Recensione: Campus Lover di Jennifer Sucevic

Brayden Kendricks sarà anche il dono di Dio per le ragazze della Western University, ma io non voglio avere niente a che fare con il giocatore di football dai capelli scuri.
È affamato di attenzioni solo perché è sexy e talentuoso. Dannazione.
L’ho detto sul serio?
Va bene, sì… ammetto a malincuore che Brayden ha un aspetto decente. È possibile che abbia avuto una piccola, minuscola cotta per lui al primo anno del college? Preferisco non rispondere a questa domanda. Per fortuna sono tornata in me e da allora mi sono sforzata di stargli alla larga. Non è stato facile, considerando che la mia migliore amica sta frequentando il suo coinquilino e che ci hanno assegnato un progetto da svolgere insieme. Si potrebbe pensare che dopo anni passati a mostrargli i denti come un animale feroce, quest’uomo avrebbe capito che non sono interessata a lui. Ma a quanto pare non è così, dato che va dicendo in giro per il campus che stiamo uscendo insieme. Voglio dire, ve lo immaginate? Io? Che esco con Brayden Kendricks?
Ho tre parole per lui… Neanche. Per. Sogno

Ciao amici Fenici, oggi parliamo del secondo volume delle serie The Campus. La Western University fa da sfondo a questa storia d’amore collegiale. 

Brayden e Sydney sono due atleti, lui è un giocatore di football che aspira a entrare nella NFL, mentre lei è una giocatrice di calcio con la passione per l’arte. Entrambi seguono gli stessi corsi alla facoltà di economia e i loro migliori amici sono fidanzati. La vicinanza quindi è inevitabile. 

Brayden, chiamato Mister Rubacuori, è il giocatore più chiacchierato dalle ragazze, sexy, con l’aria da bravo ragazzo, ha una lunga sfilza di conquiste, ma ci sono due facce della medaglia: questa volta è il bravo ragazzo a subire sgradite attenzioni, tanto pressanti da definire la ragazza che lo perseguita, Kira, una stalker.

Anche Sydney ha una cospicua lista di ragazzi nel suo passato, però proprio non può digerire Bray; ma quando non hai altre soluzioni per portare a termine il progetto di arte, anche il diavolo può sembrare un angelo. Così i due intraprendono una finta relazione che porti giovamento a entrambi. 

Ho apprezzato entrambi i protagonisti, dai caratteri forti e con le battute pronte; la tensione sessuale è alle stelle fin dalle prime pagine e la linea sottile tra odio e amore è molto ben gestita. I sentimenti, scaturiti dagli eventi tragici vissuti da entrambi, arricchiscono l’intero romanzo. Le scene piccanti non sono poi molte; sono dettagliate, ma secondo me sono sviluppate male: tre pagine di preliminari per far poi concludere tutto in due righe; tutto questo mi ha reso poco empatica nei riguardi di queste scene. L’utilizzo dell’arte da parte dell’autrice l’ho trovato veramente forzato, come se cercasse per forza un modo di collegare i protagonisti, ma senza un vero senso logico; forse avrebbe potuto optare per qualcosa di più collegato allo sport.

Ho adorato il colpo di scena sul finale, che mi ha fatto emozionare e versare qualche lacrima. Se procedendo con la lettura il romanzo perde il suo sprint, sulla fine si riprende certamente.  

I pov sono alternati e i pochi refusi incontrati non impediscono la lettura che è comunque leggera e scorrevole.

Nel complesso è un buon libro, anche se non uno dei migliori che questa casa editrice ha promosso!