Recensione: Cuore guerriero di Desty Moore
Autore: Desty Moore
Genere: romance storico
Editore: Publicaciones Ricardo
Data di pubblicazione: 23 giugno 2023
Può un guerriero rude e addolorato innamorarsi nuovamente?
E lei, potrebbe lasciare andare i suoi pregiudizi e dare libero sfogo ai suoi desideri?
Sheena Fraser non vuole essere una donna come le altre. Nelle sue vene scorre sangue vichingo e sente il bisogno di dimostrare a tutto il clan che può essere una brava guerriera, non solo la figlia del laird.
È appassionata, impavida e cerca la gloria in battaglia, finché queste ambizioni non portano alla morte dell’amata madre.
Desiderosa di riscatto, intraprende un viaggio in cerca di vendetta, dove conoscerá un guerriero che sembra più un gigante che un uomo.
Bhaltair Gunn è semplicemente un highlander mercenario che cerca solo di vendicare la morte della moglie. Per denaro, decide che lui e i suoi uomini aiuteranno Shenna, finché non accade qualcosa di veramente inaspettato.
I segreti saranno svelati e i tradimenti verranno alla luce, facendo sì che entrambi i loro cuori guerrieri tornino a pulsare.
Bentornate, Fenici!
Incuriosita dalla sinossi e dalla copertina, ho letto questo libro e, non so come dirlo nel modo più carino possibile, ma lo ritengo oggettivamente brutto. È scritto malissimo e con una trama campata per aria… mi chiederete: ma perché Mal sei così prevenuta?
Beh, tanto tempo fa, quando ero piccola, si studiavano le parti del racconto: il protagonista, l’ambiente, i personaggi secondari, l’oggetto magico e poi la fine. Una volta si parlava di antologia e molti hanno dimenticato il suo significato. In realtà, in questo caso è stato scordato un po’ tutto, dove una vicenda che aveva del buon potenziale si è ridotta a poco e niente.
È la storia di Bhaltair Gunn, un guerriero Highlander descritto come un gigante che non ha paura di niente e di nessuno, e Shenna Fraser, figlia del Laird con sangue vichingo nelle vene, la quale vuole continuare la stirpe di guerrieri che c’erano un tempo. C’era tanto da dire ma il tutto finisce nel nulla abissale. Lei, guerriera che non vuole essere stereotipata nel ruolo di moglie e madre ed essere pari agli uomini e lui, un combattente solitario che cerca chi ha ucciso la donna che sarebbe diventata sua moglie. Uniti entrambi dalla vendetta, quando trovano i banditi e il loro capo, è quasi palese che fosse proprio quel personaggio ad aver orchestrato tutto. È come quando indovini l’assassino in un libro giallo, lo scovi subito!
Arriviamo alle note dolenti: incongruenze storiche e dove trovarle, come la polvere da sparo e le pistole che sono arrivate ben dopo; la madre della protagonista che muore trafitta da una freccia e nella pagina successiva invece la si trova morta a causa di un colpo di pistola… Ho dovuto rileggere quella parte per essere sicura di non aver preso una svista, purtroppo non mi ero sbagliata. Cambi di tempo, preposizioni articolate non accordate con il genere del soggetto, nomi propri di animali che da inglese passano all’italiano, aggettivi qualificativi messi a casaccio senza conoscerne il significato, e così via.
Mi aspettavo una storia un pelino più articolata, con personaggi più forti e approfonditi e non buttati in mezzo senza capo né coda.
Non lo consiglio.
Alla prossima!
Un saluto dalla vostra Mal