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Recensione: “È Solo lu Jentu”di Elena Taroni Dardi

Salento, anno 1115
Maria Luce vorrebbe dedicarsi all’arte della ceramica e abbandonarsi all’amore per Damiano, il ragazzo straniero che è giunto un giorno, come portato dal vento, ma Damiano non ha nulla e vuole disperatamente meritarsi l’amore di Luce e un posto in quella terra che sa di dolci frutti e sale marino…

Una torre costiera salentina, 1115
L’odore di salsedine saliva dal mare fin sulla sommità della torre di guardia, una brezza leggera s’infiltrava tra le pietre non passate a calce e smuoveva gli abiti di due figure contrapposte. La luce della luna bagnava i visi cocciuti e si specchiava nel placido blu sottostante.
Maria Luce tremava per lo sforzo di reprimere e contenere rabbia e lacrime.
Damiano era fermo, duro e caparbio, forte e sicuro di sé, e cercava una valida ragione del perché non poteva toccarla adesso, baciarla e farla sua come voleva da mesi. Come si era impedito di fare, da mesi.
“Luce…”
“Non parlarmi. Non parlarmi, se mi lasci!”
“Io non ti lascio, io ti prendo!” disse Damiano rompendo gli indugi e tirandosela contro.

Fonte della trama: Amazon

Un respiro di aria fresca! Finalmente una storia con il profumo della nostra bella Italia. Durante il racconto ho percepito le sensazioni della mia terra, la Puglia, e vi sono stata letteralmente catapultata.

Una storia d’amore semplice, quella fra Maria Luce e Damiano, che si svolge nella magica cornice salentina in un’epoca non facile, il Medioevo.

Maria Luce, dedita all’arte della ceramica e figlia unica, nonostante il contesto storico, mi ha dato l’impressione di essere una ragazza molto forte e determinata, con grandi valori e solare come la sua terra. Damiano, lo straniero venuto dal mare… innamorato e desideroso di avventura, ma soprattutto di voglia di riscattarsi agli occhi della bella innamorata ed è per questo che parte per la Terrasanta in cerca di fortuna.

Il viaggio di Damiano sarà descritto dall’autrice al passato a differenza di Maria Luce che, dopo tre anni di attesa del suo amato, dovrà affrontare uno strano mistero.

L’originalità del racconto, la purezza di sentimenti, il sapore del mare del vento e la magia di un’epoca incerta dove tutto può succedere mi hanno fatto desiderare che il racconto potesse essere un romanzo più impegnativo, ma aimè è finito troppo presto. Comunque ne è valsa la pena e penso che comincerò a seguire letteralmente le prossime pubblicazioni di Elena Taroni Dardi.

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