Recensione: “Cruel and Beautiful” di A.M. Hargrove e Terri E. Laine
Care Fenici oggi Sax ci parla di “Cruel and Beautiful” di A.M. Hargrove e Terri E. Laine
Cate Forbes, una studentessa zelante con un futuro pianificato con cura, non sa nulla sull’amore. Quando accetta un appuntamento al buio con un ragazzo che sembra essere una vera delizia per gli occhi, pensa di potersela cavare con una sola notte di divertimento, ma il piano di Cate fallisce subito, quando dà un’occhiata al sexy…
Drew McKnight, l’instancabile specializzando in Medicina e giocatore di hockey che sa cosa vuole: una carriera in Oncologia, e Cate. Malgrado abbia sentito dire che la fantastica bruna sia un po’ incostante nelle sue relazioni, una sola serata insieme non è ciò che lui ha in mente. Determinato ad averla a ogni costo, le mostra con esattezza quello che un futuro con lui potrebbe regalarle. Però la vita ha altri piani, l’impensabile accade e tutto comincia ad andare in pezzi. Entrambi troppo coinvolti, dovranno combattere la crudeltà e aggrapparsi alla bellezza.
Questa è stata una delle recensioni più difficili che mi sia capitata finora. I motivi che mi hanno reso arduo scrivere queste poche righe sono principalmente due: l’argomento trattato e il colpo di scena in prossimità della fine del libro. Per ovvi motivi non posso scendere nei particolari per quanto riguarda il secondo argomento, sarebbe uno spoiler bello grosso e vi rovinerebbe la lettura. Per quanto concerne il tema affrontato, invece, posso esprimermi liberamente, anche perché le autrici ce lo menzionano già nel prologo: si parla di cancro. Purtroppo nella sinossi non se ne fa cenno, altrimenti col cavolo che lo avrei letto! Francamente trovo che questa scelta di omettere un particolare così importante nella sinossi non sia giusta né corretta verso il lettore, e vi spiego il perché: il cancro è un argomento molto delicato che non tutti possono desiderare di trovare tra le pagine di un libro. Legarsi a dei personaggi e viverne le sofferenze non è semplice da affrontare, emotivamente parlando, in particolar modo se si convive con una persona cara malata, o la si è conosciuta, in famiglia o tra gli amici. Ritengo che le autrici avessero il dovere di rendere noto, se non addirittura evidente nella sinossi, questa loro scelta per consentire al lettore di prendere una decisione consapevole. Con ciò non voglio insinuare che si tratti di un argomento tabù, da ignorare, anzi! Proprio per il valore intrinseco e per la particolarità del tema trattato sottolineo che sarebbe stato opportuno far sì che questo libro avesse una connotazione chiara, dichiarata sin dal principio a beneficio di coloro che apprezzano e hanno anche la forza di spirito di reggere empaticamente tali argomenti.
Le cose di cui non posso parlare in questa recensione sono molte perché è quasi tutto a rischio spoiler. Vi posso dire che la vicenda si svolge tra passato e presente a capitoli alternati, e questo può creare un po’ di confusione nel lettore che, ogni volta, deve fare mente locale per riprendere il filo del discorso tanto al passato quanto al presente. Inoltre, si può notare un cambiamento nel personaggio di Cate, che, da giovane donna quale era, cresce e appare molto più adulta nel presente. Leggendo, mi sono ritrovata a classificare mentalmente i capitoli riguardanti il passato come genere young adult, per come erano scritti e la personalità della protagonista; le parti ambientate nel presente, invece, mi hanno fatta pensare ad un new adult. Non so se questo dipenda dal fatto che la storia sia stata scritta a quattro mani o sia proprio una cosa voluta per far notare la maturazione di Cate, questa è una domanda che mi piacerebbe rivolgere a Terri E. Laine e A.M.Hargrove (di cui ho avuto il piacere di leggere anche altri lavori).
Vi posso ancora dire che quasi tutto il libro è raccontato dal punto di vista di Cate, solo verso la fine ci saranno alcuni momenti narrati attraverso le parole del personaggio maschile.
Di questo libro non vi posso raccontare nient’altro, tranne che è molto particolare, e va letto con una buona scorta di fazzoletti. Ricordo che per gli argomenti trattati non è una storia adatta a tutti. Nonostante ciò, posso dire che è stata una lettura che mi ha molto colpita, anche se verso la fine ho metaforicamente scagliato il libro contro il muro e pesantemente insultato le autrici.
Per chi di voi è riuscito a leggerlo, o crede di poterlo fare, fatemi sapere che cosa ne pensate.