Recensione: Call Me Michael. A ferro e fuoco di Giorgia Fiorella 

MICHAEL È STATO LA SUA SALVEZZA, ORA È IL SUO CARCERIERE.
DUE ANIME SPEZZATE, UNA SOLA PARTITA DA GIOCARE.

Grace ha nove anni, è minuta, albina. Non ha nessuno. La vittima perfetta per i bulli dell’orfanotrofio Benetton, che non si fanno scrupoli a vessarla e provocarla in modo che le sue reazioni finiscano immancabilmente per farla punire. Eppure è proprio lì, nella stanza buia e ammuffita in cui la rinchiude la direttrice, che Grace incontra Michael. Lui è un ragazzino un po’ più grande di lei, bello come un angelo, ma invisibile al mondo. Dicono che sia pericoloso, ma per Grace diventa l’unico amico, l’unico porto sicuro in un oceano ostile. Fino a una notte terribile, in cui tutto si capovolge e Michael viene portato via in manette.
Passano gli anni, Grace sta per compierne diciotto e da sette non sa più nulla di Michael, che è finito in un istituto psichiatrico. Ma quando lui fugge da lì, proprio alla vigilia del compleanno di Grace, lei ne è terrorizzata, ora sa di cosa è capace Michael, e non vuole morire. Lei è la sua Bambolina, e lui ha promesso di tornare. Può l’amore tenere insieme i pezzi di due anime frantumate dal dolore, due anime nel mondo sbagliato, stelle fredde di una galassia inesplorata?
Dopo aver conquistato Wattpad e scalato le classifiche online, arriva finalmente in libreria il dark romance che ha fatto impazzire il #booktok.

“Chiedimi di che cosa sanno le mie lacrime.” Ingoia un  respiro tremante. 

“ Di cosa sanno le tue lacrime, Bambolina?”

“Di ferro e fuoco, Michael.”

Oh mio Dio che cosa ho appena finito di leggere! 

Cari Fenici, spero di riuscire a trasmettere tutto quello che ho provato leggendo questo romanzo scrivendo queste poche righe. Una cosa è certa: dopo aver letto questo libro ho bisogno di almeno due giorni per riprendermi e magari circondarmi di zucchero filato e cuccioli ; è semplicemente un dark romance da brividi. 

Call me Michael è  intenso e contorto, rapisce tanto la tua psiche quanto l’anima fino a uscirne distrutti. È sicuramente un dark romance anomalo,  in cui lo stereotipo dello psicotico crudele viene messo su un piano umano, portandoti a pensare che in realtà sia addirittura giusto squartare la gente.

Grace e Michael vivono nell’orfanotrofio Benetton e tutti e due sono, a modo loro, emarginati, lei viene bullizzata dagli altri bambini perché albina , lui invece, pur facendo parte della stessa struttura, vive isolato, costretto nel buio, dimenticato da tutto e da tutti per scelta e per paura, fin quando, per un errore, i due non si incontrano. 

L’amore che sboccia fin dalla tenera età e cresce nel tempo è stato scritto e raccontato dall’autrice in maniera invidiabile. Un amore come quello di Michael e Bambolina (come la chiama lui) è un sentimento così profondo, puro e straziante, che si può essere certi  che vivrà al di là del mondo stesso.

I temi toccati dall’autrice sono tutt’altro che delicati, le scene descritte sono cruente e difficili da digerire quindi, se intraprenderete questa lettura siate pronti a leggere di argomenti che sono  reali, ma  che, solitamente, non sono affrontati  in maniera approfondita .  Se penso che a chiunque potrebbe succedere una cosa del genere mi vengono i brividi. 

Il finale non è quello che vi aspettate, anzi forse è il primo romance in assoluto in cui l’amaro in bocca non potrà essere attenuato. Bellissimo! 

L’autrice ci propone, inoltre, dopo i ringraziamenti, un In another life ,uno scorcio diverso ,un’altra vita dove   i due innamorati non avrebbero avuto tutti i problemi e i dolori che hanno vissuto , ma , vi dirò, non sarebbe stata la stessa storia e Michael non sarebbe stato Michael e Grace non sarebbe stata Bambolina. 

Quindi accetto ben volentieri la prima versione del finale di Giorgia. 

Chapeau all’autrice e alla casa editrice che ha deciso di pubblicare questa perla rara.