Recensione: Down & Dirty: ZAK di Jeanne St. James 

Benvenuti a Shadow Valley, dove regna il Dirty Angels MC. Preparatevi ad affrontare quest’avventura a muso duro… Questa è la storia di Zak.

Dopo aver trascorso gli ultimi dieci anni in prigione, Zak, ex presidente del Dirty Angels Moto Club, ha alcune priorità: riconnettersi con i suoi “fratelli”, ubriacarsi e scopare. Non necessariamente in quest’ordine. Quando vede una bellissima donna al club e la scambia per una delle spogliarelliste, quelle priorità diventano un po’ confuse.

Sophie non ha idea di cosa sia successo alla sua vita. Un minuto prima è concentrata sull’apertura della sua pasticceria e quello dopo… sta consegnando una torta per una festa di bentornato al club motociclistico dei Dirty Angels per un membro che è appena uscito di prigione. Sophie non sa che quella torta le cambierà la vita, per non parlare del fatto che la renderà il bersaglio di un club rivale. In circostanze normali, Sophie non andrebbe mai con un uomo come Zak: un motociclista tatuato, ex detenuto e spaccone.

Quando una decennale guerra territoriale minaccia di separarli, Zak farà di tutto per non perdere Sophie, il suo club e mantenere la città al sicuro. Vengono da due mondi molto diversi, e dovranno scoprire se il gioco vale la candela.

Nota: Down & Dirty: Zak è il primo libro della serie Dirty Angels MC. Si consiglia vivamente di leggere questa serie di 10 libri in ordine. Non ci sono tradimenti, non ci sono cliffhanger nelle relazioni e, come sempre, c’è un finale da “vissero tutti felici e contenti”.

«Devo dirti una cosa, Sophie.»  Oh, cavolo, cos’altro adesso? 

«Cosa?» «Ti amo più della mia libertà. E dopo averla persa per dieci anni,

so quel che dico.»

Ciao a tutti amici e amiche fenici, oggi la mia recensione vi porterà nella piccola cittadina di Shadow Valley, dove risiedono vari club motociclistici che lottano tra di loro per il possesso del territorio.

Zac è l’ex presidente del club Dirty Angel Motorcycle; ex perché è stato declassato per essere finito in prigione. Una volta uscito sono poche le cose a cui pensa: il suo club, la vendetta e una bella donna da portarsi al letto.

Sophie si è da poco trasferita nella ‘tranquilla’ cittadina dove ha aperto una piccola pasticceria che gestisce da sola, il Sophie’s Sweet Treats.  Si scontra con Zac per puro errore durante la sua festa di bentornato; deve consegnare una torta, ma viene scambiata dal nostro protagonista per una spogliarellista. Da qui sarà un’escalation di emozioni forti e scintille. Lui infatti la considera una sua proprietà e farà di tutto per proteggerla.

Il romanzo ha pochi refusi e pov alternati, ma molte scene sono focalizzate più sull’atto sessuale che sulla storia dei due protagonisti. 

L’autrice ha inserito molti argomenti, ma non sono stati sviluppati bene, infatti si arriva alla fine del romanzo con molti dubbi e molti interrogativi su come andranno a finire tutti gli argomenti iniziati, seppur la trama del romanzo sia autoconclusiva. Secondo il mio parere avrebbe potuto dilungarsi maggiormente.

Zac è un pregiudicato tatuato, un uomo testardo e dominante che non accetta un no come risposta e fa di tutto per ottenere quello che vuole e in questo caso desidera a tutti i costi Sophie.

Sophie non è una dolce, innocente ragazza, ma, pur essendo descritta come una donna che non si fa mettere i piedi in testa, in più occasioni si lascia convincere da Zac molto più facilmente di quanto mi sarei aspettata. Le scene romantiche, ma anche di gelosia e dolce dominazione, rendono tutta la storia più godibile, non nascondo di essermi sciolta in più di un punto.

Jeanne St James ha descritto i motociclisti come una famiglia molto unita che si difende a vicenda, ma purtroppo li ha anche delineati come dei rozzi misogini che hanno bisogno di detenere il comando nella coppia e sulla donna. La parola baby è stata utilizzata talmente tante volte da poter scrivere un altro libro e, seppure all’inizio aveva un che di romantico, addentrandosi nella lettura è diventato quasi urticante. Le scene hot sono molto bene descritte e rappresentano il più del libro. Purtroppo l’autrice ha tralasciato vicende che sarebbero state interessanti vedere sviluppate, come il rapporto tra Zac e la sua famiglia che rifiuta le scelte del ragazzo; oppure la vita di Sophie e la sua passione per la pasticceria senza per forza avere Zac sempre incollato addosso. 

Vi farò sapere leggendo i prossimi volumi se lo stile dell’autrice è riuscito a convincermi, ma una cosa ve la devo svelare: tutto sommato il motociclista prepotente, sexy e dominante, ha il suo perché.