Recensione: È soltanto amore di Linda Kent 

È soltanto amore – Il terzo romanzo della serie GREENHILL *** AUTOCONCLUSIVO ***
Soltanto per amore amami e per sempre, per l’eternità.

«Permettetemi di essere il vostro cavaliere per questa sera.» “E per sempre”, avrebbe voluto aggiungere. Cavaliere. Campione. Guerriero. Schiavo. Qualunque cosa Phoebe avesse scelto, pur di restarle accanto.

Dopo il disastroso matrimonio che l’ha privata di tutto tranne che della dignità, Phoebe Maple ha finalmente ritrovato la serenità come direttrice dell’Istituto Femminile di Greenhill. Con l’amore e con gli uomini ha chiuso per sempre, soprattutto con quelli come Lord Mark Antony Thornton, il più inaffidabile dei libertini. Il destino, però, segue vie inaspettate e Phoebe si trova a doverlo frequentare e a combattere con gli inconfessabili desideri che solo lui sa risvegliare.
Mark non intende rinunciare alla possibilità di conquistare l’algida Mrs Maple. Lei è l’unica che può restituire un senso alla sua vita costellata di errori, a promettergli il paradiso dopo aver attraversato l’inferno.

Un nuovo appuntamento con la gradevole penna di Linda Kent che in questa afosa estate ci racconta la storia di Mark Anthony e di Phoebe Maple: due personalità completamente diverse ma strettamente legate ai personaggi delle storie precedenti. 

Lui è un caro amico di Lord Lawrence Clayton ma a causa di un’infelice battuta su Lady Kimberly è stato allontanato dalla nobile famiglia e sta vivendo un momento di grande difficoltà. 

Ha scoperto l’esistenza di una figlia illegittima e l’abbattimento lo ha portato a bere smodatamente.

La risalita è dura, i problemi molteplici, la vita gli sta presentando un conto amaro ma l’uomo è dotato di nerbo e cerca di far fronte a tutto. 

Quando il destino gli mette di fronte Phoebe, la rigida vedova di un missionario ora direttrice dell’istituto benefico voluto fortemente da Lady Rachel, donna medico e Lady Kimberly, giovane americana di idee progressiste, per Mark Anthony è una svolta: potrà forse aiutarlo nell’educazione della piccola Myrtle?

Egli, fortemente attratto dalla donna, sa che lei non lo stima affatto: conosce i suoi trascorsi con l’alcol e non ha la minima intenzione di dargli fiducia. 

In realtà il povero Mark è pieno di ottime intenzioni ma dovrà darsi da fare perché miss Maple è una donna algida, fredda e molto puritana che nasconde dietro il suo rigido colletto un cuore ferito, un passato infelice, un matrimonio sbagliato. 

Come sempre pieni di sentimenti e di sensibilità i personaggi della Kent ci conquistano per la veridicità con la quale l’autrice ne tratteggia il carattere ancor prima dell’aspetto fisico.

Sempre una storia bellissima e appassionante non vi lascerà delusi anche grazie all’accurata ricostruzione storica.