Recensione: Don’t Let me fall di Kelsie Rae
Autore: Kelsie Rae (Wallstreet Journal and USA Today Bestselling Author)
Editore: Dri Editore
Serie: Don’t let me series
Data di uscita: 16 luglio 2024
«Dovresti andartene, Raggio di sole.»«Perché?»«Perché cazzeggiare con la fidanzata di un amico è una cosa, spogliarla in cucina è decisamente proibito.»
Don’t let me fall è uno sport romance ambientato in un grande campus universitario che ci parla di seconde possibilità e soprattutto del potere curativo dell’amore.
Ashlyn detta Ash è all’università per affrancarsi da una coppia di genitori alternativi e disinteressati a tutto ciò che non siano loro stessi, è fidanzata da tempo con Logan, il classico ragazzo perfetto con un abbagliante sorriso a trentadue denti da pubblicità del dentifricio. Quello che non sa è che lui la tradisce continuamente sebbene tutti i suoi amici ne siano a conoscenza.
Colt era una promessa dell’hockey su ghiaccio prima che morisse suo padre e che rimanesse invischiato in uno scandalo nella sua precedente università e appartenendo alla stessa Confraternita, vive nella stessa casa con Logan.
Per Ash Colt rappresenta una distrazione e un impegno visto che le tocca aiutarlo negli studi, ma con il tempo il filo sottile che li lega si fa sempre più corto e fa sì che il loro rapporto diventi qualcosa di più serio, un trampolino di lancio per la vita di entrambi.
Colt si rivela un ragazzo pieno di sensibilità e altruismo, mentre Ash apre gli occhi su quello che le sta intorno.
«Perché non mi hai detto che è la tua maglietta?»«Perché avrebbe dovuto accorgersene il tuo fidanzato.»«Se ne è accorto benissimo. Perché pensi che stessimo litigando?»«Intendevo prima. Avrebbe dovuto notarlo prima che uscissi dalla sua stanza. Prima che scendessi le scale. Prima di riconoscere che un altro ragazzo ti stava guardando e che la cosa non gli piaceva. Vuoi sapere un segreto, Raggio di sole? Io l’avrei notato.»
Un romance sul potere curativo dell’amore e sulla capacità di costruire un rapporto duraturo e profondo basato non solo su sesso e apparenza. Buona la vena critica sugli eccessi dei campus universitari degli USA dove sei qualcuno solo se sei bella, bionda e piena di soldi.
Gradevole e ben scritto.