Recensione: Dimmi quello che vuoi: Possiamo resistere a tutto, tranne che alle tentazioni di Anisa Gjikdhima (serie Madness #1)
Quarantasei è il numero che stravolge la vita di Eva, ventisettenne in carriera, indipendente, sicura di sé e maniaca del controllo. Quarantasei è il numero che spicca sul braccialetto rosso che le danno al momento dell’iscrizione al Club, luogo segreto di incontri piccanti e privati. Ed è il numero che la sorte le assegna per entrare nella stanza dell’affascinante e tenebroso Mr X. Eva ha scommesso di poter resistere a qualsiasi tentazione, ma due occhi neri come la pece e un corpo mozzafiato riescono a fare di lei la donna più vulnerabile del pianeta e a riscrivere le regole della sua vita. E, ben presto, Mr X diventerà la sua ossessione.
“Dimmi quello che vuoi” è il primo, ardente e disinibito capitolo della serie Madness.
Eva è una ragazza in gamba, ambiziosa e in carriera. Ha una vita settata per essere una vincente, è un’imprenditrice indipendente e sicura di sé. Così sicura da accettare incautamente una scommessa che l’amica Vanessa le lancia, stanca di percepire sotto quella corazza la tristezza che la rottura con il fidanzato le ha lasciato dentro.
Un intero guardaroba per una serata in una villa particolare: un Club per soli adulti il cui ingresso è altamente selezionato. Il patto è stretto e la vittoria di Eva è nell’aria, ma la spavalderia si sgretola nel momento stesso in cui all’accettazione le viene apposto un braccialetto rosso sul polso – un numero al posto del nome per preservare la privacy insieme alla maschera che indossa sul viso – e si disintegra quando finisce in una sala dove, con una specie di riffa, le donne presenti vengono destinate in stanze diverse. Come un parco giochi del sesso in piena regola, la villa nasconde giochi che sembrano eccitare tutte tranne lei, spaesata e sempre più a disagio in quel luogo.
Pronta ad andarsene, Eva si blocca quando sente che il suo numero, il quarantasei che le è stato assegnato all’ingresso, è stato estratto per l’attrazione principale: una sessione speciale nella sala di Mr X. Il desiderio proibito di tutte le iscritte al club è a sua disposizione, pochi metri più in là, oltre una porta.
La scommessa vacilla: Eva ha chiaramente detto a Vanessa di essere in grado di resistere a qualsiasi tentazione, ma cosa succederebbe se l’attrazione con l’uomo misterioso risultasse immediata e, forse, ricambiata?
Mr X è bellissimo, anche con la maschera promette mantenere ciò che gli si chiede di essere: un giocattolo proibito a uso delle donne. Un uso attivo perché in quella stanza è lui che comanda e nessuna donna ne esce senza il suo consenso, una volta soddisfatta.
Basta che gli dica cosa voglia. Ma Eva non è d’accordo, la situazione sembra esserle sfuggita di mano e a lei non piace perdere il controllo, quasi quanto a Mr X non piace cedere alla partner di turno la posizione di forza che ha in quella stanza.
Tra dialoghi irresistibili e colpi di scena ben dosati la vicenda si snoda fino alla fine, mai banale, mai scontata.
Questo è il pregio di Dimmi quello che vuoi: è una storia intrigante e ben scritta, ma soprattutto raccontata con la giusta dose di ironia e di garbo, un romanzo erotico che non scade mai nel volgare, e che può piacere anche alla lettrice che non apprezza scene di ambientazioni dark o al limite della prevaricazione, fisica e psicologica, nei confronti della protagonista.
Una lettura sicuramente consigliata alle amanti del genere erotico.
Dalla serie Madness:
#1 Dimmi quello che vuoi
#2 Dimmi che mi vuoi
#3 Dimmi che mi ami
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