Recensione: Domata: Un romanzo fantascientifico di guerrieri alieni di Tana Stone

Le avevano promesso un matrimonio da sogno. La fregatura? È stata rapita dalla Terra e il suo sposo è un guerriero alieno sexy con un brutto carattere.

Portata su una stazione spaziale ad alta tecnologia progettata per attirare le donne umane, Mandy, donna di mondo di Los Angeles, è tutt’altro che colpita. Non si innamora delle suite olografiche fantasia, della promessa di un matrimonio da sogno o dei guerrieri bellissimi e nerboruti. Soprattutto, non si innamora del comandante arrogante e strafottente con cui è stata appaiata. Lui sarà anche abituato a farsi obbedire, ma lei non intende assolutamente eseguire i SUOI ordini. Non le importa nulla che lui sia enorme, muscolosissimo e di una bellezza da capogiro. Vero?

L’ultima cosa che Dorn vuole è una compagna.

In qualità di comandante drexiano incaricato di difendere il suo popolo da un nemico temibile, non sa cosa farsene di una fragile compagna umana. Anche se le umane sono l’ultima possibilità di sopravvivenza della sua specie. Soprattutto non una viziata come lei.

Ma, purtroppo per lui, Dorn non ha scelta. Non se vuole tornare alla sua nave da guerra e salvare la Terra e la razza drexiana dall’estinzione.

Questo romanzo rosa d’azione autoconclusivo è caratterizzato da scene bollenti una stazione spaziale olografica fantasia, da un wedding planner alieno molto nervoso con una predilezione per le scarpe con la zeppa, degli alieni letali decisi a invadere la Terra e guerrieri drexiani molto sexy con zone super-erogene, altrettanto determinati a proteggere la Terra.

Se vi piacciono i guerrieri alieni focosi, le donne terrestri coraggiose e le storie d’amore appassionanti con un lieto fine e qualche risata, adorerete DOMATA, il primo libro della serie fantascientifica “Spose tributo dei guerrieri drexiani” di Tana Stone.

Per Mandy, quella non è per niente una bella giornata: il rifiuto della sua migliore amica e l’allontanamento da parte del padre non sono nulla se paragonati al rapimento e al successivo trasporto su una stazione spaziale aliena. O quasi… Il peggio è stato scoprire di essere stata assegnata a un bruto alieno con l’unico scopo di accoppiarsi.

Sì, perché i Drexiani sono un popolo di guerrieri valorosi che da oltre trent’anni difendono la Terra, un pianeta tecnologicamente inferiore al loro, dai Knonock. Non gratis ovviamente, come riconoscimento per il servizio reso hanno chiesto e ottenuto di poter prelevare donne umane senza legami e compatibili sessualmente con i loro maschi allo scopo di riprodursi.

Dorn è al comando della Forza Inferno, la nave di punta dell’armata, ed è il secondogenito di una delle famiglie drexiane più antiche e rinomate. Un maschio tutto d’un pezzo e votato al suo lavoro, che farebbe ogni cosa tranne prendere moglie, soprattutto quella viziata figlia di papà, fastidiosa ed esigente. Ma la casa di Baraat ha bisogno quanto prima di un discendente e lui  farà il suo dovere.

Mandy appare all’inizio come una sciocca superficiale, ma è la resilienza fatta persona perché elabora velocemente il cambiamento e ne intuisce l’opportunità: ora che è circondata da alieni che non la conoscono non è più costretta a fingere, può diventare qualunque cosa lei voglia, la versione  migliore di sé.

“Forse non era così male stare con qualcuno che non cercava di sfruttarla per le sue conoscenze o il suo nome. Lassù, lei avrebbe potuto reinventarsi completamente ed essere una persona diversa. Qualcuno che voleva davvero essere, chiunque fosse.”

L’ottimo sesso certamente li avvicina, ma basterà a tenere insieme questa coppia improbabile?

La scrittura ha un buon ritmo e i POV alterni mettono bene in evidenza i sentimenti e i pensieri dei due protagonisti che si rivelano essere davvero spassosi insieme. 

Interessanti anche i personaggi secondari: sono certa che Kat e Bridget ci riserveranno non poche sorprese. Non vedo l’ora di leggere della prossima mossa dei Knonock.

A presto!