Recensione: “Angelo imperfetto” di Leta Blake
Buongiorno care fenici oggi Silver ha recensito per noi il libro “Angelo imperfetto” di Leta Blake
L’Arcangelo Michael è stanco. Ha combattuto guerre e cacciato suo fratello Lucifer dal Paradiso prima che i secoli bui ritornassero. Il suo ruolo di protettore di Israele ora comprende tutta l’umanità, e mentre svolge perfettamente il suo lavoro, c’è poca gioia personale nella sua vita.
Fino quando, una notte, in un bar incontra Asher.
Michael non è sicuro di cosa lo attiri nel vulnerabile e autoironico Asher, ma qualcosa nel suo cuore riservato, nei suoi sorrisi gentili e la conoscenza enciclopedica dei fiori lo attira in un modo che non può essere negato. Peccato che l’amore non faccia parte della sua missione.
Di fronte a un’eternità di perfetta sottomissione all’autorità di Dio, un impulso di ribellione si agita in Michael. Domande sul libero arbitrio, vocazione angelica e il ruolo dell’amore e della lussuria richiedono risposte che potrebbero costare a Michael il suo posto in Paradiso.
Fonte della trama: Amazon
Michael è l’Arcangelo di Dio e, dopo aver combattuto guerre e cacciato suo fratello Lucifer dal Paradiso, adesso è in missione sulla terra per proteggere l’umanità. Però, mentre svolge perfettamente il suo lavoro, nella sua vita c’è poca felicità, fino a quando, una notte, in un bar incontra Asher. Solo che l’amore non fa parte della sua missione. Che scelta farà l’ormai stanco Arcangelo Michael? Si ribellerà all’autorità di Dio o continuerà la sua missione?
Salve Fenici!!!
Che reazioni avreste se un giorno colui che incontrate all’improvviso fosse un angelo? O meglio, uno degli Arcangeli? In primis sicuramente stupore e poi panico seguito da confusione. Sì possibile, ma sicuramente ve ne innamorereste, perché in fondo è quasi impossibile non accada in quanto l’umanità li ha sempre definiti bellissimi, perfetti… in una parola: celestiali. Ciò che il libro vuole suggerirci, però, è che in realtà anche gli angeli sono imperfetti.
Purtroppo il romanzo non mi ha colpita molto: sono rimasta delusa sia dalla scrittura, sia dalla storia.
Per quanto riguarda la prima, personalmente, mi ha un po’ infastidita, poiché la vicenda è interamente scritta al tempo presente ed essendo la prima volta che mi capita una stesura del genere, non ci sono abituata.
Per quanto riguarda la seconda, invece, non mi ha lasciato niente di particolare, come se non avessi letto un romanzo! E questo, a mio parere, non è un bene, perché un racconto deve sempre riuscire a suscitarti emozioni.
Infine sono dell’opinione che anche l’idea sia poco originale, poiché trame simili, al giorno d’oggi, sono trite e ritrite.
Mi dispiace ma, in base ai miei gusti, non consiglierei questo libro.