Recensione: Dear heart, i miss you: ho scelto te di Eliah Greenwood

È iniziato tutto con un “Addio”.
Ha lasciato la città prima del diploma, e sono rimasta sola, piena di domande e promesse infrante.Un anno dopo, è tornato.Ma il liceo è finito.E ho fatto promesse a qualcun altro…Finn potrebbe essere diverso ora, con nuovi tatuaggi e nuovi segreti, ma i suoi obiettivi sono gli stessi.Mi vuole.A ogni costo.Il problema è che non è l’unico a essere cambiato dopo l’incidente.E la ragazza dolce e innocente che ero? Non esiste più…

“…forse ti voglio quando sono ferito o triste, ma a essere onesto…

sarei comunque infelice in qualsiasi parte del modo senza di te”.

Ciao Fenici, siamo giunti alla fine di questa serie e se il secondo volume mi aveva disturbato per via della ripetizione delle scene, in questo terzo episodio non mancano colpi di scena e imprevedibilità, tutto su uno sfondo collegiale.

Ho adorato Finn e Dia fin dal primo momento e vedere crescere la loro storia tra gelosie, incomprensioni, passione e un sentimento che da tossico diventa qualcosa di meraviglioso, mi ha toccato profondamente.

Nel volume precedente ci si focalizza tanto sulle parole “Tutto tranne te” non mi sono soffermata a sottolinearlo nella recensione perché non volevo fare spoiler, ma ora posso dirlo e… Oh mio Dio, ma quanto è romantico tutto ciò?  Un modo alternativo di dirsi ti amo, ma che racchiude l’essenza dei sentimenti di Finn e Dia.

Quando ero certa di come fosse destinato a proseguire il romanzo, l’autrice mi ha sconvolta con un mega colpo di scena che fa separare nuovamente i personaggi per un anno, quello che succede poi è un’escalation di tira e molla, segreti non detti lasciati nel limbo e tanta tanta tensione sessuale.

La crescita psicologica di Finn è qualcosa di strepitoso, i rapporti con la famiglia e il suo senso costante di colpa nei confronti di sua madre. L’autrice ci fa conoscere il percorso che fa il protagonista per emergere dal baratro in cui è caduto, sottolineando con finezza le fatiche che compie un alcolista nel mantenere i propositi della sobrietà.

Dia d’altro canto è un’anima pura che cerca sempre il buono nelle persone, ma soprattutto sa vedere oltre la scorza dura di Finn, fino ad andare contro tutto e tutti pur di aiutarlo a esorcizzare i suoi demoni e ciò, nonostante la sua vita stia andando a rotoli e gli oscuri segreti sulla sua famiglia biologica sembrino abbatterla. Lei si rimbocca le maniche,rincolla i pezzi della sua anima e trova sempre l’oro dove non c’è.

I pov come nel volume precedenti sono alternati e la scrittura dell’autrice rimane scorrevole giovanile e senza refusi.

Il finale finalmente si conclude con un epilogo che seppur abbastanza prevedibile è giusto e coerente con la storia travagliata che hanno vissuto i due personaggi durante l’intera storia.

Una serie assolutamente consigliata!