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Recensione: Chicken soup dom di Tanya Chris

Serie: Hell’s bedroom Vol. 2

Titolo: Chicken soup dom

Serie: Hell’s bedroom Vol. 2

Autore: Tanya Chris

Genere: Romanzo contemporaneo MM

Editore: Quixote Edizioni

Data di pubblicazione: 25 Aprile 2024

Età di lettura consigliata: +18

La serie Hell’s Bedroom è composta da :

  • Kitchen sink Dom Vol. 1 —-> Recensione
  • Chicken Soup Dom Vol. 2
  • Upsy-Daisy dom Vol. 3 (inedito in Italia)

Quando Arlo era salito su un autobus per Philadelphia per darsi a un Master che non aveva mai incontrato, pensava di essere sul punto di tornare a casa, che finalmente avrebbe avuto sia il sesso che desiderava che una figura autorevole che si sarebbe preso cura di lui come i suoi genitori non erano mai stati in grado di fare. Eppure, ciò che aveva avuto in cambio era stato peggio. Molto, molto peggio. Adesso era stato salvato, ma questo cosa significava?

L’agente Cade Brixby aveva subito legato con il giovane sub che avevano salvato, un cherubino dai capelli ricci e gli occhi blu che aveva bisogno che qualcuno gli insegnasse il giusto modo di affrontare uno scambio di potere. Non da lui, però e non fino a quando Arlo avesse avuto l’opportunità di affrontare il proprio passato traumatico. Per il momento, Brixby si sarebbe solo limitato a prendersi cura di lui, tenendolo al sicuro e facendo sì che mangiasse. Non voleva giocare con quel ragazzo, anche se Arlo lo chiedeva. Un sacco.

A livello professionale, Brixby era fuori dal caso, almeno così gli aveva detto il suo capitano, ma lui e la sua gang di giustizieri dediti al kink non avrebbero avuto pace fino a quando ogni sub rapito non fosse stato trovato e i rapitori ricondotti alla giustizia. Arlo forse poteva fornire loro alcune informazioni di valore.

O avrebbe potuto essere l’esca.

 

Prosegue, in questo secondo volume della serie, l’indagine sul traffico di esseri umani che sfrutta l’ingenuità di sub giovani e inesperti, ansiosi di appartenere a qualcuno a qualsiasi costo. Il loro desiderio di sentirsi accuditi e importanti per un Dom, chiunque esso sia, li porta ad accettare volontariamente una posizione di schiavitù nelle mani di sadici privi di scrupoli, etica, rispetto delle basi del BDSM. Nel volume precedente un gruppo di personaggi uniti dalla missione di incriminare i colpevoli della tratta aveva iniziato a collaborare. Un poliziotto, un procuratore, un investigatore, una Domme, alcuni sub e, in questo volume, anche un agente dell’FBI che pare transgender, continuano, ognuno con il proprio ruolo, a cercare di salvare le vittime e di infiltrarsi, mentre cercano di trovare le prove e definire i capi di imputazione. Nel frattempo sono riusciti a liberare già due ragazzi, tra cui Arlo.

Nonostante sia stato tenuto in una gabbia praticamente senza cibo, era così soggiogato e convinto che tutto fosse frutto di un suo desiderio che tuttora prova nostalgia per il suo vecchio Master. Proprio questo è l’esempio di quanto possa risultare difficile incastrare i carnefici della tratta di sub, essendo difficile provare il superamento del confine tra abuso e sottomissione volontaria a un rapporto di schiavitù.

«No, non è una festa per giocare, solo una semplice cena. E parleremo di ciò che è successo a te e alle altre vittime.» «Non sono una vittima, magari un fallimento.» «Smettila, per favore.» Lo abbracciò più forte. «Non sopporto di sentirti parlare così di te.» «Non sai che schifo di sub sono stato.» «So che non sei stato uno schifo. Devi essere bellissimo in ginocchio, anzi, perfetto secondo me. Perfetto per chiunque, intendo. E, sì, tu sei stato una vittima. Sei stato rapito…» «No, non è così. Mike ha detto che poteva farmi mettere con chi stavo cercando, quindi l’ho fatto. Sembrava un affare d’oro.» «Cosa sembrava d’oro?» «La parte kink. Era quello che volevo. E la parte dove avrei avuto un posto in cui stare.»

Quando passa sotto le cure di Brixby, Arlo ancora non comprende in che modo il vecchio Dom aveva abusato del ruolo privilegiato, e la sua razionalità è così plasmata da aver zittito i propri bisogni, ritenendo di aver agito correttamente nel donare tutto se stesso per compiacere il proprio Padrone, rispettando in effetti i compiti di un bravo sottomesso che si dona completamente. Non riesce a vedere che il Master avrebbe dovuto a sua volta prendersi cura di lui, farsi carico di ogni sua necessità, ma è stato troppo condizionato dallo squilibrio di potere per osare mettere in discussione le azioni del suo Padrone.

