Recensione: “Aspettavo solo te” di Jessica Clare (Serie Billionaires and Bridesmaids Vol. 1)
Marjorie Ivarsson è l’immagine dell’ingenuità. È una cameriera che lavora sodo ed è stata cresciuta da sua nonna. Una serata al bingo è la sua idea di socializzazione. Ma quando viene invitata come damigella al matrimonio della sua amica Bronte, entra in un mondo tutto nuovo. Trascinata sull’isola privata dello sposo miliardario, Marjorie è accecata dal lusso e dal glamour. Ma quello che la sconvolge di più è Robert Cannon, famigerato playboy e pezzo grosso del piccolo schermo. Quando Marjorie lo salva dall’annegamento nella laguna turchese dell’isola, non può fare a meno di essere attratta da lui. Ma non è l’unica vittima del suo fascino, e con i modi da donnaiolo impenitente di Robert, non potrebbero essere peggio assortiti. Ma la loro attrazione infuocata comincia a essere difficile da ignorare. Su un’isola così idilliaca, romantica e irresistibile, gli opposti finiranno per attrarsi?
«Ogni relazione è un salto nel buio. A prescindere dal passato, confidi di costruire un futuro solido con una persona. È sempre un rischio, grande o piccolo che sia. Devi solo chiederti se ne vale la pena per la possibile ricompensa»
Un’altra serie che di sicuro amerò fino all’ultimo capitolo!!!
Questo è, senza dubbio, il primo pensiero che mi è passato per la testa appena sono arrivata alla parola fine di questo libro. Con “Aspettavo solo te” o meglio con Marjorie e Robert inizia la serie spinn-off di Billionaire Boys Club. Avevamo lasciato un gruppo di sei aitanti miliardari alle prese con il vero amore e ritroviamo alcuni di loro pronti a compiere il passo più importante: il matrimonio. Sarà proprio il giorno più bello a fare da scenografia a nuove storie e nuovi personaggi. Infatti, le protagoniste femminili saranno tutte damigelle dei vari matrimoni.
L’isola in cui s’innamorarono Logan e Bronte (i protagonisti di Scommessa Indecente) farà da cornice. Durante le loro nozze, Marjorie e Robert vivranno la loro favola.
Marjorie Ivarsson è una delle più care amiche di Bronte, nonché sua damigella. Si sono conosciute alla tavola calda dove entrambe lavoravano come cameriere. Marjorie è il ritratto dell’inesperienza e dell’ingenuità, il suo passato l’ha portata a non relazionarsi con i coetanei, soprattutto con gli uomini, ma il destino la porterà a salvare un uomo molto diverso da lei. Sarà proprio grazie a queste diversità che Marjorie si farà guidare alla scoperta del mondo che finora l’ha sempre spaventata.
Robert Cannon invece è un famoso miliardario, proprietario di un canale televisivo sessista, “Rete Maschio”. A differenza di Marjorie, non è invitato al matrimonio, ma è sull’isola solo per soldi: vuole a tutti i costi incontrare Logan per entrare in affari con lui. È un maniaco del controllo, playboy incallito, insomma il classico uomo delle caverne in abiti super firmati che fa del suo linguaggio, duro e scurrile, un marchio di fabbrica. Nonostante la sua mascolinità, nulla potrà contro il viso d’angelo che lo salverà senza mezzi termini da una situazione pericolosa. Da quel momento, il suo obiettivo principale sarà conquistare a ogni costo la sua amazzone con le lentiggini.
Come vi ho già anticipato, il loro incontro è segnato dal destino, non potrete non vedere in questa scena il riferimento alla favola della Sirenetta, un altro segno distintivo di Jessica Clare che lega queste due serie, un velato richiamo alle favole più belle di sempre.
La storia di Robert e Marjorie sarà divertente, ai limiti dell’inverosimile. Vi ritroverete a pensare che alcune cose siano un tantino assurde, ma se riuscirete a guardare Robert con gli occhi di Marjorie e viceversa, allora tutto avrà perfettamente senso.
Le scene di sesso sono assolutamente ben calibrate, diciamo che in questo caso ogni fase sarà più carica di sensualità della precedente, senza mai scadere nel volgare nonostante le innumerevoli parolacce, che a mio avviso non stonano con il nostro personaggio maschile.
La storia si svolgerà durante la settimana che precede il matrimonio e, tra prove di abiti, pre-addio al nubilato, selezioni di regali per gli ospiti e vari lustrini, ci ritroveremo tutte a sperare che l’idillio che Marjorie sta vivendo possa ben presto sbocciare in un amore con la A maiuscola.
Come i più classici romanzi della Clare, arriverà il momento del distacco, il classico epilogo non voluto, la rottura che vi farà sospirare, per poi portarvi con egregia maestria verso il finale tanto sognato.
“Aspettavo solo te” è uno di quei libri che si leggono senza troppe aspettative, che ti permettono di sognare catapultandoti in un mondo dove una ragazza, senza alcuna esperienza e con fin troppe paranoie, riesce a trovare, in un’isola da sogno, l’uomo che farà di tutto per conquistarla, che sopra ogni altra cosa sarà disposto a cambiare se stesso solo per avere lei.
Capite da sole quanto possa essermi piaciuto questo libro.
Se cercate qualcosa di nuovo e ricercato non lo troverete, non ci saranno situazioni assurde e pericolose, solo due anime affini che s’incontrano e al primo sguardo si riconoscono, per poi lottare per possedersi per sempre.
Inutile dirvi che leggerò tutta questa serie perché Jessica Clare con i suoi miliardari riesce sempre a far sorridere il mio animo romantico, mai sazio. Ovviamente la consiglio a chi come me è sempre alla spasmodica ricerca di storie a lieto fine, di quegli amori che dalle premesse sembrano assolutamente improbabili e invece ti travolgono e ti spingono a volerne leggere sempre di più!!!
Quindi mie care Romanticone senza speranza, con gli occhi perennemente a cuoricino, sappiate che questa nuova serie di Jessica Clare Aspetta Solo Voi!!!!!!!!
«Ho sempre pensato che l’amore a prima vista fosse una gran cazzata, ma poi ho incontrato te. Non mi sono mai sentito così per nessun’altra. Mai. Non parlo solo di desiderio, parlo di voler sentire la tua risata, vedere il tuo sorriso e svegliarmi con te accanto. Mi manchi da morire e ti rivoglio, e se per farlo dovrò dare in beneficenza fino all’ultimo dollaro che ho guadagnato e vivere in un cartone sotto a un ponte per avere il tuo rispetto, cazzo, lo farò».
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