Recensione: Destino Velato di Regine Abel

Bugie. Tradimento. Inganno.

Nata in un recinto di allevamento, Valena non ha mai conosciuto un giorno di libertà. Da bambina, il suo padrone le ha bruciato la retina per impedirle di controllare mentalmente coloro che incontravano il suo sguardo. Ma con il suo tocco ha ancora potere sui pensieri delle persone. Venduta alle Case del Sangue di Xelix Prime, è costretta a usare la sua abilità per tenere buone le altre schiave. Quando il Fato mette un potente Consigliere sulla sua strada, complotta e trama per usarlo per scappare, finché i suoi sentimenti per lui non complicano le cose.

Mentre i piani del suo padrone prendono una piega più oscura, bugie, tradimenti e tragedie minacciano ogni sua speranza di un futuro migliore.

Valena Rounis non ha mai conosciuto un giorno di libertà: è nata in un recinto di allevamento per essere venduta poi alle Case del Sangue di Xelix Prime, dove è costretta a usare la sua abilità.

Da bambina poteva controllare mentalmente coloro che incontravano semplicemente il suo sguardo, quindi, il suo padrone Varrek Gruuk le ha bruciato la retina per impedirle di sfruttare a suo vantaggio questo dono. Ma con il suo tocco ha ancora potere sui pensieri delle persone ed è da qui che deriva il suo ruolo di facilitatore.

I suoi impulsi provocano piacere nelle altre schiave e l’ossitocina prodotta con l’orgasmo ha l’effetto di tenere a bada la contaminazione degli Xelixiani. Un business che però sta finendo, poiché il Generale Khel Praghan ha distrutto due Case del Sangue su quattro e le prigioniere rimaste con il tempo stanno diventando immuni al tocco di Valena.

Una possibilità di fuga si presenta con la comparsa in scena di Zhul Dervhen.

Quest’uomo per Valena è certamente una visione che l’affascina, ma il fine primo per cui lo avvicina è quello di usarlo per raggiungere i suoi scopi. Solo conoscendolo meglio capirà che oltre all’aspetto, allo status o alla ricchezza c’è molto di più: Zhul ha una mente meravigliosa e un’anima sensibile che la fanno innamorare.

La fiducia però è difficile da riconquistare quando la si tradisce. Riuscirà Valena a fargli capire che sì ha commesso un errore ma i suoi sentimenti sono veri e reali?  E lui troverà la forza di perdonare e di accettare che amare qualcuno significa anche fare un salto di fede?

“Amavo il modo in cui mi vedevi e pensavi a me. Mi hai fatto sentire la donna più straordinaria del mondo! Volevo compiacerti in cambio.”

Destino Velato è il secondo volume della serie Cronache Verediane e, poiché è pieno di riferimenti ai personaggi che abbiamo conosciuto in Sfuggire al Destino, oltre a essere scritto a POV alterni di Valena, Zhul e di Lohr (uno dei protagonisti del primo volume appunto), ne consiglio una lettura rispettando l’ordine di pubblicazione. 

Mi è piaciuta questa scelta dell’autrice perché permette ai lettori di sapere come si sta evolvendo la storia tra i personaggi che hanno già conosciuto precedentemente, ma in tutta onestà avrei apprezzato di più che avesse dato maggiore spazio al mio Generale preferito.

Consiglio vivamente di rivedere la traduzione e l’editing, perché guastano enormemente quello che dovrebbe essere il piacere della lettura.