Recensione: Cinquanta modi per dire pioggia di Asha Lemmie
Titolo: Cinquanta modi per dire pioggia
Autore: Asha Lemmie
Editore: Nord
Genere: Romanzo
Prezzo Cartaceo: € 17,10
Prezzo Ebook: € 9,99
Data di pubblicazione: 11 febbraio 2021
Kyoto, 1948. Nori Kamiza ha solo otto anni quando viene lasciata, dalla madre, davanti al cancello di un’enorme villa di proprietà della nonna. Sola e spaventata, la bambina viene accolta in casa, seppur a malincuore. La famiglia Kamiza è tra le più nobili del Giappone, imparentata addirittura con l’imperatore, mentre Nori, con quei capelli crespi e la pelle scura, è il frutto della scandalosa relazione con un gaijin, uno straniero, per di più di colore. Perciò la nonna fa il possibile perché Nori rimanga un segreto ben custodito. La relega nell’attico a la costringe a trattamenti per renderla «più giapponese»: le stira i capelli e la sottopone a lunghi bagni nella candeggina per rendere la sua pelle più bianca. Nori impara fin da subito le regole fondamentali: non fare domande, non lamentarsi, non opporsi. Ma tutto ciò che conosce viene sconvolto dall’arrivo di Akira, il suo fratellastro. Nori è certa che Akira la odierà: lui è il legittimo erede della famiglia Kamiza, lei il marchio d’infamia che lo disonora. Eppure presto si rende conto che Akira non è come gli altri. Akira viene dalla grande e moderna Tokyo e non gli importa nulla né dell’aspetto di Nori né delle regole della nonna. Per lui, Nori è la sua sorellina e l’adora, almeno quanto Nori adora lui. Così, i due diventano inseparabili e Akira mostra a Nori un mondo nuovo. Un mondo in cui, finalmente, lei non è un’intrusa, non è sbagliata. Un mondo in cui il pregiudizio è sconfitto dalla forma più pura d’affetto: quello che non chiede nulla in cambio. Un mondo in cui lei ha il diritto di essere felice, senza più nascondere la sua diversità. Ora Nori sa che è possibile costruirsi un futuro migliore e, anche se per riuscirci dovrà combattere più di chiunque altro, il legame con Akira le darà la forza di lottare. Tuttavia ogni cosa ha un prezzo. E la libertà di Nori potrebbe richiederne uno altissimo…
Kyoto 1945. Il Giappone ha appena perso la seconda guerra mondiale e piano piano sta iniziando una faticosa ricostruzione, non solo materiale, ma anche spirituale. Un Paese antico con tradizioni antiche che, ora che l’Occidente lo invade con le sue mode e le sue idee portate dall’occupazione Americana, è costretto a fare i conti con uno scontro generazionale come pochi. La vecchia guardia vorrebbe a tutti i costi lasciare le cose immutate mentre i nuovi giovani vogliono più libertà. In questo scenario, in una delle città più conservatrici del Giappone, Kyoto, innanzi alla porta della dimora di una famiglia direttamente imparentata con l’imperatore, una madre abbandona il frutto del suo peccato, la colpa che macchia indelebilmente la reputazione della potente famiglia Kamiza, la piccola Noriko Kamiza. La bimba di soli otto anni su di sé porta la terribile colpa della figlia illegittima, ancora più evidente in lei che è figlia di una coppia mista, essendo il padre un uomo di pelle scura. Così inizia la triste e cruda parabola della vita di questa bimba. Una vicenda che seguirà la crescita della piccola tra prove durissime, dolori terribili e grandi attimi di luce. Su tutto predominerà il terribile scontro fra le due generazioni, rappresentate da due figure femminili al contempo tragiche e meravigliose vittime dei loro tempi e di un mondo dove, volente o nolente, la donna è sempre costretta a terribili rinunce per poter ambire a un ruolo di un qualche rilievo. Yuko, la donna del passato, colei che ha portato lustro al suo sposo con una parentela diretta con la famiglia imperiale e con un rigido e cieco attaccamento alla tradizione e alla famiglia di cui è matriarca spietata e inflessibile, e sua nipote, la piccola Noriko, Nori, la donna del domani, con i suoi capelli troppo ricci e la sua pelle troppo scura, un abominio agli occhi della nonna, un peccato indegno di essere parte del suo mondo. Fra le due donne compare una figura maschile che nel bene e nel male segnerà l’intera vicenda, Akira, l’erede legittimo del casato Kamiza e fratellastro di Nori. Dall’incontro scontro di queste tre figure si snoderà l’intera vicenda che porterà la piccola reietta a riscattarsi, lasciando comunque un sapore amaro e una terribile lezione incisa per sempre nell’anima della protagonista.
Il romanzo è sicuramente pregevole nel suo scavare a fondo nelle pieghe dei grandi sconvolgimenti del mondo dopo la seconda guerra mondiale, perfettamente tratteggiati sono i personaggi con le loro emozioni e con le loro contraddizioni. È un romanzo corale in cui la voce narrante non è sempre la stessa, ampliando cosi i diversi aspetti della trama e delle vicende della protagonista. Una lettura godibile e intensa che fornisce un disilluso ritratto delle enormi difficoltà che cingono come catene le vite di quelle donne che osano non accontentarsi di un ruolo che la società ha già cucito loro addosso.