Serie: A Stolen Melody vol.1 Autrice: K.K. Allen Genere: contemporary romance Editore: Quixote Edizioni Data di pubblicazione: 26 gennaio 2024
La serie A Stolen Melody è composta da:
- Dangerous Hearts
Il cuore di lui batte per la musica. Lei è la sua canzone preferita.
Lyric Cassidy ne sa qualcosa di rockstar ribelli dalla voce roca. Infatti, il suo cuore è stato appena ingannato da uno di loro. Così, quando accetta l’incarico di road manager per la rockstar di fama mondiale Wolf, è pronta ad affrontarlo con l’armatura del cuore intatta.
Wolf è il cantante sexy della rock band più in voga del momento, con una serie garantita di avventure da una notte. Lyric Cassidy non è una di loro e per lui va bene così. Le donne come Lyric hanno aspettative da favola, quindi dovrebbe essere facile starne alla larga. Peccato che lei sia sexy come il peccato, con un temperamento focoso e una bocca che lo fa impazzire.
Lei ha anche qualcosa da nascondere. Qualcosa che lui scopre. Qualcosa che lui vuole…
Condividendo il tour bus, nessuno dei due è preparato alle miglia di strada che li attendono e alla feroce attrazione che provano l’uno per l’altra… una combinazione pericolosa.
Fra Lyric e Wolf scatta qualcosa dal primo momento che si vedono e ci sono tutti i presupposti per una bellissima storia d’amore fatta di sesso, alcool e rock and roll.
Wolf è il cantante rock della band più famosa d’America, con un passato tutt’altro che idilliaco: ha avuto la sua buona dose di dolore e, pur di non soffrire, ha giurato di non innamorarsi mai, di divertirsi e di far carriera nel mondo della musica. Ma quando incontra Lyric tutto quello in cui crede crolla inesorabilmente. Lyric è figlia d’arte. Concepita, nata e cresciuta nel mondo della musica, che ama visceralmente ma ha scelto di fare la road manager -secondo me per non deludere i suoi genitori se la carriera musicale non avesse funzionato-. Ha perso in un colpo solo capra e cavoli -un colpo magistrale direi- perché il suo “fidanzato” ha ben pensato di andare a letto con la sua migliore amica. Amareggiata per la fine di questa relazione durata ben due anni – le è andata anche bene che l’abbia scoperto altrimenti se passava ancora più tempo, sai che rottura dolorosa?- decide di chiudere il suo cuore a riccio e buttarsi nel nuovo incarico assegnatogli, sempre come road manager, ma stavolta per il Dio del rock: Wolf!
Lyric soffre di una profonda solitudine radicata in sé dopo che, appena sedicenne, si è dovuta separare dal padre per andare a vivere con una madre totalmente assente. L’unica cosa che la fa emozionare e vibrare è scrivere testi e onestamente le riesce anche bene.
I protagonisti all’inizio metteranno dei paletti che loro stessi prenderanno a calci perché la voglia e la trepidazione fra i due é onnipresente a ogni occhiata che si lanciano.
Vi avviso già che appena si libereranno, il sesso in questo romanzo la farà da padrone! Tante scene e ben descritte. Un linguaggio che a volte arriva a essere scurrile ma che in quel contesto e in quell’ambiente non fa per nulla storcere il naso.
Avrei preso e scosso Lyric per buona parte del libro perché capisco la sua reticenza e le brutte esperienze che ha avuto ma, dopo tutto quello che Wolf ha fatto per lei, per dimostrarle che è cambiato, non meritava un trattamento del genere! E qui mi fermo altrimenti rischio di spoilerare troppo.
Chicca del libro è il modo in cui i protagonisti si dicono delle cose importanti: lo fanno con dei testi che scrivono loro l’un per l’altro.
Entrambi maturano nel corso della storia ma soprattutto Wolf che mette a nudo tutti i suoi sentimenti, arrivando addirittura a piangere! Ha una sensibilità che raramente ho visto nei personaggi maschili. Sì, è un po’ sborone; un puttaniere che ne cambia una a sera, perché fondamentalmente non si è mai innamorato, ma l’amore lo cambia così tanto che gli manca solo l’aureola! Lyric invece, anche se riapre il suo cuore, ha ancora molte ombre, insicurezze e cose non dette che verranno snocciolate, spero, nel secondo volume, perché, ebbene sì Fenici, è una serie. Secondo me, queste cose potevano essere già risolte nel primo romanzo perché alla fine del libro, credetemi, vorrete prendere Lyric a schiaffi, visto che non ha tanto senso il suo comportamento rispetto a tutto quello che accade nella storia e si rende anche conto del suo errore. È stato voluto? Certo che sì! Per dare un seguito era necessario? A mio modesto parere, no. Ma sicuramente, essendo una persona curiosa, leggerò il sequel che spero sia più introspettivo per il personaggio femminile.