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Recensione: Change on the fly di Maren Moore

Serie: Totally Pucked Series vol.1

Titolo: Change on the fly

Serie: Totally Pucked Series vol.1

Autore: Maren Moore

Genere: Romanzo Contemporaneo – Sport Romance

Editore: Royal Books Edizioni

Data di pubblicazione: 31 gennaio 2024

Età di lettura consigliata: +18

La serie è composta da:

  • Change on the fly
  • Sincerely, The Puck Bunny #2 (inedito in Italia)
  • The Scorecard #3 (inedito in Italia)
  • The final score #4 (inedito in Italia)
  • The Penalty Shot #5 (inedito in Italia)
  • Playboy Playmaker #6 (inedito in Italia)

Immaginate di essere innamorate del fratello della vostra migliore amica.
E poi… di doverlo tenere nascosto per anni.
Ridicolmente affascinante, un vero giocatore e una super star dell’hockey… Reed Davidson un tempo era il ragazzo della porta accanto e ha il mio cuore da sempre.
Era il bad boy per eccellenza, io solo la timida migliore amica di sua sorella.
Ma quando il mondo di Reed viene improvvisamente capovolto e lui ottiene la custodia di suo nipote, sono l’unica che può aiutarlo.
Non avrei dovuto offrirmi di viaggiare con loro, ma Reed non è tagliato per fare il padre single e sapevo che avrebbe avuto bisogno di aiuto.
Ho cercato di nascondere i miei sentimenti per lui, ma noi due, il bambino più carino del pianeta e una lunga stagione di hockey sono la ricetta per un disastro.
Reed è abituato a ottenere tutto ciò che desidera, e questa volta… vuole me.
Solo che la posta in gioco è più alta e il mio cuore è quello in pericolo.

 

 

Si tratta di una commedia con uno sviluppo senza troppe sorprese. La vita di Reed subisce uno scossone quando da un giorno all’altro gli accadono due cose: gli viene affidato Evan, di tre anni, e si accorge di provare attrazione per la migliore amica della sorella, Holland, una ragazza che conosce da quando giocavano insieme da piccoli. Complice la possibilità di chiederle un aiuto per gestire il bambino, tra i due inizia una relazione (rigorosamente segreta alla sorella) che dovrebbe essere occasionale, ma che presto diventa qualcosa di più.

Ho un tuffo al cuore. Le nostre regole non specificano di fare cose carine per l’altro, ma dicono di non innamorarsi e io sto fallendo irrimediabilmente. Giorno dopo giorno i miei sentimenti diventano sempre più forti, infrangendo ogni dettame stabilito. Non glielo dirò mai, non solo perché so che non ricambia, ma perché ho promesso di non essere una complicazione nella sua vita. E l’amore complica le cose. Lui deve concentrarsi su Evan e sulla sua carriera. Per non parlare del fatto che io perderei Emery se scoprisse che sono innamorata di suo fratello. C’è così tanto contro di noi, ma nonostante tutto vorrei che le cose fossero diverse.

Tra il diventare genitore all’improvviso, i sensi di colpa per aver sedotto l’amica della sorella, l’amore inconfessato di Holland per anni che finalmente viene concretizzato, l’abbinamento “ragazza Cenerentola” – “star dello sport ricco e famoso”, ci sarebbero tutti gli elementi per rendere la trama interessante. Eppure, purtroppo, molti di questi semi ben inseriti nella trama rimangono sullo sfondo senza germogliare.
In particolare, le caratterizzazioni sono leggere e poco impattanti (Reed è praticamente perfetto, si trasforma da Casanova al papà dell’anno nel giro di 24 ore), e probabilmente è una scelta editoriale quella di mantenere la narrazione incentrata sull’aspetto spicy, tralasciando l’angst e i conflitti.
La gestione del ritmo, poi, mi è parsa mal organizzata: un buon primo terzo del libro si perde per definire e rendere solide le fondamenta (presentare i personaggi, sommergerci con le loro introspezioni perché ci raccontino il loro passato; far incontrare i due ragazzi e far scoccare la scintilla; fare entrare in gioco il bambino), mentre le vicende vere e proprie iniziano solo dopo quella prima imbastitura. Del resto, è anche vero che, data la scelta di sottovalutare tutti gli elementi di complessità, nelle pagine centrali non rimane che immergersi in una grande passionalità, cosa per cui un ulteriore terzo è più che sufficiente.
Rimane destinato all’ultima parte il tirare le fila dei nodi irrisolti, che fanno da traino verso il finale, quando la relazione segreta verrà infine alla luce.

«Ha ragione: non sono mai stato così felice. Cazzo, non mi sono mai sentito così. Ed è terrificante. Ho sentito parlare i miei compagni di squadra, i miei amici, Liam, su come ci si sente ad amare qualcuno.» Resta immobile sotto il mio tocco e io continuo: «Sul fatto che innamorarsi è la sensazione più bella del mondo, e non si sbagliavano. Ma è anche spaventoso. Questa è la parte di cui nessuno parla. La parte vulnerabile e scoperta di te che stai mettendo nelle mani di un’altra persona, pregando che ti ami per quello che sei. E ti amo, Holland. Sono innamorato di te.»

La storia è zeppa di cliché e stereotipi: il tipico latin lover che, allo stesso tempo, si mostra geloso per la promiscuità della sorella; alcolici e superalcolici per ubriacarsi intesi come divertimento; Reed che si innamora della vicina di casa che conosce fin da piccolo solo perché una sera la vede coi tacchi alti e un vestito attillato; il bambino treenne “puccioso”, sempre entusiasta e facile da gestire da parte di un ragazzo single che non ha alcuna esperienza e con un lavoro molto impegnativo; per finire con la misoginia del chiedere “in concessione” la mano di una donna al padre, come nel peggiore paese fondamentalista.
Non nomino neppure la caratterizzazione della madre che si affaccenda per cucinare per tutti e la battutina su Holland addetta alle lavatrici. Momento inquietante: il gioco con le pistole per allietare i bambini, terminato con il piccolo di tre anni che spara dritto in fronte a un’altra bambina (solo uno tra i tanti intermezzi “divertenti” inseriti per allungare un po’ il brodo), quando invece si sarebbero potuti approfondire i nodi interessanti e idonei a rendere la trama più complessa.

🔥: sesso dettagliato
❤️: poco romantico
Voto

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