Recensione: “Col Rock nel Sangue” di Nalini Singh Serie Rock Kiss #3
3 Col rock nel sangue
Ciao a tutte, fenici!
Oggi parleremo di “Col Rock nel Sangue”, il terzo capitolo della serie “Rock Kiss” scritto da Nalini Singh.
Premetto che ho conosciuto quest’autrice grazie a un’altra serie, “Guild Hunter”, dove ad atmosfere molto seducenti si alternano scenari surreali e combattimenti avvincenti… e l’ho adorata fin da subito! Così, curiosando nel web alla ricerca di altri suoi romanzi, mi sono imbattuta in questa fantastica serie!
È stato davvero un cambio “drastico”: abituata ad Arcangeli e altre figure mitiche, nella “Rock Kiss Series” ho trovato le vite dei quattro componenti della rock band decisamente più “ordinarie”. Ammetto che inizialmente, dopo aver letto la trama, ho pensato al classico romanzetto rosa con elementi erotici e, per certi versi, si può anche dire che sia così, ma lo stile inconfondibile di quest’autrice ha reso ogni singola storia unica e coinvolgente.
“Col Rock nel Sangue” s’incentra sulla relazione tra Noah e Kit, presenti già dal primo romanzo e che fin da subito hanno suscitato l’interesse dei lettori.
Kit è un’attrice quasi alle prime armi. Ha recitato in una telenovela ed ha iniziato la scalata al successo con Last Flight, un film dal budget low cost che ha, però, fatto record d’incassi con sorpresa di molti, produttori e sceneggiatori compresi. La sua ascesa, comunque, non si ferma qui! Ha un obiettivo ben preciso: diventare una grande attrice di successo con le sue sole forze. Sì, perché Kit è figlia d’arte: la madre è la famosissima modella Adreina Ordaz-Castille e il padre, Parker, è un tennista professionista, ma mai, neanche per un momento, ha sfruttato il cognome dei suoi o la loro fama (come nome d’arte aveva scelto Devigny); tant’è che, per mantenersi durante i provini vari, ha lavorato come cameriera in un ristorante. È proprio qui che ha conosciuto gli Schoolboy Choir, la rock band di cui fa parte Noah.
Amante della musica e nato per essere una rockstar, Noah è il figlio di un facoltoso avvocato-squalo, Robert St John, e di Virginia, una donna che nella vita si occupa di politica, shopping ed eventi. È il classico bello e dannato, dai biondi capelli ribelli e penetranti occhi grigi; nasconde però un cupo segreto, dei terribili ricordi che ogni notte lo perseguitano, tenendolo sveglio ore e ore, senza lasciargli tregua. Solo una persona è a conoscenza dei suoi più terribili demoni: Fox, il vocalist della band e suo migliore amico.
Come accennato prima, i due protagonisti si erano incontrati per la prima volta nel ristorante in cui lavorava Kit. Inizialmente lui era schivo e silenzioso, quasi disinteressato alla ragazza, ma poi, una sera, dopo averla sentita parlare con uno dei ragazzi del gruppo di un libro, la chiamò e iniziò a raccontarle delle sue impressioni sul suddetto libro e… da lì non hanno più smesso di sentirsi, di uscire, di vedersi (sempre con la dovuta discrezione vista la notorietà di entrambi).
Kit, fin dall’inizio, ha sentito una forte attrazione, fisica e non, e una grande alchimia: ha subito pensato che fosse il ragazzo giusto, il fatidico primo amore che non si scorda mai. Noah, però, spaventato dalla forte emozione e dall’affetto intenso che aveva provato dal primo sguardo, aveva deciso di allontanarla da lui in modo brusco… e un po’ vigliacco: si è fatto trovare a letto con un’altra!!!
I due non si sono sentiti né visti per più di due anni, fino a quando lui, completamente ubriaco, la chiama dalla stanza di un motel; preoccupatissima lei lo raggiunge e lo trova semisvenuto sul letto, in preda ai deliri dell’alcool e, nonostante la rabbia e il rancore, decide di portarlo a casa sua.
In un modo alquanto bizzarro (giuro, non saprei proprio come spiegare la faccenda) i due si riappacificano. Lui le apre il cuore, dicendole quanto le sia mancata e quanto abbia bisogno di lei nella sua vita, mentre Kit, almeno all’inizio, resta un po’ sulle sue, terrorizzata all’idea di essere ferita ancora una volta. Sta di fatto che, contro ogni previsione della bell’attrice, i due tornano a legare, divenendo molto più affiatati di prima!!!
Quando Noah le chiede di accompagnarlo a una cena di beneficenza con tanto di red carpet, i due vengono scambiati da giornalisti e paparazzi per una coppietta di innamorati. Il giorno dopo l’evento, infatti, Kit viene chiamata dalla sua addetta all’immagine che le suggerisce di mandare avanti la sceneggiata di questa fantomatica relazione. Le foto dei due hanno avuto un successo tale da aver dato un’enorme svolta alla carriera della ragazza. Improvvisamente riceve una chiamata per un’importantissima parte da protagonista in un film diretto da uno dei più importanti registi di Hollywood.
Ma l’attrice non è molto convinta della cosa: Noah è il classico sciupa femmine che “tratta le donne solo come magliette, cambiandole una dopo l’altra”. Per questo motivo teme che possa combinare un gran pasticcio, rovinando definitivamente la sua reputazione. È proprio lui, però, a farle cambiare idea promettendole che assumerà un comportamento esemplare e farà qualunque cosa per aiutarla.
