Recensione libri

Recensione: “Credevo di essere morta” (invece mi sbagliavo) di M.P. Black

Sue Brown ha venticinque anni, è bella, ricca e potente, e vive a Manhattan. Alla morte del padre, ha ereditato l’azienda di lingerie da lui fondata ma non è felice; sono mesi ormai che detesta tutto e tutti, soprattutto il Natale. Rimasta sola in ufficio la notte della Vigilia, si reca in un pub per trascorrere la serata ma è coinvolta in un terribile incidente stradale. Per lei non c’è più niente da fare. Anche se…

Quando Sue riapre gli occhi, non riesce a credere a ciò che la circonda. Dove si trova? Scopre presto di essere in Cielo e ad accoglierla c’è John, il suo… angelo custode. Da lui apprende come vivere in quella nuova dimensione, in attesa che le assegnino la “destinazione finale”.

Sue, sgomenta, comincia a barcamenarsi nella sua vita alternativa fino a quando un incontro, inaspettato come il sole della Cornovaglia, cambierà le carte in tavola e le darà l’opportunità di cambiare il suo destino…

Un romanzo divertente e romantico, una favola contemporanea sulle seconde possibilità.

 “Credevo di essere morta (invece mi sbagliavo)” è un romanzo di M.P. Black, ovvero Paola De Pizzol, autrice italiana che vanta altri titoli nella sua collezione. Il libro è in realtà una riedizione. Un volume che parla di famiglia, seconde occasioni ma ha anche un tono divertente. Personalmente non ho amato la protagonista, odiandola per buona parte del libro.

Sue Brown ha venticinque anni, è bellissima, ricca e potente perché alla morte del padre ha ereditato la sua società di lingerie (che però aveva fatto decollare lei stessa). Per quanto queste possano essere belle qualità, sembra il Grinch in persona e non soltanto perché odia il Natale. Ha un carattere borioso, tratta le persone con freddezza e cattiveria senza accorgersi del male che infligge, inoltre sfrutta gli uomini come se fossero carta igienica. Se pensate di leggere una storia divertente e romantica in vista del Natale non è sicuramente questa quella giusta, o almeno, io me lo aspettavo e sono rimasta delusa.

“Al si mise a fissare la strada, mentre si grattava la barba bionda. M’infischiai del suo disagio e continuai.

“Sai perfettamente che detesto il Natale e tutti i suoi ridicoli addobbi! Lo scorso anno mi hai messa dinanzi al fatto compiuto, facendomi trovare l’albero bello che pronto nella hall degli uffici. Ora, però, non ci provare neppure ad acquistarlo! Non ne voglio sapere, intesi? Nessun addobbo, niente albero, nulla che ricordi il Natale!”

John è un angelo custode, colui che indirizzerà Sue verso la sua nuova vita sulle nuvole. Oltre a lui incontreremo altri angeli. Uno in particolare sembra esser stato colpito dall’avvenenza della giovin donzella nel momento del suo trapasso.

 “Sbarrai gli occhi e incontrai quelli, incredibilmente azzurri, di un uomo di mezza età, con i capelli grigi, una sottile peluria sul mento, occhialini posati sul naso e un sorriso gentile.”

Sean. Una voce bassa e baritonale, capelli neri, occhi grandi, circondati da ciglia lunghe e fitte. Il viso dai tratti marcati ma eleganti. Il Limbo porta con sé una sfida dopo l’altra. O semplicemente una scusa per passare il tempo?

E quel ragazzo era una sfida. La più grande che avessi mai dovuto affrontare.”

Per buona parte del libro non ho sopportato il carattere di Sue, nonostante abbia adorato la casetta che si è costruita nel Limbo. Non mi è piaciuto che si paragonasse in continuazione a Sarah, perché lei aveva un bel fisico, mentre definiva la ragazzina insipida. Purtroppo ho trovato che l’autrice non sia riuscita a descrivere bene le emozioni dei protagonisti, utilizzando soltanto alcuni termini vaghi e ripetendoli. Soprattutto Sean. Ovviamente è soltanto il mio pensiero di lettrice, magari per altre, le note erotiche e irriverenti bastano a rendere il libro una lettura molto più piacevole.

La libertà di Sue è messa a dura prova e non le verrà certo lasciato molto margine di manovra. Riuscirà nel compito che le è stato affidato? Per lei si spalancheranno le porte del Paradiso, oppure il baratro dell’Inferno?

Un libro in cui si passa da note divertenti e leggere, ad alcune più crude e pesanti.

A cura di:

 

Review Overview

Voto Nivienne 2,5

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio