Recensione: Axel di Aurora Ashe

Dicono che gli opposti si attraggono, ma nessuno mi aveva avvertito dell’attrazione magnetica di un uomo pericoloso. Quando accettai di organizzare il matrimonio di Lila, non avevo idea che mi sarei immersa nel complesso mondo del motoclub Iron Wolves. Axel Stone, il temibile presidente del club, era diverso da qualsiasi uomo avessi mai incontrato: cupo, protettivo e assolutamente affascinante. Mentre lavoravo per creare la perfetta fusione tra eleganza e grinta per il matrimonio, mi ritrovai a oltrepassare limiti che non avrei mai pensato di varcare. Con ogni interazione, Axel sgretolava le mie barriere accuratamente costruite, rivelando una passione che non sapevo di possedere. Ma la nostra nascente connessione era minacciata dalle crescenti rivalità del club e da segreti che avrebbero potuto distruggere tutto. In un mondo dove la fiducia si guadagna a fatica e la lealtà è tutto, dovevo decidere se l’amore valesse il rischio.

Questo romanzo o si ama o si odia o si rimane nel limbo come ho fatto io!

Bella la trama in cui una wedding planer, Vivian, accetta di organizzare un matrimonio con cifre da capogiro per Lila, sorella del presidente di un motorclub, gli Iron Wolf.

Vivian è una ragazza che arriva da una vita di medio – alta borghesia che cerca di farsi strada nel suo lavoro; è competente, super attenta ai dettagli e assolutamente estranea a un mondo come quello dei bikers, ma notiamo fin dal suo ingresso al mitico bar di Mara, ritrovo del club, il suo essere capace di adattarsi, distinguersi e di centrare l’obiettivo sia nel suo incarico che nel cuore delle persone.

Axel Stone non ama estranei nella sua tana, e questa stravagante idea della sorella di far entrare una qualunque che possa ficcanasare nei loro affari lo spinge a diventare ancor più cauto e sospettoso… Sarà per questo che la scruta da vicino, o attirato dal fascino della giovane?

Tutto sembra andare per il meglio quando i rapporti con altri club prendono una brutta piega. I pericoli sono dietro ogni angolo e Vivian ci finirà dentro con tutti i tacchi!

Come vi dicevo, la trama mi piace, ci sono le classiche caratteristiche di un gruppo di grezzi motociclisti affascinanti; ho trovato spettacolare e innovativa la presenza di un meccanico donna (30 e lode!), carine le dinamiche con il club nemico nonché conflitti e piani organizzati… MA, la scrittura è davvero di difficile lettura! Non capisco se sia la traduzione che fa acqua da tutte le parti ma ci sono frasi sconnesse e male organizzare; dialoghi che si ripetono in continuazione soprattutto nelle scene hot tra Vivian e Axel per non parlare  dell’editing che è veramente quasi inesistente.

C’è un bellissimo potenziale in questa serie, senza pretendere libri di altissimo livello come trama o introspezione, ma poteva essere un romanzo molto carino per gli amanti del genere con cui passare il tempo.

Quindi, che dire, approvo l’idea e la creatività dell’autrice ma boccio il prodotto finale.

Le scene hot sono presenti ma sembrano più o meno tutte uguali, i dialoghi poi ti fanno venire voglia di passare oltre e non solo nelle descrizioni sensuali, anche in quelle di azione (per esempio quando Axel dà ordini ai suoi fratelli per organizzare la sicurezza)… sembrano un copia e incolla!

Perché non ho bocciato completamente il libro? Perché ammetto che i personaggi mi piacciono molto e la curiosità mi spinge a proseguire nella lettura della serie. La profondità dei sentimenti e delle emozioni di Vivian, Axel, Damon ed Elena si percepiscono, soprattutto grazie al pov alternato tra loro che ce li fa conoscere e amare.

Perdonate le idee forse un po’ confuse ma, secondo me, se il romanzo fosse preso in mano da un buon editore ne nascerebbe un’opera davvero bella, peccato!