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Recensione: “Delitto sulla Montagna” di Jamie Fessenden

Jesse Morales si è appena laureato e aspira a diventare uno scrittore di gialli. Quando si offre volontario per prestare servizio una settimana sulla vetta del monte Washington, sa già che dovrà lavorare duro. Quello che non sa è che in mezzo alla nebbia troverà un cadavere, disteso tra le rocce, ucciso con un colpo alla testa. La vittima si rivela essere un giovane turista di nome Stuart Warren, allontanatosi poche ore prima dagli amici con cui stava visitando la montagna.

Kyle Dubois, un ispettore di polizia vedovo già da qualche anno, è costretto ad accorrere sulla scena del crimine in piena notte. Kyle e Jesse sono immediatamente attratti l’uno dall’altro, anche se per l’ispettore è difficile prendere sul serio quel pivello fissato con i romanzi polizieschi. Ma Jesse trova un modo per rendersi indispensabile a Kyle, prendendo una stanza presso l’hotel dove alloggiano i parenti e gli amici della vittima e introducendosi nella loro cerchia. Quello che scoprirà potrebbe portarlo a risolvere il caso… o a farsi ammazzare.

Fonte della trama: Dreamspinner Press

Libro che strizza ampiamente l’occhio ai grandi classici del giallo; “Delitto sulla Montagna” è un libro godibile, non scontato e con un fortissimo potenziale, ma che purtroppo non viene espresso nella sua totalità.

Protagonisti di questo giallo sono Jessie, sognatore avventuroso deciso a diventare uno scrittore di gialli tra i migliori della storia dei best seller, e il detective Kyle Dubois, uomo dal passato drammatico segnato dalla morte della moglie, unica al mondo a sapere della sua bisessualità mai dichiarata in pubblico.

Jessie, che sin da subito scopriamo essere soprannominato in maniera dispregiativa “Jessica” (come la protagonista della “Signora in giallo”), è finito nel bel mezzo del nulla a fare un lavoro che odia e che non vede l’ora di terminare, per colpa di un suo ex fidanzato che lo ha trascinato sulle montagne.

Però, proprio grazie a questo odiato lavoro, il nostro protagonista si imbatte nel delitto che gli cambierà la vita: un gruppo di escursionisti ha perso uno dei suoi membri e purtroppo non lo ritroveranno in vita.

Conosciamo così anche i co-protagonisti del libro, che da subito ci appaiono come possibili sospetti: Stuart Warren, la povera vittima, capitato lì tra le montagne per una gita prematrimoniale organizzata dalla fidanzata che lo accompagna; Todd Warren, fratello maggiore della vittima, violento, burbero e quasi uno stereotipo del classico bullo misogino; Corrie Lassiter, la fidanza della vittima e sua futura sposa; Lisa, sorella di Corrie e Joel, amico gay della vittima che capiamo essere in pessimi rapporti con Todd.

Sulla scena, a seguito del ritrovamento del corpo da parte di Jessie che prontamente si è unito alle ricerche, accorre il detective Kyle Dubois, e da lì prende il via una trama piuttosto complicata e per nulla scontata che porterà Jessie e Kyle a scoprire i segreti dietro alle famiglie Warren e Lassiter, e il movente di una morte precoce e violenta come quella capitata a Stuart.

Sebbene la trama ci tenga incollati al libro mantenendo una sana dose di curiosità e dubbio sull’identità del killer, o dei killer, di Stuart, “Delitto sulla montagna” non colpisce purtroppo sulla costruzione dei personaggi di Jessie e di Kyle.

La loro attrazione quasi improvvisa sovrasta l’indagine per omicidio che non viene approfondita quanto avrebbe potuto, e, in maniera ancora più stridente, sembra privare proprio il detective di quell’acume e di quell’intelletto di cui si vorrebbe fosse dotato.

Il personaggio di Kyle, vedovo ma pienamente cosciente della sua bisessualità, pronto a esplorare il suo lato più vero, è un personaggio che poteva avere un bellissimo potenziale, ma viene messo in cattivissima luce a causa delle decisioni prese con lo stesso Jessie, che finiscono per rappresentarlo come un uomo guidato più dalla sua voglia di avere una relazione con il ragazzo che dalla volontà di fare giustizia su un caso di omicidio.

Kyle arriva non solo ad accettare l’aiuto del co-protagonista pur di compiacerlo, ma anche a sperare che questi risolva più in fretta di lui il delitto, conclusione a cui arriva proprio grazie alla capacita quasi innata di Jessie di far parlare con lui tutti i sospettati che sembrano solo in attesa del ragazzo per rivelare i loro più sordidi segreti.

Le varie scene hot tra i due protagonisti, descritte in maniera molto cruda, tecnica e fin troppo esplicita, non trascinano ed emozionano quanto avrebbero potuto, rendendo la loro relazione poco coinvolgente.

Un vero peccato perché il delitto in sé rimane un vero e proprio mistero fino alla fine del libro, e colpisce per il suo non essere affatto scontato.

Nel complesso un libro gradevole, pieno di riferimenti che sicuramente verranno apprezzati da chi, come me, ama il genere giallo e un delitto ben costruito.

 

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