Recensione: “Cooper – Serie: The Manning Dragons #1” di Kathi S. Barton
Titolo: Cooper
Autore: Kathi S. Barton
Serie: The Manning Dragons
Casa Editrice: World Castle Publishing, LLC
Genere: Paranormal
Data di pubblicazione: 1 luglio 2020
Cooper Manning e i suoi cinque fratelli sono veri draghi. Secoli prima, quando gli esseri umani si rivoltarono contro quelli della loro specie, il loro padre si sacrificò per salvare lui e i suoi fratelli, lanciando un potente incantesimo che permise loro di camminare tra gli uomini. Anche se erano ormai passate centinaia di anni, Cooper ancora oggi non riesce a dimenticare il passato e disprezza la maggior parte delle persone con cui è costretto a vivere.
Carson Langley è esausta. Dopo essere stata costretta a lavorare trentasei ore di fila, si è inconsapevolmente lamentata con il nuovo proprietario dell’impianto, e ora è certa di essere stata licenziata. Non le resta altro da fare che tornare a casa e lasciare le lacrime per dopo.
Cooper è stato mandato da suo fratello a recuperare quella donna così disponibile e riportarla allo stabilimento, ma proprio non è contento di doverlo fare. Le cose vanno di male in peggio quando lei apre la porta con un umore cattivo come il suo, e nel momento esatto in cui le sfiora la mano, la magia che si innalza tra di loro significa una cosa soltanto: lei è la sua altra metà ed è umana…
«Non ti farò mai più del male.» Lei annuì mentre si sedeva in ginocchio con lui al centro del letto. «Ci sarò sempre per te, ti abbraccerò quando avrai bisogno di me. Ti amerò per l’eternità. E ti terrò il più al sicuro possibile. Finché vivremo, non ti tratterò mai più come se non significassi nulla per me. Non ora che so che tu sei il mio mondo.»
Lei voleva dirgli lo stesso. Fargli sapere che si sarebbe sforzata di non fargli del male. Ma lui la baciò. Fu un bacio di amore e comprensione, non di avidità e bisogno. Mentre lui posava la testa sulla sua fronte, Carson gli avvolse le braccia attorno al collo e lo tenne stretto a sé. (Tratto dal libro)
Questo primo volume della serie dedicata alla famiglia di draghi Manning per me è stata un’occasione mancata. La trama era intrigante, amo molto le storie di mutaforma che trovano la loro anima gemella, e i mondi fantastici in cui le autrici ambientano queste storie di magia e destino. L’inizio è apparso da subito un poco confusionario tanto da farmi rileggere qualche frase e sospettare che ci fosse qualche falla della traduzione. Non c’è una vera introduzione né presentazione, si parte subito con il sacrificio di Coop, padre di Cooper (e i nomi simili di padri e zii non hanno aiutato a orientarsi nelle primissime pagine) e degli altri cinque fratelli draghi, che dopo la morte dell’amata compagna decide di seguirla donando però ai figli il potere di camminare come umani, per nascondersi e salvarsi la vita.
Con un balzo temporale in avanti non meglio specificato, troviamo la nostra eroina Carson alle prese con il suo capo senza scrupoli e schiavista. Dopo averla convinta a fare l’ennesimo triplo turno, la ragazza esce esausta e si ritrova a spendere due parole di lamentela con un gentile estraneo a cui fa ripartire la macchina impantanata… peccato che quell’estraneo altro non sia che il nuovo proprietario Lucas, fratello di Cooper e drago in incognito. Carson è convinta che sarà licenziata (per aver detto due parole in croce) ma a sorpresa Lucas vuole invece il suo aiuto per risanare l’azienda e manda a prelevarla Cooper. La sorpresa per lo scorbutico drago è tanta nello scoprire che quella è la sua anima gemella… ed è umana!
