Recensione: Aurora dei cipressi bianchi di Mathilda Blake
Serie: Toscana Vol. 1
Serie: Toscana Vol. 1 Autore: Mathilda Blake Genere: Romance storico Editore: Mondadori Data di pubblicazione: 1 Giugno 2024
Alla morte del conte dei Cipressi Bianchi, la tenuta nella Val d’Orcia va alle tre figlie, ma solo Aurora è rimasta accanto al padre fino alla fine: l’amore per i cavalli e per quell’angolo magico della Toscana le ha impedito di scappare come le sue sorelle. Ora deve combattere non solo per riunire la famiglia, ma anche contro il ritorno del loro vicino, Dante Pratesi, che, certo, è stato adottato dal marchese Bligny, ha studiato alla Regia Scuola Veterinaria dell’Università di Torino e ha frequentato l’alta aristocrazia piemontese, ma resta pur sempre figlio di un buttero e di una contadina. E soprattutto ha ancora il potere di risvegliare le sue fantasie più segrete. Se solo in passato non le avesse già spezzato il cuore…
Bentornate Fenici!
Primo libro facente parte di una nuova trilogia su tre sorelle, Aurora, Allegra e Azzurra, ambientato in un luogo che amo, la Toscana, che racconta di amori che nascono, crescono e divampano come incendi nella campagna toscana, tra poderi che si estendono a perdita d’occhio, allevamenti di cavalli, vinsanto e pecorino di Pienza.
Siamo in un’afosa estate di fine ’800 e, dopo il funerale del padre il conte dei Cipressi Bianchi, Aurora riflette sulla sua vita e sulle sorelle che hanno preso strade diverse. Allegra vive a Torino e si è sposata con un uomo più anziano di lei per evitare lo scandalo, Azzurra, invece, è fuggita a Parigi per studiare pittura.
Nei suoi pensieri c’è il suo primo amore di gioventù, Dante Pratesi – e qui, per la rubrica “brutti da fare schifo” avrei da dire due paroline: lui è davvero… brutto! (ovviamente il mio è sarcasmo) – il figlio adottivo del marchese di Bligny, buttero nel sangue, uno che è cresciuto con i cavalli ed è diventato veterinario. Ora, per i miei gatti, io vorrei un veterinario proprio come lui, si può?
Dante non ha mai dimenticato la “contessina” con cui cinque anni prima ha iniziato una relazione fatta di baci infuocati e carezze torride, i due erano, infatti, molto uniti fino a una svolta imprevista. Come sapete io amo le contraddizioni, quelle parole che insinuano dubbi nella mente dei protagonisti e poi, insomma, non posso mica dirvi tutto! Sarebbe come se qualcuno vi svelasse in anticipo l’assassino di un libro giallo, una cosa che odio.
Ho già apprezzato la Blake nei suoi libri sulla guerra di secessione americana e, come dissi allora, è una delle poche che ha scritto su un argomento simile, di solito chi si occupa di storici va più sul sicuro trattando del periodo Regency o medievale e via dicendo.
Qui, invece, siamo in Toscana, una delle regioni che amo e si parla pure di Torino, la mia città e, per chi non lo sapesse, una via del centro porta il nome dei marchesi di Bligny.
“Pensava a ciò che avrebbe fatto con Dante. Per tutto il resto c’erano i giorni a venire”
Aurora è caparbia, volitiva e indomabile, ribatte sempre punto su punto a quel “buttero” di Dante che la stuzzica e, a mio avviso, la cosa le piace. Ognuna delle tre sorelle ha un carattere diverso e ben distinto e non vedo l’ora di leggere di Allegra e dell’uomo che guarirà il suo cuore e, ugualmente, delle vicissitudini di Azzurra.
Dante, beh, Dante! Anche se a me non garbano molto i biondi, ben pochi lo devo ammettere, lui è bollente come le estati nella campagna toscana, un vero stallone maremmano (e questo lo capirete leggendo il romanzo).
Quindi, se volete qualcosa di diverso questo libro fa proprio al caso vostro.
Promosso a pieni voti.
Alla prossima
Un saluto dalla vostra Mal