Recensione: Diamond Palace di Mariachiara Lobefaro
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Autrice: Mariachiara Lobefaro
Genere: fantasy na , steampunk
Editore: Gallucci
Data di pubblicazione: 29 novembre 2024
Londra, 2851. La città è in fermento per l’Esposizione Universale che si terrà nel Diamond Palace, prodigio dell’epoca del vapore. Il giovane detective Sam Morgan ha un caso molto delicato da risolvere: qualcuno sta cercando di avvelenare Lady Birdwhistle. La discrezione è d’obbligo, perché nel passato dell’anziana ereditiera sono sepolti segreti che non devono venire alla luce. Per avvicinare la donna, Sam è costretto a rivolgersi a Sybil, l’affascinante indovina che legge le carte proprio davanti al suo studio su Regent Street…
Leggere Diamond Palace significa passeggiare in una Londra dove il passato e il futuro si fondono in un’avvolgente atmosfera steampunk e magari aspettarsi Jack Lo Squartatore dietro l’angolo.
Il protagonista, il giovane detective Sam Morgan, si muove con l’arguzia e l’intelligenza di un novello Sherlock Holmes nella nuova indagine che gli è stata proposta: qualcuno vuole avvelenare Lady Birdwhistle, una donna dal passato misterioso. Per risolvere il caso, Sam è costretto a collaborare con Sybil, un’indovina dal fascino magnetico e dal carattere forte, che diventa una presenza fondamentale nel racconto. Il rapporto tra i due è senza dubbio uno degli elementi più riusciti della storia: Sybil riesce tranquillamente a tenere testa a Sam, anzi il più delle volte è lui che è costretto a cedere, e crea una dinamica fatta di scambi e screzi che alimentano le pagine e la voglia di romance fra questi due.
Uno degli aspetti più apprezzabili del romanzo è lo stile fresco e pulito dell’autrice, che riesce a mantenere un equilibrio perfetto tra azione, introspezione e atmosfera. La narrazione è scorrevole, il ritmo incalzante, e ogni capitolo invoglia il lettore a proseguire senza sosta. L’intreccio è ben costruito, con colpi di scena sapientemente dosati, e la tensione cresce fino a un finale che lascia con la voglia di leggere ancora.
Sì, insomma, io necessito di una nuova indagine di Sam Morgan e Sybil.
L’ambientazione steampunk è uno degli elementi più affascinanti: si tratta di una Londra nel futuro, ricordo che siamo nel 2851, ma conserva tutto il fascino dell’epoca vittoriana, tra carrozze a vapore, macchine ingegnose e atmosfere fumose. Tuttavia, se da un lato il world-building è affascinante e suggestivo, dall’altro si sente la mancanza di un maggiore approfondimento su alcuni aspetti di questa realtà. Il Diamond Palace che dà il titolo al libro, per fare un esempio, viene solo citato e appare solamente nella parte finale della storia,
Un altro punto che avrei voluto vedere sviluppato di più è la componente romantica tra i due protagonisti. La loro alchimia è innegabile, e i loro battibecchi sono tra i momenti che più ho preferito, ma la loro relazione rimane in secondo piano rispetto alla trama investigativa. Per carità, non è che mi sia dispiaciuto, però…
Però un pizzico di romance in più mi sarebbe piaciuto tantissimo.
Nel complesso, è stata una lettura che ho letteralmente ‘bevuto’, conquistata dalla sua originalità e dal mix perfetto tra mistero, avventura e atmosfera.