Recensione: “Contessa per coincidenza” di Cheryl Bolen (serie La Casata degli Haverstock #3)
Care Fenici amanti dello storico, oggi Lucia ci parla di “Contessa per coincidenza” di Cheryl Bolen (serie La Casata degli Haverstock #3)
Due sbalorditive coincidenze hanno come risultato il matrimonio tra lo scapestrato conte di Finchley e lady Margaret Ponsby, la timida figlia di un duca che l’ha sempre adorato da lontano…
Per sbrogliarsi da una difficile situazione finanziaria, John Beauclerc, il conte di Finchley, escogita un piano per sposare un’estranea che ha risposto al suo annuncio. Gliela farà vedere, a sua nonna! La vecchia signora si sta tenendo stretti i soldi finché lui non dimostri di essere maturato e di comportarsi in modo meno scandaloso. A ventisei anni, l’ultima cosa che vuole fare è mettere su famiglia. Andrà in chiesa a St. George in Hanover Square per sposare miss Margaret Ponsby di Windsor, la manderà per la sua strada con cento sterline e continuerà a dedicarsi al vino, alle donne e al faro con i suoi amici amanti del divertimento. Dopo la cerimonia, si rende conto di aver sposato la donna sbagliata. Miss Margaret Ponsby di Windsor, ovviamente, aveva pensato che il matrimonio fosse alla cappella di St. George a Windsor, e a St. George a Londra c’era lady Margaret Ponsby. Come liberarsi da quel dannato matrimonio, di cui sua nonna è deliziata? Se solo lady Margaret Ponsby non fosse tanto timida. Quando il giovane conte allampanato, davvero poco raccomandabile, che ha adorato da lontano sin da quando riesce a ricordare le chiede di andare all’altare con lui, lei non riesce proprio a dirgli di no. Anche dopo l’inizio della cerimonia di matrimonio resta muta. Di certo è lì per sostituire la vera sposa di lord Finchley. Ma appena si rende conto di essere sposata con lui, decide di fare tutto ciò che è in suo potere per farlo diventare un matrimonio da favola. Anche se vuol dire imitare la sua furba e ciarliera sorella.
Quanto adorava essere una donna sposata! Anche solo andare in carrozza da sola con lui senza nemmeno uno chaperon in vista era puro piacere. Poteva fingere con se stessa che fossero davvero una coppia felice. E ora, poter fare tutte le scelte per una sua carrozza era eccitante, davvero una cosa che una sorella minore che aveva finito la scuola da tre anni non aveva di frequente l’opportunità di fare. Il costruttore di carrozze, riconoscendo i Finchley come persone di classe, si rivolse a loro con tutte le cortesie dovute al loro rango.
Quando fu chiamato via per un attimo, Margaret sussurrò a suo marito: “Ditemi, abbiamo abbastanza denaro per quella carrozza che ci ha appena mostrato?”
“Grazie alla vostra dote, sì. Vi prego, scegliete né più né meno di quello che vi piace.”
Dato che erano una famiglia di sole due persone, e lei si rendeva conto che in genere sarebbe stata da sola, non aveva bisogno di una carrozza tra le più grandi o di lusso. Inoltre, non era nella sua natura scegliere qualcosa che richiamasse l’attenzione su di lei. Preferiva una cosa modesta.
Due donne imparentate alla lontana ma di età molto differenti, due Chiese che si trovano in zone diverse, ma accumunate da un’unica strana coincidenza: portano lo stesso nome. Ed è in questo modo che, nella Chiesa di St. George a Londra, Lady Margaret Ponsby, figlia del precedente Duca di Aldridge, si trova davanti l’uomo che da anni le fa battere il cuore di nascosto, il nipote scapestrato dell’anziana Contessa di Finchley, che abita proprio di fronte alla casa della sua famiglia. E il bellissimo Conte sembra in procinto di sposarsi… con lei, credendola però la semplice Miss Margaret Ponsby, donna che ha accettato di sposarlo per denaro, e che lo sta invece aspettando nella cappella di St. George a Windsor. Ora, Margaret potrebbe fermare ogni cosa, se solo il Conte non fosse proprio l’uomo dei suoi sogni; se non credesse, in un primo momento, che lui l’abbia riconosciuta e pensi che lei si stia prestando, con la morte nel cuore, a un matrimonio per procura, e se non avesse un’incredibile timidezza che le blocca il respiro proprio quando avrebbe delle cose da dire. L’aver taciuto la sua identità e non aver chiesto spiegazioni, porta questi due giovani, diversi come il giorno e la notte, a ritrovarsi sposati, lei con la segreta speranza di riuscire col tempo a farlo innamorare, lui deciso a non rendere mai questo un vero e proprio matrimonio.
