Recensione: Belkin Lake di Angelique Jurd
Titolo:Belkin Lake
Autore:Angelique Jurd
Editore:Quixote
Genere:Romance MM
Data di pubblicazione: il 23 Giugno 2022
È troppo aspettare quindici anni per chiedere perdono? Per chiedere una seconda possibilità?
Jason ha lasciato Belkin, la sua città natale, quindici anni prima e non è più tornato. Ma non ha mai dimenticato Shaun o il loro tempo insieme.
Se tornasse indietro, Shaun vorrebbe parlare con lui?
Come può Jason convincerlo che l’uomo che è diventato non ha paura come ne aveva il ragazzo che era in passato? Che ci si può fidare di lui e che questa volta non scapperà?
Diavolo, non ho mai nemmeno usato la parola orgasmo prima, e all’improvviso mi sento stranamente adulto. Meno di cinque minuti fa ero felice di morire dopo essere stato baciato, e ora sono sdraiato qui, con lo sperma che mi si sta seccando nei pantaloncini, a chiedermi se dopotutto io non sia morto. Niente di quello che ho immaginato a tarda notte nella solitudine del mio letto avrebbe potuto prepararmi a quanto fosse incredibile. Se non si tratta della morte, di sicuro è l’età adulta, e in questo momento mi sembra davvero magnifica. (Tratto dal libro)
È una storia piuttosto rapida, che racconta di una seconda occasione tra due ragazzi che si sono prematuramente lasciati.
Un incontro passionale durato appena una settimana poco prima della partenza per il college ha concretizzato un interesse reciproco inconfessato maturato durante tutto il quinquennio scolastico. Le storie di Jason e Shawn si separano subito per proseguire gli studi in posti diversi e purtroppo la frattura rimane inconsolabile perché fatta nel modo peggiore: senza un addio, senza una spiegazione, senza più nessun tipo di contatto.
Più il tempo passa e più diventa difficile prendere in mano il telefono e farsi di nuovo vivi, ed è molto più facile, per Jason che se n’è andato, proseguire la sua vita tentando di accontentare le aspettative del padre, che desidera un figlio etero e ben sistemato.
«Eravamo dei ragazzini. Non sapevo cosa fare.» «Avresti potuto essere onesto con me.» La diga di emozioni con cui ho vissuto negli ultimi quindici anni comincia a cedere, e mi alzo. «Onesto con te? Eravamo adolescenti, Shaun, e vivevamo a Belkin. Belkin.»
Quindici anni dopo, Jason è abbastanza maturo per opporsi al padre e prendere finalmente in mano la sua vita. Odia la persona che è stato condizionato a diventare, inoltre non è mai riuscito a superare la sua infatuazione per Shawn. Mandando giù l’orgoglio, trova il coraggio di tornare a casa e provare a scusarsi. Chissà, potrebbe perfino ottenere il perdono e una seconda possibilità.
Ora ho capito esattamente cosa intendesse. Ho sempre saputo che dovevo averlo ferito quando me ne sono andato… solo che non ho mai capito quanto. La consapevolezza di essere responsabile di quello sguardo non solo mi ferisce, ma mi fa a pezzi. Come se un coltello smussato cercasse di trafiggermi il cuore e l’anima.
La storia è piuttosto rapida, nel senso che il modo in cui i due uomini si rincontrano e si confrontano, per quanto toccante, si risolve senza drammi eccessivi e con una buona maturità e onestà emotiva.
Si tratta di accettare le proprie emozioni, riuscire a deglutire un passato ingombrante e un dolore durato troppo a lungo, e poi decidere di iniziare a scrivere un nuovo futuro.
Rapido, delizioso, molto passionale (forse troppo); una bella storia piacevole, che si legge in una nottata.
«Shaun, io… Non volevo lasciarti. Ti amavo; non ho mai smesso di amarti. Solo che non sapevo come restare.»