Recensione: “Come innamorati” ◊ Like a lover, di Jay Northcote ♦ The housemates #2
♦ Traduzione a cura di Sara Benatti
Francy & Alex Translation, acquistabile qui ♦
Josh ha un piano: arrivare alla fine dell’università con un buon voto e senza debiti. Si concentra così sui suoi obiettivi e lavora come escort per pagare i conti. Si gode il sesso senza legami e non ha il tempo né l’inclinazione per una relazione. Innamorarsi decisamente non fa parte del piano… soprattutto non di un cliente.
Quando Rupert incontra Josh in un bar, ne rimane colpito al primo sguardo. Non ha mai pagato per fare sesso prima, ma quando Josh lo avvicina non può resistere. Avrebbe dovuto sapere che una notte non sarebbe stata sufficiente. Fortunatamente per lui, ha abbastanza soldi per permettersi di pagare la sua dipendenza da Josh, perché il suo lavoro nel settore informatico non coprirebbe quella spesa.
A ogni appuntamento i confini diventano sempre più labili. Tra loro sta crescendo qualcosa che assomiglia sempre di più a un rapporto, che non a una transazione commerciale, ma vengono da mondi diversi e passare da cliente-ed-escort ad amanti, sembra impossibile. Se vogliono un futuro insieme, Josh e Rupert hanno parecchi ostacoli da superare.
In genere inizio sempre con il parlare dell’autore/autrice in modo da non dimenticare che, dietro a ogni libro, ci sono delle persone fantastiche che impegnano il loro tempo per farci sognare ed emozionare, ma questa volta voglio lasciare a voi il piacere di leggere la biografia, alla fine del romanzo. Voglio solo aggiungere che tutto questo non sarebbe potuto arrivare da noi, senza l’impegno di persone altrettanto fantastiche che ne hanno curato l’edizione italiana. Grazie a tutti, quindi, per lo stupendo lavoro. ♥
Prima di immergerci completamente in “Come innamorati”, ci tengo a ricordarvi che il primo libro della serie è: “Una mano amica”, di cui potete trovare il link alla recensione a fine articolo.
Lasciati Jez e Mac, per quanto sia stato meraviglioso leggere di questi due ragazzi, la storia adesso si focalizza su un altro coinquilino nella casa degli studenti.
Josh si presenta come un ragazzo determinato, molto bello fisicamente e con l’aria anticonformista, tanto da suscitare alcuni pregiudizi nei suoi confronti. È sciocco pensare che, ancora oggi, un ragazzo con i piercing e i tatuaggi venga etichettato come un malvivente, eppure… Una volta qualcuno mi disse: “Non c’è mai una seconda volta, per poter fare una buona, prima impressione”. Perfettamente d’accordo, certo, ma vorrei aggiungere che spesso basterebbe avere l’umiltà di guardare oltre per poter ammirare un aspetto più profondo e nascosto.
Il romanzo si apre portandoci in un comune bar, in una serata tranquilla e con Josh in attesa di Philips.
Il bancone è sempre il rifugio per tutti, si sa, per cui è facile trovare persone che hanno avuto un due di picche per la serata; è così che, grazie al riflesso nello specchio dietro al bancone, dopo un gioco di sguardi, Josh e Rupert si conoscono. I due protagonisti hanno un breve scambio di battute e veniamo a sapere che Josh, lì, sta lavorando ed è un… escort.
Durante il progredire della storia, il lavoro di escort di Josh e i sentimenti di Rupert si scontreranno nelle notti di passione, in cui oltrepassare i confini dei rispettivi ruoli è fin troppo semplice. C’è quasi una necessità dei due protagonisti di appartenersi, necessità che gli eventi portano agli estremi. L’attrazione, anche quando si tenta di ostacolarla, emerge con forza, trascinando ogni cosa.
Rupert poi è un personaggio davvero delizioso, come un pezzo di cioccolato quando sei a dieta: peccaminoso. Non riuscivo più a staccare gli occhi dal romanzo, ero così avido di dettagli che mi sono ritrovato alla parola epilogo senza rendermene conto.
Ok, fermi tutti.
Credo che quella tra me e Rupert possa essere definita come “un’infatuazione letteraria di tutto rispetto”!
I tratti di un bellissimo ragazzone rosso – 10 punti a Grifondoro, con la ola – una buona dose di peli… e ok, senti Jay, non puoi descrivere un uomo così e poi farmi emozionare dal primo capitolo fino all’epilogo; non puoi farmi questo, senza darmi l’indirizzo della fonte che ha ispirato il personaggio di Rupert. IO, Victor lo pretendo e come!
Scusate la digressione…
L’intreccio tra questi personaggi così diversi potrebbe sembrare un azzardo, ma è proprio questo l’ingrediente che permette di emozionarsi, riga dopo riga.
Ogni dettaglio è curato e va a riempire un quadro immenso: come un abile pittore, Jay Northcote ha iniziato a delineare i tratti essenziali dell’opera e, alla fine, ha lasciato che solo le pennellate più preziose riempissero gli spazi bianchi, per far emergere una storia che parla da sola.
Per molti aspetti è inevitabile ricollegare il romanzo al film “Pretty Woman”, quindi ho associato Josh alla meravigliosa Julia Roberts. E che Richard Gere non me ne voglia a male, ma con tutta onestà, Rupert lo batte ampiamente.
Un romanzo sbarazzino e intrigante, dove è l’amore, oltre alla carnale passione, a far breccia nel cuore, facendo ritrovare i veri sentimenti.
Recensione a cura di:
Editing a cura di:
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1- Una mano amica ◊ Helping Hand – qui la recensione
2- Come innamorati ◊ Like a lover
3- Practice Makes Perfect