Recensione di La caduta dell’Alfa. di G. D. Light serie cuore del lupo #3
TITOLO: La caduta dell’Alfa
AUTORE: G.D. Light
SERIE: Cuore di lupo #3
EDITORE: self-Publishing
GENERE: Fantasy, Romance
1 Tor
2 Fiore della notte
3La caduta dell’alfa
4 Il risveglio dei Maghi
Il bellissimo e tenebroso Caim sembra aver fatto breccia nel cuore di Aurora, generando in lei confusione e incertezze. Intanto Tor, l’Alfa del popolo dei lupi, è finalmente ricomparso, ma non c’è tempo per le spiegazioni: la guerra è iniziata, trascinando il regno in un baratro di morte e dolore.Il nemico, forgiato dall’odio, vuole spazzare via ogni cosa, consegnando Imperia all’oscurità.Tor sarà abbastanza forte da sopravvivere all’assalto delle tenebre?La Caduta dell’Alfa è il terzo tassello della saga Il Cuore del Lupo.
“Lupi d’Imperia!”
[…] “Oggi scenderemo in guerra. Verseremo sangue e prendermo vite. Questo sarà il prezzo per difendere le nostre terre, i nostri cuccioli e i nostri fratelli.”
[…] “Ora sarà il nemico a dover tremare e temere il giorno che ha deciso di sfidarci. Molti di noi cadranno, ma non ci saranno schiavi. Siamo lupi. Liberi nella vita e nella morte. Oggi combatteremo per questo.”
Il silenzio calò per qualche istante prima che, uno a uno, i lupi guardassero il cielo e lunghi e potenti ululati si levassero dalle loro gole.
Siamo arrivati al terzo capitolo di questa strepitosa saga che da subito ci catapulta in mezzo alla battaglia. Avevamo infatti lasciato Aurora tra le braccia di Caim, la versione umana di Tor, e sul più bello… arrivano i Vaughan ad attaccare Imperia. Capisco fosse giusto così, ma era necessario interromperli sul più bello? Scherzi a parte, la lotta ha inizio e vediamo i lupi prepararsi al peggio. Cosa farà Aurora? Rimarrà a combattere con il suo popolo o deciderà di andare a salvare le fate? Se ricordate bene, la nostra eroina aveva fatto una promessa a Elerry prima di scappare dalla sua prigionia… di ritornare a salvarle.
Con un’assurda “compagnia”, detta così fa molto Tolkien ma giuro che non c’entra nulla, ovvero un principe Lorcan e un pennuto carinissimo, Aurora va incontro all’ignoto che potrebbe portarla alla morte. Morirà? Sorpresa! No, non muore. C’è un altro capitolo della serie da leggere. Ma ci sarà una sorpresona, non me lo sarei mai immaginata, una persona del suo passato compare ad aiutarla e a proteggerla. Il viaggio però non termina qui, perchè la nostra lupomaga senza trattino, come viene definita, ha un’ulteriore evoluzione in questo libro e appare ancora più tenace e sanguinolenta. La adoro, soprattutto la scena in cui rincontra Taran, che è ufficialmente il mio sogno ormai. Chiedo ufficialmente all’autrice un volume solo su lui e Keeryn, la Fray agli ordini del Generale. Ti fanno innamorare solo a vedere la devozione e la magia tra loro, stupendi.
Leggevo, leggevo e non vedevo l’ora che Tor/Caim e Aurora si rincontrassero, e in effetti succede, ma… un imprevisto incredibile, lascia col fiato sospeso.
Un cliffhanger atroce, ve lo dico subito, mi ha raggelato il cuore che soffriva e versava lacrime di fuoco per loro.
In questo magico mondo prosegue l’esplosione di emozioni regalata dal pov alternato tra Tor e Aurora e soprattutto cominciamo a immergerci non solo nel viaggio come tema centrale del romanzo, ma anche nella guerra tra popoli. Amo le descrizioni delle battaglia, l’eroe contro il nemico, immaginare lo sforzo e la sofferenza della lotta, la suspense che si crea in quei momenti di trepidante attesa di ciò che avverrà. L’autrice è stata capace di lasciare che il lettore potesse immedesimarsi senza pagine e pagine di digressioni e, sebbene la brevità, forse, non dovrebbe essere una peculiarità di questo libro considerando che è un fantasy, l’ho trovata un’idea efficace, solo talvolta un po’ troppo veloce nel cambio scenario. La forza di questo romanzo rimane secondo me nelle figure femminili, che aumentano, sono ben caratterizzate e danno vigore alla trama. Ho già tra le mani il quarto capitolo de Il cuore del lupo, quindi vi lascio per proseguire il viaggio con i nostri Lupi, Maghi, Vaughan, Fray e… ne arriveranno altri.
“Blue!” lo chiamai. Aurora mi aveva rivelato che il Generale lo chiamava così.
L’enorme testa ricoperta di squame brillanti oscillò, mentre le iridi rosse si posavano ancora una volta su di me e il drago distoglieva l’attenzione da Edgar.
“Ti va di uscire da qui e venire con noi?”