Recensione #BookTok : Binding 13. Marcami stretta di Chloe Walsh

Johnny Kavanagh è una promessa del rugby: nato per brillare sul campo, è una forza della natura, nulla può far vacillare le sue certezze, distrarlo dalla sua scalata verso il successo. Nulla, tranne il tiro sbagliato che farà scontrare il suo mondo con quello della nuova arrivata al Tommen College, la misteriosa e complicata Shannon Lynch. Chi è davvero quella ragazza dagli occhi tristi che tenta con tutta se stessa di essere invisibile?
Per Shannon la vita non è mai stata facile, né a scuola né a casa. Al Tommen spera di ricominciare da zero, ma non è semplice liberarsi di un passato tanto oscuro, dei demoni che la tormentano da sempre. Finché non viene presa alla sprovvista da un incontro capace di scuotere le mura che con tanta fatica ha alzato attorno a sé. Negli occhi di Johnny riconosce subito un’inquietudine simile alla sua, e non può fare a meno di venirne catturata.
Tra violenza, passione, rabbia e segreti impronunciabili, entra in campo un’attrazione che non conosce regole, che rischia di sconvolgere irreversibilmente il match delle loro vite.

Benvenute mie care Fenici con me al Tommen College, in Irlanda.

Premetto che questo libro, in un certo senso, mi ha commossa e turbata. Perché? Ve lo spiegherò con calma.

Inizierò con il parlarvi dei nostri protagonisti, la più tormentata è Shannon Lynch, vissuta in mezzo al bullismo, con una famiglia anaffettiva, un padre omofobo e una madre interessata unicamente al figlio maschio. Il fratello, per difenderla dagli episodi di soprusi, rischia di essere cacciato da scuola, ma grazie a questo avvenimento la madre tirerà fuori la testa dalla sabbia (anche se io lo avrei detto in un altro modo) rendendosi finalmente conto che la figlia ha una vita d’inferno nella scuola in cui va attualmente. Decide di iscriverla al Tommen College, la classica scuola privata per ricconi, dove la cosa che conta di più sembra essere la squadra di rugby. Qui, finalmente, Shannon troverà delle vere amiche.

L’altro nostro protagonista è Johnny Kavanagh, il capitano della squadra di rugby, il più popolare della scuola. Nella vita ha sempre avuto obiettivi troppo alti, ma anche chi gli sta intorno gliene pone tantissimi che lo mettono sotto grande stress. Lui, però, è anche un ragazzo molto dolce e possessivo nei confronti di Shannon.

Vi posso assicurare che il loro primo incontro mi ha fatto davvero sorridere; tutta colpa di una pallonata in faccia che Johnny riceve, da lì sembra nascere qualcosa di speciale. 

I nostri personaggi ci dimostreranno che è difficile fidarsi e amare qualcuno, ma ancora di più farsi voler bene dagli altri, soprattutto se, come è successo a Shannon, nella vita non hai mai saputo cosa si provi ad avere qualcuno vicino.

Un altro personaggio importante per lo svolgimento della trama è Gibsie, il miglior amico di Johnny, una sorta di grillo parlante che talvolta sembra si comporti da seconda mamma nei suoi confronti. Vi giuro che mi ha fatto molto sorridere leggere aneddoti del loro rapporto, sembrano quasi fratelli per come si comportano, è carinissimo, anche nei momenti più duri si preoccupa per il suo amico e cerca sempre di aiutarlo.

L’autrice, parlandoci di Shannon, ci fa entrare nel mondo della violenza domestica, in cui un padre picchia i figli fino a mandarli in ospedale e una madre “succube” lo giustifica sempre. 

Persino quando trova la figlia sanguinante e il figlio Joey, che per salvarla picchia il padre, il suo unico pensiero è il marito e non i figli, di cui non si preoccupa per nulla.

Se siete come me e vi commuovete molto, preparatevi un mega pacco di fazzoletti vicino quando inizierete questo libro. Ho amato il pov alternato e soprattutto come sono state trattate delle tematiche così delicate. 

La cosa che mi ha lasciato un po’ dubbiosa è l’epilogo, personalmente non amo i finali aperti, vorrei scoprire come finisce subito. 

Quando l’ho iniziato mi sono detta: “ci metterò una vita a finirlo, ha 892 pagine?!”

In realtà vi appassionerà così tanto che non andrete a dormire per leggerlo. Non potevo farcela a chiuderlo, dovevo saperne sempre di più, infatti l’ho divorato, cosa che mi succede molto raramente.

Ora vi lascio e vado a capire come finirà. Come?! Leggendo il secondo volume.