Da qui in poi si dipana una storia piena di lacune e intricata, a cominciare dallo stesso rapporto tra i due protagonisti. Fin da subito, Cooper non è affatto gentile con Carson, tuttavia seppur maleducato, a mio parere non è certo così offensivo da meritarsi la reazione esagitata e francamente isterica di Carson, che comincia a insultarlo pesantemente praticamente dal primo incontro. In generale, le reazioni dei personaggi sono perlopiù spropositate rispetto agli eventi e alle parole che si rivolgono o in un senso (come appunto l’aggressività di Carson) o nell’altro (la notizia dell’esistenza draghi ad esempio viene accolta con fin troppa nonchalance).
Il rapporto tra Carson e Cooper passa dall’odio al folle amore fin troppo velocemente, prima ancora di metà libro i due sono già una coppia a tutti gli effetti, e questo lascia molto spazio libero che l’autrice ha deciso di riempire con tutto quello che le veniva in mente, dai problemi aziendali (ai fini della storia, a che serve vedere la riorganizzazione del personale o la beneficienza verso i dipendenti poveri?), alle battaglie tra i lupi mutaforma, a giornalisti fin troppo curiosi (ma mai davvero minacciosi), a fantasmi, bambini abusati… insomma tanta carne al fuoco, tante vicende slegate e superficiali.
Altro problema è la scarsa caratterizzazione dei personaggi, oltre ai protagonisti ve ne sono molti secondari che risultato a dir poco bidimensionali come ad esempio gli altri fratelli. Mi è capitato durante la lettura di confonderli tra loro, perché non vengono mai presentati davvero e non hanno nulla che li distinguano gli uni dagli altri, e considerando che saranno i prossimi protagonisti questo è un pesante elemento a sfavore.
Lo stesso background, indispensabile se si parla di un paranormale, non è per nulla spiegato o approfondito. Sappiamo che un gruppo di umani, i Cacciatori, cacciavano i draghi da secoli ma come si inseriscono le creature magiche nel mondo moderno? Carson dice di conoscere dei mutaforma, quindi viene da pensare che il mondo sappia dell’esistenza delle creature paranormali, ma riguarda solo i lupi? Qual è il ruolo del fantasma, se poi è davvero un fantasma, a parte aggirarsi intorno al cattivo di turno con frasi sibilline, e che relazione ha con lui? Esistono altri draghi oltre la famiglia Manning? Che poteri davvero possiedono, come funziona la loro trasformazione? Perché tra loro e le fate c’è questo rapporto di sudditanza? Come funziona il marchio dei draghi, che a quanto pare passa alle loro compagne in maniera imprevedibile dotandole di poteri più forti di quelli degli stessi draghi? Nulla di tutto ciò ci è dato sapere e questi sono solo alcuni degli interrogativi che rimangono in sospeso… capisco che è solo il primo della serie, ma almeno un’infarinatura generale bisogna darla al lettore!
Non mi soffermerò troppo poi sul fatto che Carson, da semplice “umana”, con l’accoppiamento diventi una specie di wonder woman, che salva tutti, sa tutto e risolve tutto… praticamente diventa l’eroe della situazione, e Cooper si riduce a fare il lavoro di muscoli! Bisogna poi sottolineare che i cattivi in verità sono, almeno in questo capitolo della serie, individui singoli un po’ pazzi, che non solo non vengono creduti quando parlano di draghi e magici libri, ma vengono anche braccati dalle stesse forze dell’ordine e, nel complesso, risultano abbastanza patetici e facilmente messi fuori gioco, mentre i veri Cacciatori compaiono (forse, perché non è ben chiaro) solo verso la fine del libro, cercando di sfruttare le informazioni raccolte dai suddetti scagnozzi ma senza attaccare per ora in alcun modo.
Altra nota stonata, lo stile e il ritmo della storia risultano poco scorrevoli a causa del POV diretto e indiretto alternato, ossia delle frasi dirette a cui viene risposto in maniera indiretta dall’altro personaggio, che subito dopo diventa un normale botta e risposta diretto. L’editing in compenso è buono e ciò aiuta ad arrivare alla fine.
In generale, salvo l’idea di fondo della storia, qualche bella scena, un paio di personaggi (Hank, il lupo, ad esempio) ma nel complesso è stata una lettura troppo confusionaria e deludente per consigliarla… non resta che sperare nel prossimo della serie, ma non credo lo leggerò a breve!