Recensione: “Black rose” di Sagara Lux (Serie The Darkest Night vol.1)
Lilian Leroy non ha mai desiderato di svegliarsi in una stanza non sua, in compagnia di un uomo completamente nudo che non ricorda nemmeno di avere incontrato. Non ha mai desiderato di finire coinvolta nei giochi di potere che legano suo padre a un misterioso uomo venuto dalla Russia.
Ma ha desiderato lui, Sergej.
Dal primo momento in cui lo ha visto.
Sergej non ha mai desiderato nulla per sé. Ha sempre e soltanto eseguito gli ordini, almeno finché non gli è stato chiesto di fare l’unica cosa che non avrebbe mai voluto: distruggere qualcuno.
Distruggere lei.
Tre uomini. Due donne. Una notte.
La più oscura di sempre. Quella che cambierà le loro vite.
Inizio questa recensione con una notizia per le lettrici: questo romanzo NON è autoconclusivo. È il primo volume di una storia che si concluderà con il romanzo successivo che avrà altri protagonisti, o forse anche oltre. Faccio tale doverosa premessa in quanto, nei miei giri vorticosi nel mondo virtuale, ho letto molti giudizi che lo penalizzano proprio perché la sua conclusione non corrisponde alla fine della storia. Aggiungo però che accanto al titolo è specificato “The Darkest Night serie” ed è un primo volume, pertanto non comprendo le perplessità scaturite dall’evidenza che le vicende narrate non si compiano con la fine del libro, ovvero se c’è un primo volume ce ne sarà almeno un secondo.
Ma bando alla ciance, parliamo del romanzo.
Lilian Leroy è la figlia minore di un ricco e prestigioso uomo d’affari londinese. Coccolata, protetta e legata a suo padre da un profondo affetto, si sveglia quasi completamente nuda nel letto di un uomo sconosciuto, magnifico e pericoloso, non ricordando assolutamente nulla della notte appena trascorsa. L’uomo in questione è Sergej, il cui potente corpo è ricoperto di cicatrici, ma soprattutto di tatuaggi che hanno significati ben precisi e che potrebbero rivelarne la vera natura, in particolare quello che decora il suo avambraccio: una rosa nera circondata da numerosi petali caduti, che gli adornano l’arto. Sergej è la guardia del corpo di Dmitry, oscuro imprenditore russo giunto a Londra per concludere un affare importante con il padre di Lily.
Lily sa che avvicinarsi troppo a Sergej può rivelarsi rischioso, ma non resiste all’attrazione che la spinge inesorabilmente verso di lui. D’altra parte Sergej non può cedere alla tentazione che lei rappresenta, perché lui non prende decisioni, lui esegue ordini. E l’ordine per lui è quello di non toccarla. Quando però Lily inizia ad avere dei sospetti sulla scomparsa di sua sorella Abbie, si trova intrappolata in un gioco pericoloso in cui sarà costretta ad aggrapparsi proprio all’uomo da cui dovrebbe tenersi alla larga.
La storia non è originalissima, da qui il mio giudizio di tre stelle e mezzo. I due protagonisti sono combattuti tra il sentimento che li lega l’uno all’altra, e la realtà che li vede su due fronti opposti: la classica battaglia tra giustizia e verità contro violenza e inganno.
Tuttavia lo stile dell’autrice è sempre scorrevole e coinvolgente, infatti non mancano picchi di tensione e risvolti inaspettati che rendono la trama viva e tengono un buon livello di suspense per gran parte della narrazione.
Le scene erotiche sono descritte con il giusto mix di sensualità ed ostilità, mai volgari e appropriate al ritmo della storia. Anch’esse contribuiscono ad accrescere la tensione emotiva e il senso di aspettativa che caratterizzano il romanzo.
Mio parere personale: mi sarebbe piaciuto scoprire in maniera più approfondita l’aspetto psicologico e il tormento di entrambi i protagonisti. Con una maggiore attenzione a questa componente la storia sarebbe risultata, a mio avviso, più complessa e strutturata.
A questo punto non ci resta che aspettare e vedere cosa succederà allo Squalo Bianco nel seguito di questa serie.
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