Recensione “Demon’s Desire” di Gena Showalter (serie Lords of the Underworld #9)
I Signori degli Inferi: seducenti guerrieri immortali, legati da un’antica maledizione che nessuno è mai riuscito a infrangere…
Un guerriero terribilmente sexy…una donna condannata a vivere per ferire…
Custode del demone della Promiscuità, Paris è dotato di un fascino irresistibile che è anche la sua condanna. Perché se non fa sesso ogni notte con una donna diversa rischia di morire. Prima di conoscere Sienna non ha mai permesso che il desiderio si mescolasse con l’amore. Eppure l’ex Cacciatrice, un tempo sua acerrima nemica e poi sua amante, è riuscita a smuovere qualcosa nel suo cuore indurito. E pur sapendo che non potrà mai essere sua, Paris è disposto a tutto per salvarla dall’orribile destino a cui Crono l’ha condannata. Anche a scatenare una guerra tra angeli e demoni.
Ed eccoci infine al capitolo sul più bello e sexy dei Signori degli Inferi, Paris, custode del demone della Promiscuità.
A essere sinceri, avevo grandi aspettative per questo guerriero e per la compagna scelta dalla Showalter per lui, Sienna, ex cacciatrice e ora custode di Ira, e, a parte una narrazione a tratti un po’ lenta, non sono rimasta delusa.
Primo punto di forza è il modo molto delicato con cui l’autrice affronta il tema del tradimento, legato alla natura stessa del demone e analizzato in tutte le sue implicazioni: da un lato Paris, bellissimo e coraggioso, che si vergogna di sottostare alle necessità del demone e che cerca, inutilmente, di resistere (se non fa sesso muore!); dall’altro Sienna, che comprende quanto non sia dipendente dalla sua volontà questa situazione e glielo dimostra; dall’altro ancora, il punto di vista esterno e disinteressato di chi assiste alla storia e dovrebbe (secondo l’intenzione dell’autrice) essere disgustato dal comportamento del guerriero.
Altro punto di forza è l’ironia con cui la Showalter alleggerisce situazioni potenzialmente esplosive, spogliando l’argomento “sesso” di quell’alone di tabù che spesso lo contraddistingue.
«Sienna» scattò lui. «Guardami. Per favore.»
Rossa in viso, lei distolse gli occhi. «Mi dispiace… ero assorta nei miei pensieri.»
«Pensavi al mio… ehm..?»
«Be’, sì.» Di fronte al suo sguardo allibito, si chiese perché un simile dio del sesso trovasse così incredibile quell’ammissione.
Vera protagonista della storia però è proprio Sienna, attorno alla quale ruota l’intera vicenda tanto da essere, come spesso viene sottolineato, colei che farà la differenza nella battaglia tra bene e male.
É una protagonista fragile e delicata fisicamente, ma forte e determinata caratterialmente, tanto da riuscire in breve a controllare il suo demone laddove i Signori hanno impiegato secoli per imparare a farlo.
Fisicamente, non potrebbe essere più diversa dal tipo che piaceva a Paris prima di conoscerla, ma proprio per questo attira la sua attenzione e lo conquista suo malgrado, portandolo ad analizzare il perché di quell’attrazione.
E poi c’è William il Mandrillo (o l’Oscuro se preferite) la cui presenza diviene sempre più ingombrante e importante nelle vicende dei Signori, ma di cui ancora non sappiamo abbastanza. Sono sicura che la Showalter ci riserverá molte sorprese su di lui!
Sienna era snella, con il seno piccolo e quasi sottopeso, eppure suscitava ogni istinto protettivo che un uomo possedeva. «Hai finito di guardarla?» sbottò Paris. Questa volta il tono era minaccioso e la possibilità di un attacco più reale che mai.
William cominciava a temere che, oltre alla faccia, anche la sua appendice favorita avrebbe subito gravi danni. L’uomo più promiscuo del mondo si mostrava possessivo nei confronti della donna che aveva cercato di ucciderlo!
C’è da dire che benché ricco di azione, cambi di scenari e svolte narrative importanti, le parti in cui i due amanti interagiscono risultano lente e un po’ noiose perché introspettive ma mi sono resa conto che questo è, tra tutti, il demone con gli argomenti più delicati da trattare e non è possibile comprendere e redimere il bel guerriero senza analizzare fino in fondo la sua anima.
Inoltre, questo libro contiene una delle scene di battaglia più belle che abbia mai letto: quando la Showalter ci mostra gli schieramenti, lo fa in una maniera improvvisa, scenica, senza eccedere nei dettagli eppure conferendo maestosità all’intera scena. E solo per questo finale, vale la pena sorbirsi tutte le pene d’amore di Paris che finalmente prendono vita.
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