Recensione: “Come se fosse estate” di Jay Bell (serie Something like Summer #1)
Care Fenici, oggi Ipanema ci parla di un libro proprio speciale: “Come se fosse estate” di Jay Bell
Ben è un diciassettenne tranquillo che vive in un sobborgo residenziale di Houston, nel Texas, consapevole della sua omosessualità, e alla ricerca di un compagno che soddisfi il suo bisogno d’amore.
Un giorno, nel parco vicino a casa sua, incontra Mr Scarpe Blu, alias Tim Wyman, un bellissimo coetaneo con gli occhi grigi e i capelli scuri. Da quel momento il cuore di Ben comincia a battere, e non smetterà di farlo nel decennio che segnerà il loro amore contrastato.
Questo romanzo di Jay Bell, sebbene io l’abbia letto in inglese, è stato tradotto in italiano dalla Playground, collana Y/A Lgbt della Fandango qualche anno fa e, nonostante sia un romanzo bellissimo, di cui mi dilungherò a parlare, farò cenno ai successivi romanzi-sequel perché, come accade spesso nelle serie MM, il secondo, il terzo e persino il quarto o quinto romanzo sono forse anche più belli del primo. Purtroppo, però, i sequel di questa fortunatissima serie negli USA non sono stati ancora tradotti in italiano e questa recensione vuole essere una sorta di appello a farlo al più presto.
Ben è un diciassettenne come tanti, è al penultimo anno di liceo in una tranquilla cittadina del Texas ed è dichiaratamente gay, cosa non facile in uno stato prevalentemente omofobo come il Texas, anche ai giorni nostri. Per questa ragione, è oggetto di persecuzioni da parte dei bulli della scuola ma è caparbio e orgoglioso e pur cercando di vivere a basso profilo, non è disposto a rinnegare la sua identità. Da un po’ di tempo incontra per caso un ragazzo bellissimo che fa jogging lungo la sua strada, indossando delle incredibili “scarpe blu”. Si tratta di Tim Wyman, ragazzo nuovo in città e a scuola ma già inserito benissimo nel gruppo degli “sportivi e bulli” del liceo. E’ anche dichiaratamente etero perché si è già messo con la più bella delle cheerleader della scuola e nemmeno a dirlo, neppure si accorge dell’esistenza di Ben che si limita a osservarlo di nascosto e sospirare di passione per lui.
Poi accade qualcosa: un incidente provocato da Ben ferisce Tim, e il giovane nerd si offre di accudire il convalescente, rimasto solo a casa perché i genitori, ricchissimi, sono quasi sempre impegnati in viaggi oltreoceano. Tim si accorge di Ben, rimane colpito dalla franchezza nell’affermare senza vergognarsi della propria omosessualità e soprattutto… si incuriosisce. Da una battuta a un bacio dato per gioco, il passo è breve e i due ragazzi diventano amanti in una girandola di passione e amore – da parte di Ben – sempre più profondo. Fino a quando la loro relazione non rischia di essere scoperta e Tim respinge Ben umiliandolo e rinnegando ciò che fino ad allora hanno vissuto.
La storia prosegue, e di certo non la racconterò fino alla fine, ma vi assicuro che ogni parola di questo romanzo vi terrà incollati fino alla fine sospirando e soffrendo insieme a Ben, a Tim e a… Jace, l’uomo che per un po’ si sostituirà nel cuore di Ben.
Jay Bell è uno scrittore sopraffino. Riesce a scrivere una storia tipicamente MM e carica di romanticismo e trasportarla verso i canoni più universali del Lgbt, perché in tutta la narrazione troveremo le tematiche care al topos Lgbt: identità sessuale, negazione e accettazione, bullismo, pride, matrimonio gay e altri ancora. In una sorta di vortice impazzito, la vita di Ben si svilupperà passando dall’adolescenza liceale fino a una più consapevole e matura vita di quasi trentenne, in un altalenarsi tra sentimentalismo e angst.
Ma come dicevo, i successivi romanzi, Something like autumn, Something like winter, Something like spring, sono forse ancora più belli. E sono soprattutto molto particolari: il secondo romanzo (Something like autumn) racconta la storia di Jace, l’amore profondo e maturo di Ben dopo il primo distacco da Tim. E attraverso l’amore devastante e tormentato che Jace prova per Victor conosceremo l’anima bellissima che nel primo episodio avevamo solo intravisto. Devo riconoscerlo: questo romanzo per me è il più bello di tutti, la “summa” della scrittura di Jay Bell in assoluto. Un romanzo che andrebbe tradotto perché è devastante nella sua crudezza e lucidità e allo stesso tempo è dolorosamente intenso.
Il terzo episodio, invece, (Something like Winter) racconta la stessa identica storia di Ben e Tim, ma attraverso gli occhi e il punto di vista di Tim. Se lo avevamo odiato nel primo romanzo, in questa versione invece comprenderemo meglio il perché di certe sue scelte e azioni, soprattutto conosceremo la sua vita nei momenti – e sono parecchi – di distacco da Ben, unico vero amore della sua vita.
Il quarto episodio (Something like Spring), che all’apparenza sembra non essere collegato ai primi tre, invece racconta la storia di una persona che Jace ha incontrato e a cui ha offerto aiuto, e che tornerà a ricordare a Ben il suo amore perduto ma anche a prendere definitivamente il cammino verso la vita che ha sempre sognato. Confesso che inizialmente mi aveva spiazzato, immaginando un totale cambio di direzione da parte dell’autore americano, e invece devo riconoscere che è un modo bellissimo per chiudere un ciclo e salutare personaggi che, sono sicura, se imparerete a conoscere non vorrete assolutamente lasciarli più andare.
Del primo romanzo, Come se fosse estate, è stato realizzato un musical drama omonimo non ancora presente nelle sale italiane.
Vi lascio il link al website e al trailer http://somethinglikesummer.com/
Eletto Amazon Best Gay Book nel 2011
Finalista ai Lambda Literary Awards nel 2012
Ecco le cover dei primi quattro romanzi della serie Something Like Summer: