Recensione: “Corruzione – Blood and Roses #1” di Callie Hart
Un criminale corrotto dai gusti perversi, una studentessa di medicina cresciuta in una famiglia dai rigidi valori religiosi. Cosa possono avere in comune?
La sorella minore di Sloane Romera è sparita nel nulla, e lei è disposta a tutto per ritrovarla.
È così che Sloane si ritrova in una stanza d’albergo, al buio, con uno sconosciuto che le porterà via una parte di sé e resterà per sempre impresso nella sua mente con la sua voce letale e intimidatoria.
Sono passati due anni, ma Zeth Mayfair non è stato in grado di cancellare il ricordo di quella notte nella sua mente. È rimasto a osservare Sloane dall’ombra, ma le loro strade sono destinate a incrociarsi di nuovo.
Ormai diventata un medico in gamba, lei inaspettatamente lo riconoscerà, e pretenderà risposte da lui ad ogni costo: su quella notte, sulla sua sorellina scomparsa.
E Zeth può aiutarla, vuole aiutarla, ma nel suo mondo di perversione e corruzione tutto ha un prezzo. E per pagarlo, Sloane dovrà soccombere a lui anima e corpo, ancora una volta.
La serie Blood and Roses è composta da sei volumi brevi: Corruzione è la prima parte della storia rovente e tormentata tra lo spietato criminale Zeth Mayfair e Sloane Romera.
Fonte trama: Amazon
La prima cosa che ho notato di questo romanzo è stata la copertina. Generalmente le copertine italiane non mi fanno impazzire, dunque, appena ho visto questo libro, mi sono informata sul suo contenuto e mi ha immediatamente incuriosita.
Come specificato anche dalla trama, la serie Blood & Roses è formata da 6 volumi brevi, tutti con gli stessi personaggi. Ovviamente questo è un capitolo introduttivo, le pagine non sono molte e in virtù di questo, la mia opinione sarà un po’ superficiale.
Questo primo volume lo definirei un mafia romance a tinte dark con qualche accenno di BDSM.
Sloane e Zeth sono anime opposte, che per via delle circostanze si sono trovate e scontrate. Sloane all’inizio del libro è una specializzanda in medicina, figlia di una famiglia “cristiana fino al midollo”. Per Zeth le cose sono diverse: un criminale, orfano, cresciuto da due zii che lo picchiavano fino a quando non viene preso in custodia da Charlie, l’uomo che lo introdurrà nel mondo della criminalità. Questo è tutto ciò che ci viene detto in questo primo capitolo. Probabilmente a causa delle poche pagine l’autrice ha preferito dare spazio ad argomenti più importanti, cosa che un po’ mi è dispiaciuta. La vera pecca, almeno di questo primo volume, per me è stata proprio questa: la lunghezza e, di conseguenza, la mancanza di qualche dettaglio in più.
Ritornando a noi, il libro si apre con Sloane che pur di ritrovare la sorella scomparsa farebbe di tutto, anche accettare di fare sesso con uno sconosciuto in una camera d’albergo; è qui che i protagonisti si conoscono, almeno in senso biblico, perché l’incontro avverrà al buio e se Zeth sa già quasi tutto di lei, Sloane non ha la più pallida idea di chi sia lui. Qui inizia ad affiorare qualche elemento BDSM, perché Zeth, come il famigerato Christian Grey ha gusti particolari, ma se il re delle sfumature ha una stanza rossa, Zeth ha un comodo borsone con all’interno tutto l’occorrente.
Da questa notte passano due anni, Sloane è ormai un medico a tutti gli effetti che dedica la sua vita al suo lavoro, ormai l’ombra di se stessa, rassegnata a non rivedere più sua sorella. Almeno fino a quando Zeth non si presenta in ospedale, nel momento stesso in cui pronuncia le prime parole lei lo riconosce all’istante, e da qui il corso degli eventi ha inizio.
Quando mi sono approcciata a questo libro avevo alte aspettative, e non dico non sia stato all’altezza, ma qualcosa non mi ha convinto. È ben scritto, la storia è scorrevole anche se troppo breve, nonostante questo però i personaggi e la trama si sviluppano senza fatica. Ho apprezzato anche il POV alternato, così come mi ha incuriosita Lacey, l’amica e coinquilina di Zeth e Michael il suo secondo in comando.
Considerando che è il primo capitolo non darò un giudizio definitivo, sicuramente leggerò gli altri libri per farmi un’idea precisa e magari rivalutarlo.