Non posso nascondere che, seppur molto originale, questo nuovo capitolo non mi abbia particolarmente entusiasmato. Il modo in cui i due protagonisti sono arrivati alle nozze è quantomeno artificioso e un po’ assurdo, specialmente l’accettazione di Margaret nell’andare all’altare senza fare la benché minima domanda. John è un uomo molto affascinante, ma pur verso la trentina, non ha ancora fatto nulla della sua vita, e sembra intenzionato a continuare così ancora a lungo; il suo unico parente in vita è la nonna che detiene un grandissimo patrimonio e che tiene ben stretti i cordoni della borsa. La nobildonna, per tutta la sua vita, ha dovuto combattere sia col marito che con il figlio, uomini privi di onore e grandi scialacquatori, e solo la previdenza di suo padre, che ha lasciato a lei il patrimonio, ha impedito che la casata cadesse in rovina. Il suo dolore più grande è di non essere riuscita a impedire che il marito influenzasse il loro unico figlio, rendendolo simile a lui. Ora le rimane solo quel nipote, in cui lei vede grandi possibilità e quell’onore che i precedenti Conti non hanno mai avuto.
Il nuovo Conte di Finchley, pur con i suoi tanti difetti, non mente mai ed è un uomo che mantiene sempre le sue promesse. Peccato però che usi il suo tempo per seguire gli amici alle corse e giocare a faro, senza impegnarsi in nessuna attività adatta al suo rango. Quando la nonna scopre chi è la donna che il nipote ha sposato ne è deliziata. Conosce Margaret e la sua famiglia ed è convinta che quella donna possa essere la chiave perché finalmente il nipote entri nel mondo degli adulti.
John, al contrario, rendendosi conto di aver sposato la Margaret sbagliata, vorrebbe trovare un modo per far annullare il matrimonio, ma la sua nuova moglie gli propone un patto che non può rifiutare. Continuare a fare la vita che ha sempre fatto e lasciare a lei lo status di donna sposata, che le permette una grande libertà e le consente di vivere come più le aggrada, rendendo il loro un matrimonio di facciata. L’unico ostacolo al piano sono le sorelle della sposa, che temono che lui la renda infelice, e il Duca di Aldridge, tutt’altro che felice di ritrovarsi come cognato un uomo conosciuto solo per le sue scandalose prodezze.
È un libro abbastanza particolare, fin quasi agli ultimi capitoli è tutto un lento avvicinarsi e conoscersi, non vi sono scene passionali se non nelle ultimissime pagine e, se questo da una parte lo rende meno romantico, lascia molto spazio ai personaggi secondari. Ne vedremo qualcuno in procinto di innamorarsi, altri che lo sono già e non se ne rendono contro e altri ancora che hanno bisogno di una spinta per dichiararsi. Oltre a questo, ritroveremo tutte le coppie dei libri precedenti e avremo modo di dare un’occhiata alle novità che li riguardano. Facciamo la conoscenza con gli amici del Conte, personaggi dalle personalità spumeggianti e ben tratteggiate, e tutto lascia presagire che li ritroveremo nel prossimo capitolo, che vedrà protagonista la sorella di Margaret.
Se la passione e i gesti teneri sono abbastanza latitanti, è comunque piacevole il modo in cui l’autrice riesce a farci percepire come il rapporto fra i due coniugi cresca e maturi, riuscendo comunque a rendere la storia interessante e godibile.
Non è il capitolo che preferisco, ma è sicuramente ben scritto e garantisce qualche ora di svago in compagnia di una donna timida ma molto determinata e un uomo che si rivelerà migliore di quanto lui stesso creda.
#1 Lady per caso
#2 Duchessa per sbaglio
#3 Contessa per coincidenza