Recensione: “C’era una principessa” di Johanna Lindsey (Cardinia’s Royal Family (versione italiana) Vol. 1)
In cuor suo Tanya ha sempre sperato in un futuro meraviglioso, anche se gli anni di sofferenze trascorsi al Serraglio non l’hanno certo aiutata a sognare. Da quando però, a dieci anni, ha scoperto che i Dobbs, proprietari della lurida taverna, non erano i suoi veri genitori, l’animo della ragazza ha avuto un sussulto, e la tentazione di indagare sulla sua vera famiglia è stata forte. Ma come scoprire le proprie origini? Tanya ancora non sa che da lontano qualcuno si è messo sulle sue tracce, essendo il suo destino legato a una promessa di matrimonio stipulata molti anni prima con Stefan, il principe ereditario di Cardinia dall’impossibile caratteraccio, eppure così incredibilmente bello…
Le altre ragazze avevano un ambiente di provenienza dettagliato, colorito…, la sua vita, invece, era come una pagina bianca, e aveva avuto inizio in una taverna. Ora quattro stranieri alludevano al fatto di conoscere ciò che lei bramava sopra ogni cosa, oltre alla sua indipendenza. Avere finalmente una vera identità, una storia di famiglia, eventualmente dei parenti ancora vivi… una data di nascita! Era troppo bello per essere vero, e se avesse sperato troppo sarebbe andata incontro alla delusione. E tutto ciò sembrava dipendere da un marchio sul suo corpo? Aveva continuato a fissare il robusto torace di fronte a lei, la mente agitata da mille pensieri. Ma tanti anni di lotta per sopravvivere le permisero ora di vedere la mano che le sollevava il mento per attirare la sua attenzione e istintivamente indietreggiò, prima che il trucco del suo volto si sciupasse. Ma Stefan interpretò quel gesto come un rifiuto nei suoi confronti. Pur essendo abituato a quei rifiuti, si sentì amaramente deluso dal fatto che la ragazza non sopportasse di essere toccata da lui perché, contrariamente ai compagni, aveva scoperto di essere contento all’idea che lei fosse la persona che cercavano. Naturalmente continuava a dimenticare che era una prostituta, certo non adatta a divenire una regina. Ma ora all’improvviso lo ricordò.
Molti anni fa la famiglia reale Janacek di Cardinia venne quasi sterminata in una faida con la famiglia Stamboloff, di lei rimase solo una bambina di pochi mesi che, dopo aver subito un’aggressione, fu mandata per la sua sicurezza in attesa di poter tornare e sposare il figlio di Sandor, il re che ha preso il posto del padre. In America con lei, furono mandate grandi ricchezze e la Baronessa Tomilova che avrebbe dovuto curare l’educazione di Tatiana Janacek e prepararla al suo compito di futura regina. Ora che anche l’ultimo componente la famiglia Stamboloff è morto, per Stefan e gli amici che lo accompagnano è giunto il tempo di andare a prendere la sua principessa…Ma nulla è andato come previsto: la Baronessa Tomilova è morta appena raggiunta l’America e in preda alla febbre ha portato la bambina lontana da chiunque potesse prendersi cura di lei. Quello che Stefan trova è Tanya, non è un algida dama ma una giovane donna che apparentemente si prostituisce in una taverna e che non intende sposarsi, mai. Tantomeno, crede di essere una principessa e per il collerico Stefan inizia un viaggio allucinante in compagnia di una ragazza che sa usare un coltello, è costantemente in fuga per tornare a quella che considera la sua casa e riesce a renderlo furioso come nessuna.
Una storia d’amore bellissima e molto divertente, in compagnia di personaggi splendidi. Stefan ha un carattere che tende spesso alla collera ma che è riuscito a dominare trasformando questo istinto in passione, come ben sanno le sue amanti. Un uomo splendido, eppure convinto che una bella donna non possa davvero desiderarlo per sé stessa, consapevole che il suo volto, devastato da cicatrici, ha fatto voltare più di una dama. Ne è talmente convinto che per persuadere Tanya a seguirlo, le fa credere che il principe che dovrà sposare sia Vasili, il bellissimo cugino nonché guardia del corpo, che tutte le donne ambiscono avere nel loro letto. Peccato però, che Tanya lo trovi assolutamente odioso, mentre è affascinata da Stefan nonostante lo consideri un rapitore e un bugiardo. Fra i due l’atmosfera è sempre carica di passione ma entrambi, per un motivo o per un altro, si mentono costantemente e le loro liti sono all’ordine del giorno. Tanya del resto, ha vissuto una vita di lavoro e percosse e finalmente stava per essere premiata: avrebbe avuto una sua taverna, sarebbe stata padrona di sé stessa e non accetta di perdere la sua libertà per un titolo a cui non crede. I continui fraintendimenti e le bugie che li dividono rendono il loro rapporto infuocato e brioso, mentre gli amici e guardie del corpo di Stefan tentano invano di mediare e inculcare loro un po’ di buonsenso. Solo Vasili rimane un personaggio abbastanza defilato ma avremo modo di conoscerlo meglio nel prossimo libro di questa miniserie che riguarda proprio lui ed una sensualissima, testarda impetuosa baronessa russa che, come Tanya, nonostante il suo indubbio fascino è tutt’altro che felice di doverlo sposare.
Questo è uno di quei libri che mi rileggo almeno una volta all’anno, che pur conoscendolo a memoria riesce a regalarmi sempre emozioni. Adoro il modo di scrivere di quest’autrice, le sue trame intriganti e i suoi dialoghi divertenti e brillanti, per me è una delle più brave nel suo genere, il romanzo storico, e non posso davvero che consigliarvi di darle una possibilità.
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