Ma la finzione, pian piano, fa innamorare sempre più i due e Noah, alla fine, riesce persino a liberarsi dei suoi demoni e quasi ad esorcizzarli, grazie alla pazienza e l’infinito amore di Kit.
Il resto dei dettagli dovrete scoprirlo da voi, però! ;P
Beh, che dire, aspettavo con ansia la storia di Kit e Noah sin dalla loro prima apparizione e la Singh è stata decisamente all’altezza delle aspettative. Seppur parta con un inizio un po’ fiacco e poco coinvolgente, il romanzo si riprende alla grande!
La storia è emozionante, appassionata e, contro ogni mia previsione… molto poco prevedibile!!! Sì, è il solito cliché, sia chiaro, ma a mio parere magistralmente narrato e sviluppato. Ho aspettato con ansia la classica fase di rottura post primo idillio e c’è stata, credetemi, ma è così minimizzata da risultare, oltre che molto breve e superficiale, persino d’aiuto a una maggior intesa tra i protagonisti; a differenza dei soliti romanzi di questo genere, la scena in questione non mi ha per niente disturbata, anzi, l’ho trovata persino “piacevole” (per quanto possa esserlo una rottura XD) e utile ai fini della storia.
Altro colpo di scena, a mio avviso, è l’identità dello stalker di Kit. L’attrice, infatti, ha un fan, alquanto ossessionato, sin dai suoi primi esordi e lei ne è completamente terrorizzata. Leggendo il romanzo, sin da subito, mi ero fatta un’idea ben precisa dell’identità di quest’ignobile soggetto, ma la Singh ha saputo stupirmi!!! Fino all’ultimo non si ha la minima idea di chi sia in realtà; chi legge fa diecimila congetture e ipotesi, ma la colpa è del più insospettabile… o dovrei dire dellA, perché lA stalker è una delle migliori amiche di Kit e sua truccatrice personale sui set: Becca. Folle di gelosia per l’amica, ha deciso di terrorizzarla per dimostrarle che solo lei in realtà la comprende e le è vicina; vuole persino uccidere Noah, architettando una trappola di cui cade vittima anche la nostra Kit.
La storia, quindi, mi è molto piaciuta; come già detto è avvincente e piena di colpi di scena insospettabili. L’autrice ha fatto davvero un ottimo lavoro, per non parlare delle scene erotiche! Ce ne sono giusto un paio, ben descritte e poco volgari (anche se una in particolare non mi ha entusiasmata più di tanto per i termini usati), senza quell’esagerazione tipica del genere.
I personaggi sono molto ben descritti, anche se scarsamente dal punto di vista fisico (a parte il colore degli occhi, non ho ancora ben capito come sia fatta Kit), ma molto approfonditi da quello emotivo.
Kit è una ragazza (perdonate il francesismo) con le palle. Dolce, molto intelligente e sensibile, si è praticamente fatta da sola, senza mai arrendersi e superando qualunque ostacolo e, soprattutto, non ha mai lasciato che le mettessero i piedi in testa.
Noah… beh, lui è il classico bel tenebroso, ricco di sfaccettature, coi suoi guai e i suoi traumi infantili. È stato abbandonato in collegio dai suoi a soli sette anni, dopo che era stato stuprato da un caro amico di famiglia durante le vacanze; i genitori, anziché fornirgli l’aiuto di cui avrebbe avuto bisogno, l’hanno trattato come una delusione, un abominio, e lo hanno giudicato responsabile dell’accaduto; perché, si sa, i bambini maschi devono sapersi difendere da soli dai pedofili (grrr… che rabbia mi hanno fatto!!!).
Nonostante il suo trascorso, però, Noah è un ragazzo genuino, dai sani principi (lo so, mi direte: ma se cambia ragazza come fosse una maglietta!?!? È vero, ma la motivazione è ben spiegata dall’autrice e lo si può persino perdonare!), che non abbandonerebbe mai un amico in difficoltà e farebbe di tutto per la sua amata. Ho trovato molto toccante, a tratti commovente, una scena di Noah che si interfaccia con un senzatetto che dorme sulla spiaggia a pochi passi da casa sua. Più volte la rockstar gli ha offerto ospitalità, ma lui si è sempre rifiutato: preferisce dormire sotto le stelle, libero dalle quattro mura che tanto lo fanno sentire intrappolato coi suoi demoni. Noah si rivede molto in lui, infatti è convinto che se non avesse avuto Fox e il resto della band, avrebbe fatto la stessa fine di quel povero malcapitato.
Insomma, a priori dal suo passato e dall’educazione fredda e distaccata che ha ricevuto, ha cercato in ogni modo di essere una brava persona, attenta agli altri e agli amici in particolare. Ascolta persino tutte le demo che gli arrivano dai fan, nella speranza di poter aiutare i più meritevoli a far carriera.
Da lettrice, per cui prendete questo commento come tale e non come una critica a chi ha fatto il lavoro di traduzione ed editing ho notato che sono sfuggiti alcuni errori e piccoli refusi, ciononostante, consiglio vivamente la lettura di questo romanzo e di quelli precedenti/successivi.
Belli, belli, belli !
Alla prossima