Recensione: “Difendere Chloe” di Susan Stoker – Serie: Mercenari di Montagna vol. 2
TITOLO: Difendere Chloe
SERIE: Mercenari di Montagna vol. 2
AUTORE: Susan Stoker
GENERE: Romanzo rosa
EDITORE: A Stoker Aces Production
DATA DI PUBBLICAZIONE: 29 Novembre 2020
Difendere Allye (Mercenari di Montagna Vol. 1) – Recensione QUI
Difendere Chloe (Mercenari di Montagna Vol. 2)
Difendere Morgan (Mercenari di Montagna Vol. 3) – Recensione QUI
Difendere Harlow (Mercenari di Montagna Vol. 4) – Recensione QUI
Difendere Everly (Mercenari di Montagna Vol. 5) – Recensione QUI
Difendere Zara (Mercenari di Montagna Vol. 6)
Difendere Raven (Mercenari di Montagna Vol. 7)
L’amore è la migliore difesa nell’esplosivo romanzo dei Mercenari di Montagna della scrittrice di bestsellers del New York Times Susan Stoker.
Di solito le belle donne non finiscono per caso nella proprietà sperduta di Ronan Cross. Ma una di loro, vittima vulnerabile bisognosa dell’aiuto che solo Ronan può offrirle, racconta una storia che gli scatena sia una rabbia incontenibile che un gran bisogno di proteggerla.
Dalla morte del padre, Chloe Harris è diventata una prigioniera. Il suo stesso fratello, mercante di donne e figura di scarso rilievo della mafia di Denver, la sta costringendo a vendere il suo corpo per raggiungere uno scopo di cui Chloe è all’oscuro: il controllo su una vasta fortuna. La sua unica via d’uscita è correre dritta tra le braccia dell’unico uomo coraggioso di cui possa fidarsi.
Difendere Chloe potrebbe scatenare ritorsioni sui Mercenari di Montagna. Suo fratello fa parte della mafia e tiene in pugno la polizia locale. Ma Ronan ha ancora un vantaggio: l’incrollabile lealtà dei suoi micidiali compagni di squadra. Così come un’insaziabile sete di vendetta…E di Chloe.
Buongiorno mie Fenici,
oggi vi parlerò di un nuovo romanzo di Susan Stoker. Devo dire che questa serie mi sta prendendo davvero tanto. La giusta dose di azione e romanticismo mi tiene incollata fino all’ultima pagina e questa storia non fa eccezione, ma partiamo dal principio: Chloe Harris è una donna molto intelligente che, malgrado tutto, si trova nella scomoda posizione di dover compiacere suo fratello minore, per poter sopravvivere dopo la morte del padre. Inoltre, trattandosi di una famiglia mafiosa, difficilmente si può trovare aiuto senza coinvolgere la polizia, e restare in vita, quindi dovrà mettere a frutto il suo ingegno e se, per caso, arrivasse finalmente una dose di fortuna sotto forma di mercenario alto, alfa e capace, chissà magari quella via d’uscita potrebbe essere più vicina che mai.
Ronan Cross, dopo averla vista nella sua proprietà, non riesce a togliersi dalla testa Chloe e per ovvie ragioni, oltre a toccarlo nel profondo inspiegabilmente, non sopporta i soprusi e vedere sulla sua schiena quel livido lo manda su tutte le furie. Proprio per questo decide di mettere in moto i Mercenari di Montagna, con o senza il consenso del loro misterioso capo Rex, che ha posto come divieto qualunque intervento contro Cosa Nostra per non trovarsi in un problema più grande di loro. Ma Ro non è intenzionato ad arrendersi e farà di tutto pur di aiutare una donna che rapidamente sta diventando importante per lui.
Iniziamo col dire che ogni libro può essere letto singolarmente, ma per una migliore conoscenza dei personaggi consiglio la lettura di tutti, specie per questo volume in quanto riprende una scena vista nel romanzo precedente. La storia ha un POV alternato tra i protagonisti e mi piace questo stile perché i loro pensieri non mi restano preclusi e si raggiunge a una migliore comprensione dei personaggi. Ho apprezzato il loro background, specie quello della nostra eroina, e i cattivi li ho odiati veramente tanto, non per essere degli antagonisti per eccellenza ma proprio per la cattiveria che emanano, le violenze fisiche e psicologiche che hanno inferto mi hanno disgustata in tutto e per tutto.
Ho adorato, invece, il non sapere che piega avrebbe preso la storia, poiché veramente crea situazioni che sembrano quasi impossibili da gestire o da risolvere. L’unica cosa che non ho eccessivamente apprezzato è la licenza poetica di voler dipingere Cosa Nostra come un’organizzazione con un cuore (seppur nella finzione). Purtroppo, come sappiamo tutti, non è così e ci tengo a ribadirlo. Per il resto la lettura risulta scorrevole, piacevole e ti cattura, mi piace il messaggio di base che richiama al gioco di squadra, all’unità, e la sensazione che, per quanto le cose si possano fare disperate, ci sarà sempre qualcuno a tenderti la mano e ci sarà sempre una via d’uscita, per non parlare della tensione sensuale mista ad azione che si respira durante alcune scene che arricchiscono una trama già ben sviluppata e alla piega che la relazione, anche tra incomprensioni, è destinata a prendere.
Non mi resta che consigliarvi questa lettura da divorare con entusiasmo e velocemente, specie con i ritmi di uscita ai quali la nostra amata autrice ci ha abituati.
A presto, Fenici.