Compito di Brixby è mostrargli non solo che le sue preferenze kink non sono sbagliate e non lo rendono colpevole per la situazione abusante in cui si è trovato, ma anche che un Master non vale l’altro: il rapporto D/s è una relazione tra persone, prima che tra ruoli, fondata su fiducia e rispetto.

È esplorata in modo accurato e graduale la psicologia di Arlo che, ansioso di sentirsi importante per qualcuno, confonde pratiche brutali, possessive, degradanti con dimostrazioni di attenzione, interesse, affetto. E il percorso di consapevolezza con cui si libererà della manipolazione indotta dal Master e imparerà a comprendere di avere il diritto di imporre limiti, di poter usare l’uso della safeword per uscire dal gioco quando non si sente più a suo agio e a pretendere che il Dom dia valore alla fiducia che gli concede saranno al centro delle vicende di questo volume.

Mike gli aveva dato alcuni fogli e una penna. Si era appoggiato al muro del club e aveva firmato alla luce di un lampione. «Penso che dicesse che appartenevo al Master, ma con molte più parole per renderlo legale.» «Vedete, è questo quello che intendo dire di voi due,» sospirò Ilona. «Non avete idea di quello che state facendo. Un contratto non è una vendita, ma due persone che negoziano su come funzionerà una relazione D/s, quali sono le tue responsabilità, quali le loro. Qual era la responsabilità del tuo Master, Arlo?» «Di tenermi.» Ilona scosse la testa. «Dovresti volere di più, avere un po’ di rispetto per te stesso, perché essere un sub non significa fare da zerbino.» 

Brixby è poco esperto nello stile di vita BDSM, che ha frequentato quando era più giovane, ma ha un’innata sensibilità e attenzione ai dettagli emotivi che lo rendono perfetto per il ruolo di Dom. È un bravo ragazzo, non vuole approfittarsi di una persona confusa, traumatizzata e non pienamente consapevole, quindi cerca di controllare il più a lungo possibile il suo istinto protettivo e l’attrazione per il giovane sub, limitandosi a concedere affetto fraterno. Arlo rimane però così insoddisfatto e bisognoso che presto Brixby capisce quanto sia utile fornirgli l’esempio di dinamiche BDSM sane e consensuali.

Ma Arlo è in cerca non solo di un Dom quanto di una guida, una figura autorevole positiva, di struttura e stabilità; ha il desiderio di sottomettersi a qualcuno non solo per il senso di appartenenza e di cura che questo comporta, quanto per il piacere di impegnarsi per compiacerlo. È solo comprendendo a fondo questo bisogno che Brixby gli potrà essere d’aiuto nel superare le vecchie convinzioni indotte dal vecchio Master, mettendosi sempre più in gioco in un rapporto in cui i ruoli sono squilibrati. Il poliziotto è davvero affascinato dal sub neofita, tuttavia è restio a mettere in gioco i sentimenti, poiché per lui è importante che un partner non sia tanto disperato da attaccarsi al primo Dom gentile disposto a offrire vitto e alloggio. Vorrebbe essere scelto consapevolmente senza forzature.

Mentre lui sollevava lo sguardo verso gli occhi socchiusi di Cade, un lampo di comprensione lo trafisse: poteva chiedere ciò che lo eccitava. Quelle fantasie che aveva mentre visitava certi siti web… Potevano succedere davvero, e non per caso, né perché il BDSM era automaticamente meraviglioso. Potevano succedere perché le chiedeva lui e perché aveva un partner disposto ad ascoltare. Cade era perfetto per lui, perché voleva esserlo, e Arlo non si limitava a volergli bene. Lui lo amava.

Nell’approfondire le sfaccettature delle preoccupazioni che possono appesantire i Dom, il romanzo tratta di un altro tema curioso che non avevo mai considerato, ovvero l’aspetto finanziario legato a una relazione D/s a tempo pieno.

Sulle spalle di Brixby, che è solo un ragazzo agli inizi della carriera in polizia, pesa l’onere di mantenere non solo se stesso ma anche il suo sub, e con questo si intende uno spazio adeguato per ospitarlo, e fondi per mantenerlo e viziarlo. Non è detto che tutti i sub desiderino essere coccolati con cose costose, ma questo rappresenta un aspetto a cui un Daddy Dom accudente tiene, e non riuscire a farlo può rappresentare una frustrazione.

Hot 🔥| Caldo ma non kinky 

Sentimento ❤️| Da sub confuso a scelta della persona amata; tenero, affettuoso, daddy-boy.

Violenza ⚔️ |  Abusi

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