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Recensione: “Dark Lover” di Brenda Joyce (serie Masters of Time #5)

Care Fenici, oggi La Min ci parla di Dark Lover, quinto bellissimo capitolo della serie Masters of Time di Brenda Joyce

Recensione: "Dark Lover" di Brenda Joyce (serie Masters of Time #5)
Cover realizzata da Sweet Fire

“un guerriero che vive per la vendetta, una donna destinata a salvarlo”

Affascinanti guerrieri delle Highlands hanno giurato di lottare per sempre contro la progenie del Signore delle Tenebre.

Samantha Rose ha una missione da compiere: recuperare il Duisean, un antichissimo libro celtico che racchiude un enorme potere. È l’occasione di prendersi la rivincita sull’unico uomo che l’abbia respinta. Ma non ha fatto i conti con la travolgente attrazione che Ian Maclean esercita su di lei. Così, quando scopre il terribile segreto che lo tormenta, decide di combattere con il suo amore il Male che minaccia di sopraffarlo. Anche se questo significa seguirlo indietro nel tempo e affrontare insieme a lui i peggiori incubi.

Eccoci giunti all’epilogo di questa avvincente e sensuale serie time travel di Brenda Joyce.

Abbiamo conosciuto molto da vicino ogni protagonista ma in questo libro, come in omaggio ad ognuno di loro, avremo il piacere di ritrovarli tutti, uniti come sempre contro il Male.

Dark Lover ci racconta, nello specifico, la storia d’amore e passione tra Sam Rose e Ian Macleod.

Sam è rimasta sola a New York, le sue sorelle e la cugina Brie, sono ormai felicemente accasate nel passato accanto ai loro grandi amori per combattere il male al loro fianco. Sam è la guerriera della famiglia Rose, bellissima ma spietata combattente, ha votato tutta la sua esistenza a sconfiggere il male ed ora, con Brie che vive nel 1500 ed ha lasciato il CAD, il centro per le attività demoniache, ha un incarico governativo segretissimo ereditato proprio dalla cugina, che le consente di combattere ma anche di essere maggiormente informata e tutelata. Nick Forrester è il suo capo, con il quale condivide un rapporto strettamente lavorativo che soddisfa entrambi: lui infatti l’assegna all’unità crimini storici, la più adatta alle qualità e attitudini della donna.

Sam è molto indipendente e non fa mistero con nessuno della sua disinibizione sessuale: per lei l’accoppiamento è pura energia, sfogo, un bisogno da appagare senza nemmeno troppo interesse al punto che, recentemente, non prova nemmeno troppo gusto durante i suoi incontri amorosi. In realtà pur sentendo fortemente la mancanza delle ragazze Rose, ormai felici nel passato, Sam si scopre finalmente libera di agire e pensare solo per sé stessa: non si è mai concessa di farlo del tutto prima perché, come guerriera Rose, prima di tutto voleva proteggere le sorelle e la cugina con le quali, oltretutto, è legatissima.

Ma adesso, sola nella Grande Mela e alle prese con i demoni e la criminalità, Sam si sente libera di esprimere tutta la sua essenza guerriera ed è più feroce che mai. Grazie alle conoscenze di Nick, il CAD scopre che un’antichissima pagina di un manoscritto celtico, molto preziosa ed unica, è stata battuta all’asta e acquistata da Rupert Hemmer; il CAD ipotizza si tratti della mitica pagina del Druisean creduta persa per sempre non fosse per alcuni indizi che la collocherebbero proprio nella New York odierna. Sam si mobilita all’istante per cercare di individuarla e recuperarla ma non ha fatto i conti con l’altra persona che ha i suoi medesimi interessi: Ian Macleod, il figlio del Lupo di Awe, l’uomo che un tempo lontanissimo, fu un bambino di nove anni, strappato alle braccia del padre e vissuto in prigionia per sessantasei lunghissimi anni sotto un incantesimo che lo ha lasciato identico in età e fisicità  prima di essere liberato da quel padre in cui non crede più, ed essere diventato l’uomo sprezzante, egoista e profondamente arrabbiato che incontriamo nelle prime pagine. Ha sperato, lottato, sofferto ed è stato torturato in maniere abominevoli e malsane sin quando la sua mente ha deciso che nessuno sarebbe mai venuto per lui, per salvarlo. Scopriremo leggendo, che Ian ha motivi più che validi per essere ridotto in questo stato, gli anni di prigionia lo hanno devastato emotivamente più che fisicamente, soffre di attacchi di panico, sbalzi d’umore e soprattutto rifiuta di conciliarsi con il padre e Brie, come pure di legarsi a qualcuno.

Sam e Ian però devono collaborare anche se lei cova desiderio di vendetta verso di lui per averla respinta l’anno prima e Sam è una donna decisamente vendicativa, capace di portare rancore per lungo tempo. Ian d’altronde è troppo preso dai suoi drammi interiori e dalla caccia alla pagina del Druisean per preoccuparsene. Insomma due scintille accanto alla paglia sarebbero meno pericolose di questi due quando si incontrano. Eppure tra battibecchi, veri e propri scontri verbali e sfide, entrambi avvertono con autentica paura, l’attrazione che li lega e che diviene sempre più forte ogni momento che passano insieme.

