne dedicava a cercare risposte per i suoi clienti.”
I loro due caratteri, così forti e così simili, rendono il loro rapporto una continua lotta per gestire le indagini. Infatti, Tobias vorrebbe che Lavinia partecipasse solo alle situazioni in cui il pericolo è nullo o scarso, ma la nostra dama è di tutt’altro avviso. È una donna che si reca da un informatore in piena notte, senza altra protezione se non il suo intelletto, che decide improvvisamente di interrogare testimoni che potrebbero rivelarsi pericolosi, ed è ben poco disposta a sottostare alle mille regole che Tobias vorrebbe imporle. A darle manforte, ora, c’è anche la nipote Emeline, che vuole partecipare al lavoro della zia e diventare anche lei una detective. La giovane è seguita a ruota dal cognato di Tobias, Antony, anche lui intenzionato a seguire le loro orme, sperando di riuscire a guadagnare abbastanza da chiedere la mano di Emeline. I due giovani, infatti, si sono molto avvicinati, nonostante i dubbi di entrambi, mentre i loro tutori avrebbero preferito destini diversi per i loro pupilli. Fra Lavinia e Tobias c’è una grande passione, ma entrambi sembrano restii a dichiarare i loro sentimenti. Le scene passionali sono intense e diventano anche molto divertenti, un esempio è quando la governante decide di aiutarli ad avere un ambiente più privato e comodo dove sfogare la loro passione. Credetemi, non penserete più alla marmellata di ribes senza sorridere.
La Quick è una delle mie autrici preferite, scrive divinamente e in modo davvero divertente. Le sue dame sono talmente particolari, e piene di originalità, da diventare indimenticabili. Questa serie in particolare non è una delle mie preferite, ma è piena di umorismo, specie nelle scene in cui Tobias tenta inutilmente di inculcare un minimo di buonsenso in Lavinia. Lei, da parte sua, considera le lunghe prediche di Tobias sopportabili solo dopo aver bevuto un bicchierino di Sherry, senza darvi, naturalmente, nessun peso per quanto riguarda il suo comportamento futuro. Il loro rapporto di amanti sta cambiando ma è ancora tutto da decidere, in quanto, stranamente per uno storico, nessuno dei due libri pone un sigillo definitivo al loro rapporto. Questo è una riprova di quanto siano sopra le righe questi due personaggi e originale questa serie, che si concluderà con l’ultimo capitolo dal titolo “ Troppo Tardi”.