Recensione: Evelina – Serie: E se il cattivo… Vol. 3 di Emily McIntire
Titolo: Evelina
Serie: E se il cattivo… Vol. 3
Autore: Emily McIntire
Editore: Virgibooks
Genere: dark contemporary romance
Target: +18
Data Pubblicazione: 11 febbraio 2023
- Uncino qui la Recensione
- Scar: la storia di Tristan , il Principe Sfregiato
- Evelina
- Twisted
- Crossed
Attenzione: questo è il terzo titolo della serie “E se il cattivo…” di Emily McIntire, dopo “Uncino” e “Tristan,” originariamente intitolato “Eveline.”
Su richiesta dell’autrice, la versione pubblicata in italiano non seguirà quella originaria, bensì la seconda edizione aggiornata sulla base delle modifiche apportate da Bloom Books, che ha acquisito i diritti originali della serie.
Sulla base delle piccole modifiche nell’edizione originale, sono stati aggiornati anche il titolo e la copertina.
COME SAREBBE ANDATA LA STORIA, SE FOSSE STATO IL CATTIVO AD AVERE LA MEGLIO?
Tanto tempo fa, una giovane ragazza
privata di ogni cosa, indossava una corazza
fatta di mistero, di arguzia e crudeltà
celava il suo acume sotto l’oscurità.
Per quanto fosse sveglia, istintiva e intelligente
di un uomo non si accorse, un misterioso agente.
Seguendola scoprì, mai dandosi per vinto
un muro di mattoni, di un giallo un poco stinto.
E quello che comprese a furia di spiare
è che egli non l’avrebbe mai più lasciata andare.
Più Evelina lo odiava, più l’uomo la voleva
rapito dal carattere che quella donna aveva.
Ma a volte le corazze son fatte per celare
un grado di perfidia che non si fa svelare.
Si tratta di una serie di dark contemporary romance. Non è un fantasy e NON è un RETELLING, ma solo una storia liberamente ispirata ai cattivi delle storie che tutti noi abbiamo amato!
Contiene scene esplicite e situazioni che potrebbero non essere adatte ai lettori non avvezzi al dark romance.
Evelina ha addosso anni di ferite che non si sono mai rimarginate ma che sono state solo fasciate con sarcasmo e tristezza, formando una cicatrice mutilata che trasuda ancora quando viene stuzzicata. E forse la mia morale è offuscata, quando si tratta di lei. Perché finché lei è al sicuro, non me ne frega niente di quello che succede agli altri. Mi avvicino e le premo un dolce bacio sulla fronte, respirando il suo profumo terroso e floreale.
Evelina è l’immagine della cattiva ragazza arrabbiata col mondo. È cresciuta motivando la sua vita con il senso di vendetta verso la sorella di mezzo Dorothy, che è certa aver ucciso la maggiore che le ha fatto da madre, e nel tentativo di catturare l’attenzione e il riconoscimento del padre opportunista, gestendo per lui la piantagione di papaveri da cui rifornisce di droga l’attività di famiglia.
Una ragazza tosta, irascibile, impulsiva e dalla mente acuta, capace di compiere atti sanguinosi senza farsi scalfire dai sentimenti.
Eppure, sotto a questa sua corazza dura e brutale, c’è una bambina che non è mai stata amata, che non ha mai potuto crescere come la donna dolce che era destinata a essere. Una tenerezza ben nascosta in lei che nessuno aveva mai accarezzato, prima di Nick.
Ma poi c’è lui. Quest’uomo. Questo perfetto sconosciuto. Ed è in ginocchio per me. Non mi illudo che rinunciare al controllo sia facile. L’intero motivo per cui ci attacchiamo di continuo è perché c’è una lotta costante da parte mia, che cerco di mantenere il controllo, mentre lui me lo porta via. Ma c’è qualcosa lì, tra il vetriolo e l’animosità. Un rivestimento d’argento, caldo e morbido ai bordi, che mi spinge ad affondare in ciò che mi sta dando.
Nick è un agente infiltrato della DEA. Basta questo per farci capire quanto sta diventando esplosivo, pagina dopo pagina, il magnifico rapporto che si genera in modo naturale tra i due ragazzi. Un segreto che quando verrà a galla strapperà qualsiasi tipo di legame, senza possibilità di scuse e modi per ricucire. Non c’è modo che le cose tra loro possano finire bene, anche perché Evelina non è la brava ragazza finita per sbaglio in un brutto giro, è troppo invischiata. Anzi, è esattamente la fornitrice di droga che Nick sta cercando di identificare con la sua missione.
