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Recensione: “Diabolic” di S.J. Kincaid (The Diabolic Vol. 1)

Un diabolic non conosce la pietà. Un diabolic è potente. Un diabolic ha un solo compito: proteggere la persona per la quale è stato creato. E per farlo è disposto a tutto. Per Nemesis questa persona è Sidonia, unica erede del senatore von Impyrean, noto in tutta la galassia per i suoi contrasti con l’Imperatore. Anche se sono cresciute insieme, l’una accanto all’altra, il loro non è un rapporto tra pari. Nemesis, se necessario, darebbe la vita per Sidonia. E non esiterebbe a eliminare chiunque ne mettesse in pericolo la sicurezza. Sidonia, infatti, è tutto il suo universo. Senza di lei, la diabolic non avrebbe ragione di esistere. Perciò quando l’Imperatore della galassia, uomo crudele e assetato di potere, convoca Sidonia a corte con l’intento di prenderla in ostaggio e colpire così il padre ribelle, a Nemesis non resta che una soluzione per proteggerla: sostituirsi a lei e partire alla volta del palazzo imperiale. Una volta lì, mentre l’incombere della ribellione inizia a far tremare l’Impero, Nemesis si ritrova catapultata in un mondo di individui ambigui e corrotti, e scopre così in sé un’umanità ben più profonda di quella trovata tra i cosiddetti esseri umani. Ciò che ancora non sa è che proprio questa potrebbe essere la chiave per salvare se stessa e forse anche l’Impero…

Ci sono libri che scopri per puro caso ma che attirano fin da subito la tua attenzione.

E quando li prendi in mano, il colpo di fulmine è tanto inevitabile quanto destabilizzante.

Questa non è una storia facile da comprendere, perlomeno non all’inizio, perché il mondo futuristico che le fa da sfondo è articolato in maniera complessa e intelligente.

La popolazione umana non vive più sulla terra, ma è distribuita in ogni angolo dello spazio: i meno benestanti – i cosiddetti “eccedenti” – abitano i pianeti del sistema solare, mentre la nobiltà e gli individui più facoltosi risiedono in gigantesche e labirintiche astronavi con le sembianze di vere e proprie città sperdute nella galassia… città che devono comunque sottostare agli ordini di un Imperatore che stabilisce le sue leggi assieme a un senato chiamato Grandiloquio.

Nemesis è un diabolic, una sorta di esperimento di laboratorio, un gelido predatore senz’anima addestrato soltanto a uccidere, una creatura geneticamente programmata per difendere, anche a costo della sua stessa vita, l’essere umano a cui viene assegnato.

E a Nemesis viene affidato l’incarico di proteggere Sidonia, la figlia del senatore von Impyrean, un accanito sostenitore dell’innovazione scientifica che verrà accusato di eresia dall’Imperatore in persona. È proprio per questo che sua figlia Sidonia sarà convocata a corte al cospetto del sovrano, ma non sarà lei a correre il rischio, perché a Nemesis verrà ordinato di prendere il suo posto, inscenando una recita fin troppo pericolosa.

Il centro nevralgico dell’Impero apparirà alla diabolic come un vero e proprio covo di serpi, un luogo pieno zeppo di sotterfugi, segreti, astute macchinazioni e intrighi architettati ad arte. Un mondo che la obbligherà a temprare il suo carattere nel modo più crudo e a trasformare il suo obiettivo in una vera e propria missione di oscura vendetta personale.

Ma la corte imperiale è anche il luogo in cui Nemesis troverà un insolito alleato, un ragazzo che, ai miei occhi, è apparso come uno dei personaggi più scaltri e affascinanti di tutto il panorama distopico: Tyrus Domitrian, il Successor Primus, il folle e lunatico erede al trono, un giovane imperfetto in una società futuristica di creature perfette.

Forse… o magari ha ragione il detto secondo cui l’abito non fa il monaco… chi lo sa?

Tra i due ragazzi nasce un accordo, una recita che profuma di diabolica intesa, una magnifica e folle associazione a delinquere che vi farà innamorare perdutamente di questa coppia di giovani eroi, che si batteranno con tutte le loro forze in nome della giustizia, della libertà e di una possibilità di rivalsa.

Il fascino irresistibile della squadra “Nemesis-Tyrus” è uno degli aspetti principali che mi hanno reso interamente succube della magia di questo romanzo. Ma non è l’unico, perché altrettanto emozionante è stata la trasformazione interiore della giovane diabolic, che pian piano si rende conto che anche un killer geneticamente programmato come lei è in grado di mostrare un lato umano e di provare sentimenti come l’affetto, la compassione, la rabbia, il dolore per una perdita inaspettata, la gelosia, il desiderio fisico incontrollabile… e infine persino l’amore.

Il sentimento più spaventoso e destabilizzante di tutti.

L’unico in grado di piantarti nella testa il tarlo del dubbio, dell’incertezza e della paura. Un tarlo che logora la mente di Nemesis e si insinua in modo subdolo persino nella nostra, obbligandoci a dubitare di qualcuno anche quando non avremmo mai voluto o dovuto farlo.

Cos’altro posso dirvi se non di dare una possibilità a questo libro?

Fatelo, lasciatevi conquistare dal crudo incanto di un universo distopico in cui la scienza, la tecnologia e i sentimenti lottano strenuamente per non soccombere sotto il peso della tirannia.

Innamoratevi di questa splendida fiaba stellare in cui un folle erede di nome Tyrus e un’impavida diabolic di nome Nemesis daranno vita alla rivoluzione più grandiosa a cui io abbia mai assistito.

Io e Tyrus eravamo entrambi scorpioni, a modo nostro,

esseri pericolosi che attraversavano insieme il più pericoloso dei fiumi.

Insieme avremmo potuto pungere… ma insieme saremmo anche rimasti a galla.

Forse gli scorpioni erano gli unici che potevano salvarsi a vicenda.

Qualunque cosa ci attendesse, saremmo sempre stati noi due al di sopra

del resto dell’universo. E guai a chi avesse osato mettersi sulla nostra strada.

 

A cura di:

 

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Voto Nikky 5

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