Recensione: “Il Biker” di Jessica Bird
Con un passato tutto da cancellare, Spike Moriarty non può essere considerato l’uomo che tutte le donne desiderano e lui stesso ne è pienamente consapevole. Biker per passione e chef per professione, quando incontra la ricca, atletica e affascinate Madeline Maguire, amica di un suo amico, l’ultima cosa che si aspetta è che lei gli chieda di aiutarla. Per lui quella donna è la perfezione assoluta, un pianeta appartenente a un’altra galassia, in grado di confonderlo come nessun altro. Ma è anche materia altamente rischiosa da maneggiare. Durante una riunione di famiglia in occasione del Memorial Day, Mad deve confrontarsi col fratellastro per dei delicati affari che hanno in comune e ha bisogno di qualcuno al proprio fianco, una persona che le garantisca sostegno e sicurezza. Spike la affascina, col suo sguardo intenso e i suoi tatuaggi in bella vista. Il suo sesto senso le dice che sarebbe meglio tenerlo a distanza, ma resistere a certe emozioni è impossibile, e con somma sorpresa di Mad, anche Spike sembra d’accordo con lei.
Adoro il modo di scrivere della Ward. È ottimo, pulito, coinvolgente e pieno di sentimento. Ho letto, e seguo tutt’ora, la sua serie “La Confraternita del Pugnale Nero” con molto interesse, ma devo confessare di non essermi mai concesso nessun suo contemporaneo, ed è proprio per questo motivo che ho deciso di provare a leggerne uno.
La mia scelta è ricaduta su “Il Biker”, poiché trovo gli uomini vestiti di pelle e pieni di tatuaggi praticamente irresistibili, e devo dire di essere rimasto molto soddisfatto.
Spike è un appassionato di moto, bello da mozzare il fiato, che di professione fa lo chef in ristoranti rinomati e famosi. Anche se può sembrare un duro, sotto sotto è un tenerone con un cuore grande. Ma il suo oscuro passato sembra minare la possibilità di avere una vera relazione, dato che Spike se ne vergogna enormemente e, l’unica volta che ha provato a confessarlo a una donna, questa ha finito con l’allontanarlo, facendolo soffrire.
Madeline è una velista professionista, una donna ricca, alta e atletica, che viene vista dai maschi solo come un’amica proprio per questo suo aspetto poco femminile e per il fatto che, spesso, riesce a fare meglio degli uomini nello sport, grazie alla sua preparazione fisica e ai duri allenamenti a cui si sottopone. Inoltre i suoi trascorsi con il sesso opposto sono stati radi, e non hanno affatto funzionato.
I protagonisti sono ben caratterizzati e le loro insicurezze sono ben esposte dall’autrice, che riesce con maestria a farci sentire e provare le loro stesse emozioni. Anche i personaggi secondari hanno il loro spazio e sono stati adeguatamente descritti, cosa che ho apprezzato molto, perché spesso sembrano essere solo un misero “contorno”.
Le scene di sesso sono molto delicate e soft, ma comunque parecchio eccitanti.
La trama non è originalissima, ma il ritmo della storia è incalzante, e ho particolarmente apprezzato le battute spiritose che la Ward ha distribuito per tutto il libro, rendendo la lettura divertente.
Forse l’autrice è più portata per il fantasy, dato che ha una immaginazione favolosa, ma anche nel contemporaneo riesce a trasmettere delle ottime emozioni.
L’unica cosa che non mi ha entusiasmato, ma questo è puro gusto personale, è il fatto che Madeline fosse vergine, troppo scontato. Ma, ripeto, è un parere personale.
Il mio giudizio finale non può che essere assolutamente positivo. Se vi piacciono le storie dolci e volete rilassarvi con un bel biker, vi consiglio caldamente la lettura di questo libro.
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