In questo ultimo libro, pieno di colpi di scena e scontri all’ultimo sangue, potremo finalmente godere della vittoria dell’amore e del bene sul Male, passando ovviamente attraverso esperienze tragiche e violente come in ogni battaglia a cui ci ha abituate la Joyce. Io penso che sia valsa la pena arrivare sino qui, questo romanzo non solo conclude una serie ma ci regala l’opportunità di vedere i nostri beniamini riuniti nel nome dell’amore e della lotta comune. Le Rose, schierate tutte accanto ai loro Highlanders, Maestri espertissimi e valorosi guerrieri, tutti pronti a sostenere Sam e Ian e a sconfiggere definitivamente il male. Scopriremo come abbia fatto il conte Moray a tornare e le reazioni che questo scatenerà. La battaglia di Ian non sarà solo tra bene e male ma anche verso sé stesso e l’uomo che vuole e può diventare anche grazie all’amore di Sam che, ricambiato, cresce sempre più e diviene una forza potentissima che spezza vecchie catene e costruisce nuovi legami indissolubili. Per Ian sarà una rinascita che non potrà non contagiarvi e farvi palpitare il cuore per lui. Io mi sono sentita molto coinvolta dal percorso di quest’uomo e prima ancora, dal bambino che era. Aidan resta il mio tenebroso preferito ma infondo Ian è suo figlio e sicuramente non vi deluderà.

Commovente e impossibile da non menzionare, il momento in cui Ian comprende l’amore immenso che suo padre prova per lui. La verità rende liberi e l’amore illumina i nostri cammini.

“Cominciò a piangere mentre fissava suo padre. «Mi credevi davvero morto. Ora lo so.»

«L’ho visto ucciderti» rispose Aidan. «Ho viaggiato tante volte nel tempo per impedirglielo. Ho passato sessantasei anni a dare la caccia a Moray, tempo che avrei potuto utilizzare per cercare te. Morirò con i miei rimpianti.»

«No» replicò Ian senza respiro. «Nessuno deve vivere con il senso di colpa e il rammarico.»

«Nessuno deve vivere con il dolore» lo corresse Aidan.

Ian alzò le spalle. «Ora va meglio. Per molto tempo ho convissuto con il passato, ma non più.»

Aidan annuì. «Ne sono felice.» Esitò. «Devo andare.»

«Aspetta!» disse Ian.

Aveva voglia di dire a suo padre quanto fosse dispiaciuto e che aveva compreso. Era arrivato per entrambi il momento di smettere di soffrire. «Mi dispiace» gli disse. «Mi dispiace tanto di averti incolpato quando non c’entravi.»

«Mi perdoni davvero?» Aidan aveva gli occhi sgranati, increduli. «Farei qualsiasi cosa per te. Tu sei il mio primogenito, Ian. Ti amo come solo un padre può amare.»”

L’amore e la passione che travolgono Sam e Ian sono incredibilmente emozionanti, oltre che ovviamente erotici: entrambi dovranno accettare il bisogno reciproco che hanno l’un per l’altra e lasciarsi andare, fidarsi e concedersi. Cose non semplici da fare ma per fortuna, complici i consigli di Tabby e un’intesa sessuale davvero molto istantanea e impossibile da ignorare, avremo finalmente il piacere di assistere alla loro unione. Se vi state domandando dove andranno a vivere, vi rispondo però che lo scoprirete leggendo il romanzo perché la Joyce ha pensato a tutto e non potrei mai pensare di sostituirla.

«Ti volevo a Oban. Quel giorno decisi che ti avrei trovata e ti avrei avuta. Ti voglio ancora, come quel giorno.»

Lei sorrise. «Be’, la cosa è reciproca.»

Cambiò l’espressione nel volto di Ian. «Sono un codardo» disse mentre si alzava. Anche Sam si alzò. «Non è vero.»

«È la verità. Quando vedo un demone mi sento male dalla paura.»

Alzò le spalle evitando lo sguardo di Sam. «Il monaco mi terrorizza.»

«Tu puoi essere spaventato quando affronti il male, ma lo combatti ugualmente, e ciò ti rende coraggioso quanto me o anche di più.»

E dulcis in fundo, per questo guerriero tormentato che ha combattuto tutti i suoi demoni e sconfitto il peggiore, arriva la tanto sospirata, almeno da parte mia, visita dell’abate di Iona, MacNeil. Oramai sappiamo benissimo che la sua presenza porta svolte significative nella trama della Joyce, ciò che non svelerò è cosa decideranno gli Dei Antichi e MacNeil per il futuro di Ian, prossimo Maestro… vi lascio con un piccolo scorcio della loro chiacchierata…

«Hai affrontato i tuoi nemici, uno a uno, le tue paure sconfiggendole tutte. Sono orgoglioso di te, Ian. Tutti gli dei lo sono.»

Lui era scioccato. «Nessuno è orgoglioso di me» obiettò Ian. Ma il suo cuore fremeva di speranza.

«lo sono orgoglioso di te. Gli antichi lo sono. Tuo padre, che sta qua davanti a te, lo è.»

Ian aveva gli occhi pieni di lacrime. Si girò per nasconderle. Era impossibile, un miracolo. «Allora è vero.»

«Aye. certo. Non è un miracolo, ragazzo. Ti sei guadagnato il nostro rispetto.»

Lui annuì incapace di rispondere.

«Non vuoi sapere il motivo di questa mia visita improvvisa?» Vide lo sguardo divertito e soddisfatto di MacNeil e cominciò a pensare. «Credo di sapere.”

 

 

 

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