Recensione: Corte di vizi e morte di Alexis Calder

Le storie sulla corte dei fae erano tutte vere e non sono sicura che qualcuno di noi riuscirà a salvarsi. 

Tutti alla corte dei fae mi vogliono morta.

I mostri che ci vivono, la famiglia reale, e anche gli altri tributi.

Sono circondata da nemici, ma non dimenticherò la causa di tutta questa sofferenza: il re dei fae.

Se devo morire, lui morirà con me. Tuttavia, nulla è facile a Konos.

E l’unico modo per sopravvivere è affrontare il mostro più pericoloso che sia mai esistito.

Con l’aiuto di alleati insperati e nuove abilità, potrei avere una possibilità. Ma non ci si può fidare di nulla su quest’isola.

Nemmeno del proprio cuore.

Ecco cosa eravamo.

Due spie mandate a sedurre l’altro per i nostri regni.

Ci ero cascata proprio come lui.

Ci eravamo ingannati a vicenda.

Eravamo entrambi colpevoli.

Fenici buongiorno, finalmente dopo tanto attendere è arrivato il sequel di Regno di Sangue e Sale, Corte di Vizi e Morte. Ero molto impaziente di leggere questo volume perché il precedente finiva con un cliffhanger. 

Voi vi ricordate dove ci eravamo lasciati? In caso foste smemorate come la sottoscritta vi aggiorno: il libro si apre con le conseguenze degli eventi drammatici accaduti ad Athos e la morte del padre di Ara. La ragazza si immola come tributo al posto di sua sorella minore e viene condotta nella città dei fae come prigioniera, destinata a vivere per sempre tra le creature che ha sempre disprezzato. Le stesse che le hanno portato via ogni cosa: la famiglia, la stabilità, le certezze… e il cuore.

Ara sa di non potersi fidare di nessuno. Nutre la speranza che gli altri tributi umani la seguano nella sua folle impresa, assassinare il re fae e trovare un modo per tornare a casa, ma nessuno si fida di chi ha avuto una relazione con uno di loro e le voci girano. Ogni cosa sembra remarle contro, persino Ryvin, l’uomo che ha fatto breccia nel suo cuore, non è chi dice di essere. Dentro Ara crescono emozioni contrastanti, ogni giorno viene a conoscenza di inganni e tradimenti, mentre dentro di lei un’oscurità latente minaccia di travolgerla e di distruggere tutto ciò che resta. Chi è veramente Ara?

Tra giochi di potere spietati, lotte all’ultimo sangue, la sfida contro il mostro del labirinto per conquistare la libertà e segreti taciuti da entrambe le fazioni, la protagonista si troverà faccia a faccia con una parte di sé sconosciuta. Qualcosa che la spaventa, che non sa se può accettare… qualcosa che potrebbe essere la sua condanna.

Intanto Ryvin a modo suo cerca di proteggerla, anche se la distanza tra loro è fatta di mondi, di sangue e di destini opposti. Finché Ara sarà in pericolo e avrà il fiato dei suoi nemici sul collo, Ryvin sarà disposto a sacrificare tutto pur di tenerla al sicuro. Anche se questo significasse perdere l’unica donna capace di farlo innamorare.

Questo secondo volume si muove tra slanci di coraggio, passioni travolgenti e verità taciute. Nuovi personaggi potenti entrano in scena e l’autrice sconvolge l’equilibrio emotivo dei protagonisti. Il legame che sembrava essersi rafforzato, si incrina in pochi attimi, lasciando i lettori spiazzati.

Sebbene il primo volume mi abbia tenuta incollata alle pagine, in questo sequel ho avvertito un calo, una sorta di preparazione al capitolo successivo che preannuncia il botto. Forse per questo l’elemento magico è carente.

Ho notato molti refusi che fortunatamente non intralciano la lettura e i momenti intimi e romantici tra i due personaggi sono assai risicati. 

Non ho apprezzato molto la scelta dei punti di vista multipli, perché se da una parte sono utili per far capire al lettore cosa succede su tutti i fronti coinvolti nella battaglia, dall’altra più volte mi hanno distratto spezzando il momento di intensità con il capitolo precedente e la voglia di proseguire.

Detto ciò, resto curiosa e impaziente di scoprire cosa accadrà nel prossimo volume della saga poiché anche questo, ahimè, finisce con un cliffhanger.