Recensione: Conosci l’estate? di Simona Tanzini
Autore: Simona Tanzini Genere: Thriller Editore: Sellerio Editore Palermo Data di uscita: 4 giugno 2020
Viola, romana trapiantata a Palermo per un combinarsi di caso e di scelta, è un «volto televisivo», una giornalista tv. Ha un disturbo della percezione (lei preferisce «una particolarità»), la sinestesia: ogni cosa, ogni luogo, ogni persona che guarda si unisce, per lei, a una musica e la musica a un colore; ma non tutti, alcuni non hanno musica e quindi colore, «meglio tenersi lontani». A questo si accompagna una più grave malattia degenerativa, «neuroni bucati» che, senza disabilitarla, determinano il suo modo di muoversi e l’approccio alla realtà. Nel pieno di un’ondata di scirocco è morta strangolata Romina, una ventenne di buona famiglia. È immediatamente sospettato Zefir, un popolarissimo cantautore. Viola vaga per tutti i luoghi coinvolti dal crimine, conducendo la sua vita movimentata, curiosando nelle case e nelle giornate di ogni tipo di gente. Santo, l’ex caporedattore, trincerato dietro tenaci silenzi la mette in contatto con un suo amico, un poliziotto che lei chiama Zelig perché cangiante di colore, il quale sembra sfruttare le sue intuizioni, le sue visioni, l’abilità di profittare del caso. L’inchiesta diventa una storia in una prima persona insolita, né flusso di coscienza né descrizione; un registrare emozioni, eventi e coincidenze lontani, mischiati a pensieri contemporanei su se stessa, sulla città, su fatti e persone, con spirito ironia sarcasmo pena cinismo amore, sentimenti tutti orientati all’obiettivo di rubare la verità a una realtà frammentaria. Conosci l’estate? scandaglia senza trovare fondo il tema della colpa e dell’innocenza. E dietro la vicenda gialla traspare il vero cuore del romanzo: il ritratto commovente, quasi un diario, di una donna che avverte che in lei «si sta allargando il buio», che è lei «quella diversa» e perciò attraversa la vita in modo totale con tristezza e divertimento, malinconia ed entusiasmo, dolore e godimento. Di queste contraddizioni Palermo è il simbolo oltre che il luogo, «città ossimoro»: i suoi odori, la sua compassione e ferocia; e l’Altra Palermo disillusa, «più ipocrita e indifferente di prima». Ma è a Viola che non si può non voler bene.
Tornano a risuonare le note della sigla di “Viola come il mare”, la serie tv che ha conquistato il pubblico italiano con una storia appassionante e personaggi indimenticabili. Tra questi spicca Viola Vitale, la protagonista, interpretata dalla talentuosa Francesca Chillemi. Ma sapevate che Viola nasce dalla penna di Simona Tanzini?
Conosci l’estate?, pubblicato per la prima volta nel 2020, ha riscoperto nuova vita grazie al successo della serie tv. Se da un lato la fiction prende spunto dai personaggi e dalle ambientazioni del romanzo, dall’altro segue una trama completamente autonoma. Questo significa che: per chi ha già amato Viola alla tv, il libro riserva piacevoli sorprese e una storia mai vista, per chi, invece, non ha ancora avuto il piacere di conoscere questo personaggio, il racconto offre l’opportunità di immergersi in un mondo ricco di emozioni, tra misteri da risolvere, amori tormentati e la bellezza mozzafiato della Sicilia.
Viola, protagonista dal carattere complesso e ricco di contrasti come la città che la ospita da undici mesi, ci accompagna in un viaggio introspettivo attraverso i quartieri più iconici. Giornalista in vacanza, sceglie di trascorrere i suoi giorni liberi in maniera singolare: non cerca mete esotiche o relax al mare, bensì si immerge anima e corpo nella vita frenetica di Palermo. Insieme a lei a bordo dell’autobus 101, al suo gatto che l’attende a casa e con il quale parla a monosillabi, attraversiamo il caldo torrido della città cercando refrigerio tra i vicoli stretti e i mercati folkloristici.
Viola è un personaggio enigmatico, da un lato appare cinica e disillusa, dall’altro dimostra una profonda sensibilità per l’ambiente, rifiutando altresì l’utilizzo dell’aria condizionata pur soffocando nel suo appartamento. Poiché le gambe non sono proprio il suo forte, specie con lo scirocco che rende l’afa ancora più opprimente, preferisce esplorare la città in autobus anche a causa della sua malattia neurologica degenerativa che, oltre alle gambe, le comporta problemi alla vista e la sinestesia, l’associazione di colori alle persone.
Il romanzo si apre con un evento inaspettato: la partecipazione della protagonista al funerale di un uomo che non conosce. Questa circostanza insolita dà il via a una serie di riflessioni sulla vita, la morte e il senso di appartenenza. Viola si interroga sulla sua esistenza, sulle sue relazioni e sul futuro che l’attende, mentre la calura estiva amplifica le sue emozioni e i suoi turbamenti interiori. Da questo momento in poi parte la storia del libro con un duplice delitto da scoprire e un possibile omicida da scagionare.
La particolarità sta nel fatto che tutto il racconto non è altro che un contorno, un semplice contesto in cui a spiccare in primo piano è la protagonista. Viola non è una persona facile, spesso appare ingombrante e irritante dicendo sempre ciò che pensa senza curarsi delle conseguenze. Il suo cinismo aumenta con la sua fragilità e con l’avanzare della malattia eppure, dietro questa corazza di spine, si nasconde un cuore sincero e una profonda sensibilità. È una donna realista che ha imparato ad accettare la vita per quello che è, anche quando è dura e ingiusta. Sa che le cose non potranno migliorare, ma non si arrende. Va avanti un passo alla volta, mettendo al primo posto il suo benessere e il suo equilibrio psicofisico.
Conosci l’estate? è più di un semplice romanzo, è un ritratto toccante e pungente di una donna che lotta per trovare il suo posto nel mondo. È una storia che ci fa riflettere sulla vita, sulla morte, sull’amore e sulla perdita. Un’opera che scuote l’anima e lascia il segno, qualcosa che va oltre il semplice giallo. È un viaggio introspettivo nella psiche di una donna complessa e contraddittoria, che si confronta con le proprie fragilità e con le sfide della vita quotidiana in una città caotica e vibrante come Palermo.
La scrittura di Simona Tanzini è fluida e coinvolgente, non sempre di facile comprensione, ma capace di catturare l’essenza della Sicilia e di farci vivere le sensazioni torride e opprimenti dell’estate palermitana.
Tuttavia, per chi si avvicina al romanzo in cerca esclusivamente della passionale e complicata storia d’amore tra Viola e l’ispettore di polizia – interpretato nella serie tv dal turco Can Yaman – potrebbe rimanere deluso. La vera essenza del libro risiede nell’introspezione psicologica della protagonista e nella ricerca di sé stessa. L’autrice non indugia in descrizioni esplicite o cliché romantici ma preferisce delineare i personaggi con sfumature realistiche e complesse.
La Lettrice Inquieta