Bene contro male, buono contro cattivo. Due opposti che inspiegabilmente si fondono quando le loro anime si rincorrono, si riconoscono, si attraggono magneticamente.
Lui le sta mentendo minuto dopo minuto, e noi avvertiamo il peso di ognuno dei singoli episodi in cui avrebbe potuto dirle la verità e non l’ha fatto, del senso di colpa che si accumula man mano che i sentimenti crescono e Nick si accorge che Evelina si sta innamorando di Brayden, l’uomo che finge di essere.
La suspense per l’avvicinarsi del momento della verità ci rende sempre più consapevoli che strapperà il loro cuore e la loro relazione inevitabilmente. E il senso di tradimento che proverà Evelina si rispecchierà nello shock di Nick quando scoprirà il ruolo di lei nell’organizzazione criminale.
Se devo essere del tutto onesta, alla fine è per questo che mi sono presentata qui, no? È questo il motivo per cui sono saltata in macchina, con la pistola semi-armata, pronta ad attaccare Brayden e farlo incazzare. Non l’ho fatto per avere delle risposte – non solo per quello, comunque. L’ho fatto perché le mie emozioni stavano scoppiando, e l’unico che regge alle mie esplosioni, l’unico che mi fa provare qualcosa… è lui. Non mi dice di riprendere il controllo o di non essere esattamente ciò che sono. Anzi, attutisce il colpo, assicurandosi che i miei pezzi non si disperdano nel vento.
Le caratterizzazioni sono stupende e paradossalmente rovesciate, come nell’obiettivo di questa fiaba della serie “E se il cattivo…” (sottinteso: “…vincesse”), che ci soddisfa regalandoci la storia di una protagonista negativa che non si redime.
Evelina è se stessa in questo personaggio pieno di difetti e crudeltà, ma anche tenerezze nascoste e ferite; nonostante sia dalla parte sbagliata della giustizia, è animata da un dolore reale che ha bisogno di essere curato e accudito, e il suo amore per la botanica e i suoi papaveri esprime davvero la malinconia del suo ricordo per la sorella.
Una protagonista genuina, nelle sue luci e ombre, che ci convince quasi più dell’agente Nick che deve incastrarla, nei confronti del quale iniziamo a desiderare che finisca per accogliere il suo lato oscuro, per trasferirsi dall’altra parte della barricata insieme alla sua donna. Al contrario, Brayden, nel suo ruolo di sgherro, è credibile, emette sicurezza e perfino un certo senso di libertà per il modo in cui può esprimere i suoi istinti vestendo i panni del cattivo.
Merda. Sembra tutto diverso. Sembra qualcosa di più. Rude e incasinato, e sbagliato in migliaia di modi diversi. Ma se io sono la sua calma, allora lei è il mio caos. E se non potrò vivere con lei per sempre, allora non voglio vivere affatto.
Il fatto che siano entrambi così dominanti ci delizia con scintille e contrasti amore-odio nel loro stuzzicarsi e punzecchiarsi a vicenda.
Insieme sono dinamite, non solo nel sesso ma anche caratterialmente. Se da un lato entrano spesso in collisione e si fidano poco uno dell’altra, dentro di sé percepiscono una complicità, un rispecchiarsi, un combaciare perfetto delle loro personalità più vere. Pur senza considerare la passione travolgente, ciò che rende speciale il loro rapporto è che quando sono insieme entrambi hanno la sensazione di poter esprimere pienamente loro stessi, nonostante i tanti segreti che si frappongono. E più andiamo avanti, più comprendiamo quanto sono perfetti l’uno per l’altra, più ci struggiamo perché immaginiamo quanto dolorosa sarà la caduta.
“Ti amo” dice. Un singhiozzo si fa strada attraverso il mio corpo e si blocca sulla parte posteriore della mia lingua. “Non sapevo di poter amare, non fino a te. E tu non sei perfetta, okay? Mi fai incazzare, e fai cose che non avrei mai pensato che mi potessero andar bene, e sei lunatica da morire. In realtà sei quanto di meno perfetto io abbia mai visto. Ma, Evelina… sei perfetta per me.”